Rapporto incomprensibile tra genitori

Gentili dottori,
sono un ragazzo di 22 anni, studente a tempo pieno, che vive ovviamente con i genitori. Il problema nasce dal fatto che pochi giorni fa ho deciso di andare in vacanza al mare con la mia ragazza, con cui sto da 3 anni. Alla domanda la risposta è subito un NO, perchè dormire nella stessa stanza della propria ragazza prima del matrimonio è peccato e mancanza di rispetto nei confronti della ragazza (parole dei miei). Questi non sono i miei valori, giacchè per me il rispetto consiste in tutta altra cosa (cosa che i miei non capiscono, benchè abbia provato a ripeterglielo). Tutti i miei amici e tutta la gente normale che conosco (perfino gli amici dell'oratorio che vanno in chiesa tutte le domeniche) sono sempre andati in vacanza con le loro ragazze e ci hanno anche dormito assieme. Insomma, il mondo è nel 2018 e a me sembra di essere nel 1950. In più, hanno anche paura che la gente mormori (...che cosa dovrebbe mormorare sul fatto di una semplice vacanza?). A questo punto sono io quello sbagliato? Eppure mi sembra di comportarmi da persona matura, non ho mai bevuto, mai fumato, e vado anche abbastanza bene all'università.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

tra genitori e figli è "normale" che esistano distanze.
Distanze
- generazionali
- di opinione
- di valori
- di consuetudini...

Altrimenti si sarebbe degli amici, dei coetanei.

Il problema sta nel capire come gestire tali distanze.

Uno strappo?
Una negoziazione?
Una guerra?
Una sola battaglia?

Dipende dal carattere e dalle decisioni che si prendono nella Vostra coppia.

Tenga conto che loro difficilmente cambieranno nella sostanza
e che Lei è vive nella "casa" di cui loro sono i "fondatori".

Come mettere insieme tale complesso puzzle?

Saluti cordiali.
Carlamaria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/