Lavoro in famiglia

Salve , sono qui per chiedere un consiglio , lavoro in un impresa famigliare nello specifico un negozio che era di mio nonno ora di mio padre all interno del lavoro ho ancora mio nonno nonna mio padre ,madre ,zii ecc ecc insomma siamo proprio tutti . Io da ormai 4 anni lavoro con loro ma praticamente ho lavorato sempre anche quando andavo a scuola andavo quando era festa a dare una mano . Il problema ora è questo ci sono continui atteggiamenti che non vanno in azienda da parte di mio padre e mio zio , sono costantemente sotto pressione primo per la presenza dei clienti dalla mattina alla sera con mille problemi diversi e secondo perché ogni mio atteggiamento è parola viene visto male da mio padre . Le ore lavorative sono tante e ora rimaniamo aperti anche il sabato tutto il giorno così giustamente si sono fatti degli orari per alternarsi con turni per permettere a tutti ,dipendenti compresi di non fare troppe ore , il problema è che anch’io avrei questi orari ma . Esempio se devo andare via alle 7 invece che alle 7:30 come da orario che tra l’altro decidono loro non io ,vengo visto come quello a cui non gli frega nulla se loro mi fanno l orario che attacco alle 4 pm invece che le 3 pm è motivo poi in fase di discussione per farmene una colpa è farmi sentire quello privilegiato ... quando semplicemente faccio L orario che mi viene detto di fare.... ormai convivo con vari sentimenti di rabbia che sia alterna ad apatia e poi depressione perché non manca mai occasione da parte di mio zio di dirmi tu lavori quei non perché te lo meriti ma perché sei il figlio ecc ecc ecc ecc ... e tante altre belle cose . A me il lavoro che faccio mi piace e nonostante sono pochi anni che sono entrato faccio un fatturato di poco inferiore di dipendenti con esperienza di 12 anni in azienda .Purtroppo mi stanno facendo diventare matto perché non so come devo comportarmi se prendo una decisione verso un cliente vengo cazziato perché secondo loro non era il modo di fare e avrei dovuto chiamare loro se non la prendo uguale insomma ogni cosa è sempre motivo di colpa . Vedo amici che alle 5 sono a a casa e hanno una vita io sono sempre in azienda e nonostante questo vengo sempre messo in cattiva luce , se parlo con i dipendenti dopo 8 ore di lavoro non va bene vengo visto di nuovo che a me non frega nulla ... in più a casa è ancora peggio perché ormai non parlo più di nulla perché mio padre offeso da non so quale mio comportamento dal mio punto di vista normale non mi risponde perché dice che ha mille problemi e che la sera è stanco .. a lavoro non posso perché ha da fare .. io vorrei tanto andare via ma da parte dei miei nonni è un offesa da parte dei miei uguale in più ho un mutuo sulle spalle e questo lavoro mi permette di pagare tutto e di creare una futura famiglia .. però non riesco più a vivere la sera spesso devo imbottirmi di antolorifici per tutte le contratture che ho al collo per L ansia ... e mi sta togliendo la vita
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67

Gentile utente,

quelle che Lei descrive sono dinamiche molto molto frequenti nelle imprese familiari,
e che portano spesso la generazione più giovane
- che è anche quella più presa di mira -
ad andarsene.

Lei ha riflettuto ed ha preso in coniderazione i vantaggi che ne ricava.

Se per il momento dunque la scelta è quella di rimanere lì,
occorrerà che Lei prenda in considerazione delle forme di scarico attivo dello stress (corsa, palestra, piscina, ecc.)
oppure di pacificazione (massaggio, training, ecc.),
al fine di ridurre la tensione interiore.

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la sua cordiale risposta .
Come potrei affrontare la giornata lavorativa con motivazione se anche quello che faccio extra rispetto a un dipendente se costantemente mi viene detto che non faccio nulla o che loro si aspettano di più da me .. senza vedere che rispetto a tutti svolgo mansioni che non mi aspettano sono sempre il primo a prolungare gli orari per coprire eventuali permessi che invece aspettano ai dipendenti e a me no , come può un genitore screditare un figlio perché non ha le sue conoscenze in tutto ... in 4 anni di lavoro ho appreso moltissime cose e non basta mai lui mi paragona a lui costantemente ma non capisce che sono solo 4 anni che lavoro non posso avere quelle esperienze che si aspetta è impossibile .. tutto questo mi fa vivere male perché a gli occhi di tutti sono straordinario visto la giovane età e la mia conoscenza ma da parte sua io non valgo niente perché non conosco tutto quello che sa lui o che si aspetterebbe ... non posso vivere in questo modo ci vuole tempo per le cose ma comunque più io conosco più lui cerca la cosa che non so per rinfacciarmela .. ma veramente un padre puo essere cosi vendicativo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

quando avrà terminato questa fase di apprendimento,
potrà decidere cosa fare della Sua vita professionale e lavorativa.

Ma comprendo che qui si gioca anche il rapporto padre-figlio tout court,
che non è possibile sgrovigliare online.

Saluti cordiali.
Carla Maria Brunialti