Il liceo mi sta distruggendo, vi prego aiutatemi

Salve a tutti,
Mi chiamo Sofia, ho 19 anni e frequento la quinta liceo. Non studio ma nonostante questo il mio rendimento è stato sempre eccellente. Questi cinque anni a livello emotivo sono stati i peggiori della mia vita. Ho sofferto e soffro tutt'ora all'idea di dover andare a scuola. Mi addormento piangendo e quando sono in classe durante le lezioni devo sempre trattenere le lacrime. Avverto quasi un dolore fisico. Mi sento a terra e depressa e la maturità mi sembra un ostacolo che non posso affrontare. Sia nell'ambiente scolastico che all'esterno non ho amici. Vivo da sola, i miei genitori non sono presenti nella mia vita.
Vorrei trovare parole migliori per esprimere tutto il dolore che sento quando sono a scuola ma la verità è che non so quantificarlo.
Quando sono a casa, anche se sono sola mi sento benissimo ma quando si avvicina la fine della giornata e la conseguente mattina mi sento morta e non faccio altro che piangere.
Ho pensato più volte di ritirarmi da questa agonia ma malgrado il sollievo la mancanza di diploma non sarebbe una bene per gli studi futuri che voglio intraprendere.
Non sono una brutta ragazza, sono anche simpatica e a detta dei professori anche molto intelligente ma i miei coetanei mi evitano. Ho pensato che avete degli amici in classe avrebbe reso meno pesante la mia situazione ma non è stato così.
Cosa posso fare per non stare così male? Voglio solo finire questo ultimo anno in pace.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 184
Cara ragazza, giustamente solo affrontando questi ultimi mesi come ha fatto ormai per quattro anni e mezzo lei potrà uscire con successo da un'esperienza che le si configura in maniera tanto dolorosa. Nel suo liceo c'è quasi certamente uno psicologo. Ce n'è nei Consultori, con uno spazio dedicato ai giovani, e alle ASL. Ce n'è in associazioni di cui può trovare l'indirizzo in rete, che hanno onorari estremamente contenuti. Anche alcuni psicologi indipendenti possono aver fatto delle convenzioni con l'Ordine Psicologi della sua regione, e TUTTI hanno il più rigoroso obbligo di segreto professionale, per cui, se non sarà lei a dirlo, nessuno saprà mai né che si è rivolta ad un/una professionista, né qual è stato il contenuto del vostro colloquio. Questo per dirle che a me sembra urgente che lei si rechi da un professionista. Le faccio i più fervidi auguri e spero di leggere presto sue buone notizie.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com