Timidezza

Buongiorno,
sono Elisa, ho deciso di chiedere un consulto in questo sito perché avrei bisogno di consigli e pareri sulla mia situazione.

Sono sempre stata molto molto timida, fin da piccola che io ricordi. Mi sento spesso a disagio quando mi trovo a dover parlare con due o più persone che non conosco. Spesso finisco per isolarmi o non sapere come comportarmi in situazioni simili.

Prima di iniziare a prendere confidenza con una persona nuova e riuscire a sentirmi quasi del tutto a mio agio, ci vuole sempre parecchio tempo.

Il mio disagio però non è solo inerente alla timidezza con gli sconosciuti. Ho notato di essere molto fredda e sulle mie anche con tutti quelli che conosco da più tempo (amici, parenti..).
Cerco di spiegarmi meglio possibile. Osservando il comportamento di amici con altre persone a loro care, ho notato che hanno un atteggiamento più rilassato, affettuoso, coinvolgente. Io tendo invece sempre a mantenere un pochino le distanze e ovviamente ricevo lo stesso dagli altri, perché magari viene interpretato come un "voglio stare per conto mio".
In realtà mi mancano tanto queste dimostrazioni d'affetto o questo sentirsi più in sintonia con gli altri.

Vorrei tanto vivere le amicizie e le relazioni in modo più sereno, senza sentirmi a disagio o esclusa.
Mi rendo conto che questo é l'unico modo che ho imparato per relazionarmi con gli altri, probabilmente dai miei genitori che hanno il mio stesso atteggiamento con le altre persone e con me compresa. Per esempio non ho mai ricevuto abbracci o dimostrazioni d'affetto da parte loro.

Come potrei risolvere questo problema? A chi dovrei rivolgermi?

Grazie,
Elisa
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, certamente il comportamento dei suoi genitori in generale, ma anche tra di voi rappresenta un modello di riferimento a cui Lei si trova ad aderire suo malgrado... Ma Lei ha avuto modo di constatare che i suoi genitori le vogliono bene, che sono stati presenti in modo concreto, adeguato, nella sua vita.. Provi Lei ad osare .. una parola in più, un abbraccio, un pezzetto della sua vita da condividere.. magari loro non chiedono di meglio.. Mi domando anche se Lei abbia fratelli se abbia un amico , un’amica.. speciali , con cui la relazione e’ piu’ sciolta , più fiduciosa.. si guardi intorno, trovera’ lo sguardo attento e sensibile di qualcuno piu’ simile a Lei,di qualcuno che capisce al volo.. bisogna un po’ osare, un po’ fidarsi.. intanto scriva ogni giorno un diario, e’ una cosa che aiuta, ad essere meno soli, anche a rasserenarsi e a riflettere.. E’ bello che ci abbia scritto, questo e’ un primo passo, ma importante, ci riscriva per raccontarci come va, ci racconti ogni piccolo passo avanti... le cose belle , le cose buone capitano a chi le cerca.. cerchi di cominciare.. coraggio !

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2020
Ex utente
Buongiorno, grazie per la sua riposta.

Si ho un fratello, più piccolo di me, ma anche con lui il rapporto é parecchio distaccato, come con il resto della mia famiglia. Non metto in dubbio che mi vogliano bene, però c'è sempre questo rapporto molto freddo...

Forse l'unica persona con cui mi sento completamente a mio agio e me stessa é il mio ragazzo, magari anche perché tanto simile a me per certi aspetti.

Mi é capitato spesso di vedere il mio ragazzo o amici con nonni, parenti e genitori e vedere un clima molto più familiare rispetto a quello a cui sono stata abituata io. Vedere più spontaneità, scambi di battute, frasi o gesti amichevoli (non mi viene un altra parola) che io invece con nonni o genitori non ho mai avuto, ma neanche loro nei miei confronti.

Ho un'amica che conosco da parecchi anni e che vedo spesso e con cui ho condiviso molte cose. Mi ha fatto però riflettere molto come lei cambi atteggiamento quando è con me e quando invece é con un'altra ragazza che caratterialmente é più aperta, ma che conosce da meno tempo rispetto a me. Con lei ci scherza più facilmente, le racconta più cose, la abbraccia. Mentre con me é più distaccata. Ma é li che ho capito che il problema non sono gli altri, ma sono io, che tengo gli altri a distanza e non riesco a mostrarmi per come sono veramente o far capire cosa veramente voglio.

Grazie per il consiglio del diario, ci proverò!
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissima, dalla sua risposta emergono alcune cose importanti, il buon rapporto che esiste col suo ragazzo, simile a Lei, il che dimostra che Lei e’ riuscita ad essere più spontanea , affettiva, morbida.. e il lungo percorso di amicizia con la sua amica storica .. anche in questo caso è stata capace di essere interessante , comunicativa, affettiva , tanto da non perderla.. le faccio notare questo per dimostrarle che la questione della.. distanza.. non è fissa, ma varia a seconda dei casi e delle motivazioni.. provi allora a fidarsi un
po’ di più con le persone con cui si sente in sintonia, la gente e’ spesso migliore di quel che sembra, a volte bisogna incoraggiarsi a vicenda.. provare per credere.. Le faccio molti auguri , cerchi di .. osare.. lei e’come un fiore, per sbocciare ha bisogno di un po’ di sole..