Problemi quando parlo

Salve dottori,

non so se è il campo giusto, e non so neanche se è un problema psicologico o meno, ma davvero non so a chi rivolgermi e quindi provo ad iniziare da qui, poi nel caso vi ringrazierei se mi consigliaste con chi affrontare il problema.

Allora, premesso che culturalmente sono una persona normale, o forse anche avanzata, non ho difficoltà nell’esprimermi, e soprattutto quando scrivo, le parole mi vengono spontanee senza nessun problema.

Quando parlo invece, si presentano due situazioni: se sto con amici o con persone con cui ho confidenza, parlo in modo spedito e senza difficoltà.
Invece, se devo parlare con una persona di una certa importanza, e soprattutto di cose tecniche, o di miei pensieri o impressioni personali che sono difficilmente esponibili... beh divento un analfabeta!

Sì può far ridere, e ovviamente sto esagerando, ma in ogni caso mi inceppo sempre, non trovo le parole, non riesco a piegarmi, mi confondo, e parlo in modo estremamente macchinoso e anche teso, infatti proprio l’altra volta un dottore mentre stavo spiegando mi ha detto di rilassarmi.
Ovviamente tutto questo non capita con amici o in generale in conversazioni giornaliere.

Comunque, la cosa frustrante è che se io in quei contesti ho difficoltà ad esprimermi, loro (il dottore o il maestro di turno) sono estremamente efficiente, parlano in modo calmo e composto e dicono ciò che devono dire in modo impeccabile.

Vorrei anche io essere così, non riesco a sopportare questo mio modo di esprimermi, e anche la mia indecisione e confusione mentre parlo di cose profonde e tecniche.
Ho comunque notato che durante queste discussioni, rilassandomi, respirando, e parlando in modo più lento, il discorso mi esce molto meglio.

Ora il punto è: cos’è precisamente tutto questo?
Non riesco a capire se sia una questione psicologica, o anche culturale (cioè che riguarda le mie capacità di comunicazione).
O forse più probabilmente riguarda entrambi.

Per migliorare, che consiglio mi potete dare? Io già dovrò andare da uno psicologo per altri motivi, secondo voi potrà aiutare anche su questo?
Esiste un nome e una classificazione di questo “disturbo”?
Poi per aumentare le mie capacità a livello comunicativo a chi dovrei rivolgermi secondo voi?

Grazie mille!
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 576 66

Gentile utente,


"..Io già dovrò andare da uno psicologo per altri motivi, secondo voi potrà aiutare anche su questo?.."

Certamente Le sarà utilissimo,
sia per il problema postato in questo Consulto
- causato probabilmente dalla paura del giudizio sulle tematiche segnalate -
sia per le decine e decine di consulti del 2017.

E' successo qualcosa di significativo nella Sua vita
per accendere tale accentuatissima attenzione
verso il corpo e i suoi malesseri e
verso la psiche e i suoi malesseri?

Saluti cordiali.



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie, il motivi dei numerosi consulti è a causa di un mix di fattori...
In pratica, negli ultimi anni ho vissuto male, in modo invalidato, per colpa di alcuni problemi di salute (tra cui anche l’ansia), e ora ho deciso di eliminarli completamente, perché non posso continuare a vivere così.
Ho deciso quindi prima di farmi l’intervento per il mio problema di progenismo e poi da qui iniziare una nuova vita (visto che era una cosa che mi aveva sempre limitato).
E alla base di questa nuova vita e fare tutto ciò che in passato non avevo avuto il coraggio di fare, il minimo ora è non avere problemi invalidanti che mi fermino e mi creino problemi e frustrazioni.
Penso sia sacrosanto desiderare questo.

Il problema è che spesso uso questo sito per rassicurarmi, e soprattutto assicurarmi che sto seguendo le giuste cure perché non posso permettermi di perdere tempo con cure inefficaci come già successo in passato, soprattutto ora che, dopo aver subito l’intervento, sono stato 3 mesi completamente isolato dal mondo, aspettando che passasse il gonfiore e fossi presentabile, e l’unico mio pensiero era risolvere i miei problemi che mi hanno sempre invalidato per poi tornare a vivere.
Anche se devo ammettere che comunque su questo sito le rassicurazioni sono poche, i dottori non si sbilanciano e non mi confermano mai se una terapia è giusta o no, se le cose vanno bene o no, ciò aumenta la mia confusione e quindi la mia insistenza con le domande.

Vi dico solo, per farvi un esempio, che soffro di prostatite da quando avevo 11 anni, ho girato 5 urologi e tutte le cure che mi hanno dato sono state inefficaci.
I sintomi che mi da sono che, prima di tutto ho difficoltà a livello sessuale perché ho bruciori e ho sempre la sensazione di pienezza, poi ogni volta che esco magari in gruppo devo sempre fermare tutti e andare in bagno, circa 1 volta ogni ora, e spesso resto in bagno per molto tempo perché l’urina non esce facilmente. E tutte queste interruzioni comunque danno fastidio a chi sta con me.
Posso continuare così secondo lei?
È così sbagliato cercare di chiedere informazioni sul sito per capire quale sia una terapia giusta al posto di continuare a perdere tempo con terapie inefficaci?

Lo stesso discorso vale anche per gli altri problemi che ho (in primis l’ansia).
Ma ripeto, ogni volta che non mi viene data una risposta precisa, la mia confusione aumenta e tendo ad insistere.

Poi vabbé, la domanda di ieri che ho fatto è solo una volontà di migliorare. Trovo un difetto in me e voglio migliorarlo, penso sia giusto così.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 576 66
Gentile utente,

Cercavo proprio di capire quale fosse l'inghippo del moltiplicare i consulti.
La Sua risposta:
".. ogni volta che non mi viene data una risposta precisa, la mia confusione aumenta e tendo ad insistere. .." mi fa capire che Lei attribuisce ad un consulto on line poteri che non ha;
l'esempio sulla prostatite è interessante, perchè spera di trovare qui una fonte più autorevole degli urologi di persona.

".. uso questo sito per rassicurarmi, e soprattutto assicurarmi che sto seguendo le giuste cure perché non posso permettermi di perdere tempo con cure inefficaci ..",
ma on line,
senza conoscerLa, di persona
non sempre ciò è possibile.
E le rassicurazioni a vuoto non servono,
nemmeno per l'ansia,
anzi sono dannose.

In altri casi invece qualche dritta è possibile,
come del resto un secondo parere.

Saluti cordiali.


[#4]
dopo
Utente
Utente
Allora ditemi se secondo voi è giusta questa cosa...

Uno dei miei consulti più frequenti, e uno dei problemi che mi rende più confuso, riguarda l’ansia e la cura farmacologica.
Chiariamo: io fin dalla nascita ho una propensione, genetica (già assodato con gli psichiatri), a somatizzare le emozioni, anche quelle minime. E questo mi blocca perché non mi permettere di fare ciò che voglio, di comportarmi come voglio, di raggiungere i miei obiettivi, non mi permettere di fare nulla, e se provo lo stesso a fare le cose (perché voglio provare a non “evitare”) beh, vivo un incubo ogni volta, non trovo piacere nel fare ciò che amo mentre l’ansia e il panico mi stanno distruggendo dentro.
Il mio sogno più grande è formare una band e scrivere canzoni, io già suono e vado anche a scuola di musica, ma non mi sono mai esibito in pubblico.
Questo è uno dei miei (tanti) obiettivi, e come potete capire i miei non sono obiettivi semplici, sono giovane, voglio vivere, fare tutto, cogliere tutte le esperienze che la vita offre, non voglio una vita piatta e monotona.

Premesso che ho già fatto più volte psicoterapia, assolutamente inutili per l’ansia, anche perché non ho nessun trauma passato, nessun motivo scatenante, è semplicemente una parte di me, così reagisce il mio corpo alle emozioni, punto.

Come farmaco, l’Entact mi ha aiutato parecchio e mi ha permesso, con 10 gocce, di spingermi un po’ oltre e fare cose che in passato non avrei fatto, con l’Entact mi sono sentito “coperto” dall’ansia e quindi in grado di gestire qualsiasi situazione con le MIE capacità, senza che l’ansia mi metta i bastoni tra le ruote.

Ma col tempo è capitato che mi sono esposto di più a situazioni complicate, che in passato evitavo, e comunque queste situazioni mi facevano sorgere emozioni più forti, e dopo un certo limite l’ansia ritornava.
In pratica l’Entact mi protegge solo fino ad una certa soglia emotiva, superata quella l’ansia ritorna e mi “blocco” proprio nelle situazioni più importanti della mia vita.

Perciò ora desidero con tutto me stesso trovare una terapia farmacologica che mi riesca DAVVERO a coprire, davvero a farmi vivere solo con le mie forze, senza essere bloccato dall’ansia.
Dallo psichiatra ancora non sono ritornato perché sto aspettando di sgonfiarmi. Ma so che in quel momento deciderò il mio futuro. So che da quella terapia deriverà il resto della mia vita.
Per questo ora sto cercando di chiedere consigli a più psichiatri possibile, e sembra ci trovino gusto a confondermi ancora di più le idee e puntualmente ad aggirare la mia domanda.
Devo davvero affidare una terapia così importante ad UN SOLO dottore? È sbagliato provare a chiedere più pareri per arrivare alla terapia migliore?
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 576 66

Gentile utente,

ci scrive:

- "..Allora ditemi se secondo voi è giusta questa cosa...
Uno dei miei consulti più frequenti, e uno dei problemi che mi rende più confuso, riguarda l’ansia e la cura farmacologica. .."

- "..Perciò ora desidero con tutto me stesso trovare una terapia farmacologica che mi riesca DAVVERO a coprire,.."

- "..Per questo ora sto cercando di chiedere consigli a più psichiatri possibile, e sembra ci trovino gusto a confondermi ancora di più le idee e puntualmente ad aggirare la mia domanda.
Devo davvero affidare una terapia così importante ad UN SOLO dottore?.."

Il fatto è che noi Psicologi NON ci occupiamo di farmaci e dunque nemmeno di "cura farmacologica".
Occorre proprio postare in area psichiatrica.

Saluti cordiali.



[#6]
dopo
Utente
Utente
Ma infatti mi riferivo ai consulti che ho postato in area psichiatria...
Pensavo che quando mi avevate detto che ero solito postare molti consulto vi riferivate a quello (cioè, il 90% dei consulti che posto sono nell’area psichiatria e in urologia, rispettivamente per la cura farmacologica, e la cura della prostatite).

Poi vabbé, nell’area psicologia posto solo qualche piccolo dubbio e magari qualche spunto per crescere e migliorarmi, nulla di che... E non ho da ridire sulle risposte datemi in questa area :)
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