Orologio biologico e "sentirsi in ritardo"

Buongiorno,
il mese scorso ho subito un intervento di revisione cavità uterina per un aborto ritenuto alla 10° settimana...con mio marito cercavamo questa gravidanza da 10 mesi...è stata estenuante l'attesa...circondati dalle rassicurazioni da mille parti che ci voleva del tempo e che i bambini non arrivano subito...ma io mi sentivo in ritardo.
Ho conosciuto mio marito tardi, ci siamo innamorati e subito sposati e dopo un anno abbiamo pensato di cercare un figlio, 10 lunghisssimi mesi di tentativi poi finalmente il test positivo...ma le cose non sono andate bene...
Ora è passato un mese dall'intervento, in ospedale mi hanno detto di aspettare il ciclo e poi riprovare...e ora aspetto il ciclo...ma poi ci voranno altri 14/15 giorni prima dell'ovulazione e io mi sento in ritardo! Ho 34 anni! Mi sono sempre sentita in ritardo...mi sono laureata a 27 anni (ne pochi ma nemmeno moltissimi), vivendo malissimo gli anni di università perchè mi sentivo in ritardo, in trappola, dovevo finire,. lavorare...poi c'è stata la fase delle collaborazioni e dei contratti a termine...odiosa, ma io dovevo lavorare, essere indipendente, poi finalmente il Lavoro vero, l'assunzione e dopo tanti anni da single (con tante storie bruciate in fretta e poco importanti), anche l'uomo della vita, il matrimonio...e ora di nuovo lo stallo..."in ritardo"!Desido un figlio...è l'unica cosa che conta...ma la gravidanza non arriva...poi arriva e finisce male e io mi sento in ritardo, inperfetta, giudicata e biasimabile...
Scusate il messaggio così "delirante", ho bisogno di calma e rassicurazione...
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Anche se il suo problema è più comune di quanto s'immagini, deve tener presente che l'età media della maternità è aumentata progressivamente, negli ultimi decenni. Questo non è un bene o un male, è un dato di fatto. Poi, l'interpretazione personale che uno dà di questo dato può essere o meno problematica, e può essere vissuta male, come sta succedendo a lei.

La maternità è una cosa importantissima, più ancora per una donna, ma per essere portata avanti al meglio ha bisogno di serenità. Quindi, dato che in questo momento lei ha bisogno di calma e rassicurazione, come lei stessa riconosce, dovrebbe rivolgersi a un professionista per una consulenza psicologica. Potrà trovare le rassicurazioni che cerca e, in tal modo, rendere persino più probabile che la gravidanza stessa si manifesti.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
capisco il suo rammarico e la sua rabbia, ma pensi a tutte le coppie con difficoltà ad avere figli che leggeranno questo suo post, cosa potrebbero risponderle? Cosa penserebbero di Lei? Forse qualcosa del tipo "Almeno tu puoi avere figli, visto che hai avuto un aborto!"

Oppure, cosa penseranno di Lei le centinaia di persone che non riescono a trovare un/a partner? "Almeno tu un marito ce l'hai!"

E tutti quelli che per vari motivi non hanno potuto studiare? "Almeno tu hai una laurea!"

Beh, vista così la "classifica" (entro la quale lei si sente in "ritardo") non è poi così male, vero?

Ecco il punto: Lei tende a fare classifiche poco oggettive, proprio con l'intento di considerare se stessa in "ritardo". E tutto ciò è confermato dal fatto che 10 mesi a 34 anni non è un tempo lungo per cercare di ottenere una gravidanza, anzi.

Ma per Lei lo è, per la Sua classifica 10 mesi è un tempo infinito.

Credo che lei abbia fatto bene a sfogarsi qui, ma penso che l'aborto potrebbe costituire per Lei l'inizio di un nuovo percorso. Sarà Lei a decidere se affrontarlo sola oppure con un aiuto esterno

Provi da sola prima. Ma senza classifiche...

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
dopo
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gentile dott Bulla,
ho apprezzato il suo commento e l'ho approfonditamente meditato, amo sviscerare i problemi e sono, come ha ben intuito, molto severa ed intransigente verso me stessa e gli altri.
Eppure non credo sia un male...mentre credo sia un pò pericoloso ciò che lei mi consiglia (in estrema sintesi: non fare classifiche e accontentarmi di come vanno le cose perchè c'è chi sta molto peggio di me...).
Mi hanno sempre insegnato, fin da bambina, che bisogna guardare in alto e non in basso.
A me non interessa confrontarmi con chi si laurea a 40 anni fuori corso, o con chi vive del sussidio di disoccupazione e lavori saltuari o con chi in 1° liceo ha lasciato gli studi. Penso che VOLERE E' POTERE e che le cose si ottengono con determinazione e sacrifici...io ho ottenuto molto nella vita, sono stata fortunata, privilegiata ma mi sono anche impegnata tanto, nulla è mai stato dato per scontato e mai ho riposato sugli allori, in tutti i campi della mia vita. Nell'amore unico settore in cui il lavoro o la determinazione non contano...mi ha premiato la volontà di non accontentarmi mai: c'era un fidanzato storico, c'erano molti pretendenti e il tempo passava, "ho resistito" sono rimasta sola finche ho incontrato davvero l'uomo perfetto e lì è stato subito tutto chiaro, ci siamo sposati e ci amiamo molto.
Il problema nasce da quando mi confronto con la ricerca della gravidanza...qui è chiaro non c'è volontà, capacità o impegno che tenga e forse è proprio questo che crea il mio sconcerto e che mi ha portato a scrivere a Voi: non posso fare niente e anzi per la prima volta il consiglio universale è "STAI TRANQUILLA,NON PENSARCI CHE ARRIVA"...Ma come??? proprio per me che ho fatto del lavoro e della determinazione il mio credo, provare e riprovare x perfezionarmi, non accontentarmi mai...e adesso davanti a quello che ora vedo come l'obiettivo determinante nella vita di una donna, non serve nulla...solo aspettare e sperare...e il tempo passa...e tutto viene messo in discussione...e non riesco a darmi pace...
[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
il fatto che i suoi standard un po' severi le abbiano permesso di raggiungere molti obiettivi importanti nel corso della vita, purtroppo, non permette di fare previsioni certe rispetto ad un'area decisamente complicata, come la ricerca di una gravidanza.

Beh, è davvero piuttosto intransigente, non c'è dubbio, ma al punto da restringere a se stessa tutte le possibilità, compreso un aiuto psicologico esterno?
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