Andare avanti

Buongiorno, scrivo per ricevere dei consigli perche mi sto rendendo conto che la situazione mi sta sfuggendo di mano. Sono fidanzata da quando ho 16 anni, (7 anni dunque). Un ragazzo bravissimo, che mi è stato accanto durante la malattia che ha colpito mio padre dopo neanche un anno di storia. Abbiamo fatto entrambi degli errori, e siamo andati avanti insieme, anche se a volte quegli errori pesano ancora nel presente. Facciamo lo stesso lavoro, che ci porta a stare a distanza e a vederci solo nel weekend a settimane alterne, quindi 4 volte al mese se tutto va bene. Io mi sono trasferita a Roma da due anni, dove ho conosciuto un ragazzo meraviglioso (che lavora con me) , di cui mi sono innamorata. Finisce tutto con il mio ex, andiamo avanti entrambi, io vivo una storia bellissima e felice, ma dopo 6 mesi lui riappare nella mia vita e mi manda in crisi. Sostiene che dovremmo stare insieme, che è stato solo un periodo, inizia a mandarmi foto-ricordo di tutti i viaggi fatti, le cose belle.. E la mia mente inizia ad andare altrove. Entro in crisi, dico al mio ragazzo che la scelta migliore sarebbe riprovarci con l ex, non buttare i 6 anni di storia, che avrei fatto felici i miei genitori.. Così ci lasciamo. Ma le cose non vanno come credevo. Perché non ci siamo mai lasciati in realtà, continuavamo a frequentarci di nascosto, io continuavo ad amarlo e lui ad amare me, tentavo di autoconvincermi di aver fatto la scelta più giusta, non rendendomi conto che stavo solo facendo del male a me e a lui.. Così decido di chiudere definitivamente col mio ex, di parlargli, mi serviva solo del tempo perché ultimamente, rendendosi conto della mia lontananza si era avvicinato tipo cagnolino pur di non perdermi, e a me questa cosa faceva male, non meritava di soffrire.. Così l'altro resta in stand-by, fino a quando non mi accorgo che il suo atteggiamento inizia a cambiare.. mi rendo conto che si sente con una ragazza, così, impaurita, lascio il mio ex per poter riprendere la nostra vita in mano. Ma lui è confuso. Vuole pensare a sé, pensa solo alle cose negative che ci siamo fatti.. Però continua a dire che gli manco, che i sentimenti per me non sono cambiati ma solo gli atteggiamenti lo sono, mi fa scenate di gelosia, mi contatta di continuo, e mi dice di stare tranquilla perché con l altra non c'è nulla e comunque non è come penso. Mi ha chiesto del tempo, ed io glielo sto dando. Ma nel frattempo ho smesso di mangiare, convivo con la gastrite nervosa, non riesco più a concentrarmi, non riesco più a dormire. Il mio unico pensiero è lui. Ed io vorrei tanto uscire da questa situazione, ovviamente vorrei che lui torni con me, ma se non dovesse essere così, devo anche trovare il modo di andare avanti.. Io so che merito questa punizione, che lui sta facendo bene, che merito di stare così male per tutto il male che gli ho causato.. ma io non sono così forte da reggere tutto questo, non so davvero come fare.. Non sto più vivendo..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazza,
probabilmente la prima relazione non si era definitivamente conclusa e questo ha creato uno scenario caotico nel quale però non sei l'unica a vivere un'ambivalenza.
Anziché colpevolizzarti per le scelte che hanno contribuito a creare la condizione attuale sarebbe importante che tu potessi fare chiarezza dentro di te.
Considerando che hai un atteggiamento giudicante nei tuoi confronti sarebbe necessario che potessi avere uno spazio d'ascolto e di elaborazione del tuo vissuto all'interno di una relazione terapeutica.
Lo psicoterapeuta sospendendo qualsiasi giudizio nei tuoi riguardi può creare le condizioni favorevoli a promuovere un approccio diverso verso te stessa che ti consenta di apprendere dall'esperienza anziché continuare a tenerti sul "banco degli imputati".

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dott.ssa per il consiglio, effettivamente mi sento molto in colpa con me stessa (come non esserlo? Questa situazione l'ho creata io!). Credo anch'io che rivolgermi ad un professionista potrebbe essermi d'aiuto, altrimenti non mi sarei mai affacciata su questa pagina, provvederò comunque.. Anche perché non mi aspetto che la situazione possa migliorare di punto in bianco da un giorno a un altro, ma neanche peggiorare così drasticamente come sta avvenendo. In compenso ho la capacità di cambiare umore nel giro di pochi minuti, a seconda del caso che lui mi scriva o meno, di cosa mi scrive.. Sono diventata dipendente da lui. Ad ogni modo, la ringrazio ancora!
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Un colloquio con lo psicologo ti consentirà di sperimentare un approccio diverso con te stessa e quindi un modo diverso di decodificare la tua esperienza oltre il circolo vizioso dell'autocolpevolizzazione.