Dolore emotivo e autolesionismo, paura di fallire

Buonasera dottori, scrivo qui sopra per avere un aiuto. E' da un po' che l'idea di andare da uno psicologo mi balena in testa, ma per paura del giudizio dei miei genitori e altrui ho sempre rimandato. Non ho avuto una buona infanzia, a parte i problemi familiari più seri e personali, in testa mi è sempre stato ficcato il pensiero di essere un fallimento: sono ben consapevole che i miei genitori non mi volessero davvero, spesso me lo rinfacciano, mi sento diversa, non compresa da nessuno. Gli amici li ho, gente su cui posso contare, ma ho come il timore di restare sola, che prima o poi chiunque mi abbandonerà. Basta una minima azione, un "Non mi va stasera di uscire" da parte di qualcuno che subito penso al fatto che resterò sola per sempre, che prima o poi tutti se ne andranno e mi chiudo in un mutismo di giorni anche. Sono iscritta inoltre al primo anno di Ingegneria, la media è abbastanza alta, ma ho paura di essere un fallimento, ho paura di dire ai miei genitori "Ho preso tot invece che 30". Mi sembra di avere sempre un macigno sul cuore, l'ansia ormai mi tormenta. La notte non dormo, ormai penso solo al fatto di non valere nulla, che per non avere ansie e paure basterebbe uccidersi perché tutto finirebbe. Già quattro anni fa praticai autolesionismo per diversi mesi, inventavo scuse con gli altri, ma avevo smesso. Ora invece ho ricominciato, quando mi taglio sto meglio perché le paure vengono sopraffatte dal dolore fisico. E quello che mi fa stare peggio è che non ho motivi sensati per stare così male, che non ha senso. Eppure io lo percepisco in maniera amplificata, ogni azione mi fa venire voglia di tagliarmi e uccidermi. Il pensiero di andare sul tetto e buttarmi giù si fa sempre più concreto. E' come se ne avessi bisogno, passo ore e ore a pensarci.
Il problema principale arriva qualche mese fa, quando scopro che non tutti hanno questi "pensieri suicidi". Sembrerà assurdo, ma a me sembrano così normali che scoprire ci fosse gente che non avesse mai preso in considerazione quell'idea, mi ha distrutta. Mi ha aperto gli occhi.
Ho pensato di poter trovare una soluzione meno autolesionistica nelle droghe pesanti, ora lo sfogo solo in qualche canna e alcol. Sarebbero la mia ultima chance prima del suicidio. Mi sento sbagliata e non ho dei motivi validi, mi sento un fallimento quando poi c'è gente che mi guarda a volta "ammirata" per i miei "successi". Ma io questi successi non li vedo, vedo soltanto l'ansia e le paranoie. Non dormo più, non mangio a volte giorni interi e poi riprendo.
E il problema principale è che non riesco neanche ad andare da uno psicologo, perché farebbe strano: da fuori tutti mi vedono sì, come una persona un po' strana, ma niente di che, mi vedono ridere, scherzare, nessuno immaginerebbe mai i miei pensieri suicidi.
Probabilmente non ha neanche senso scrivere per avere un consulto qui, ma vorrei che qualcuno almeno mi spronasse ad andare da uno psicologo. Perché penso che da sola non riuscirei a farcela. Non più.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

"...Probabilmente non ha neanche senso scrivere per avere un consulto qui, ma vorrei che qualcuno almeno mi spronasse ad andare da uno psicologo. .."

Sì, certo che la sprono,
e vivamente;
purchè lo Psicologo sia anche Psicoterapeuta.
L'autolesionismo rappresenta un urlo (ha presente quello di Munch?),
a cui occorre dare ascolto subito, con urgenza.

Non occorre Lei dia pubblicità al fatto di essere seguita, se teme il giudizio;
è maggiorenne ed è libera di farlo in autonomia.
Può seguire due vie:
o chiedere al Suo medico di base l'impegnativa per il Centro di Igiene mentale o per visita psicologica presso l'Azienda Sanitaria,
oppure chiedere un appuntamento al Consultorio.
La spesa è di un modestissimo ticket.

Tenga conto che anche per noi è difficile aiutarLa, dato che:
"è impossibile aiutare chi non vuole essere aiutato."

Ritiene di poterci riflettere?

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/