Gravidanza inaspettata

gentile dottore/ssa, ho 29 anni e sono incinta.i miei genitori non sono nemmeno a conoscenza della mia relazione perchè non vorrebbero in quanto il mio compagno in passato ha avuto problemi con la droga.io ho paura di affrontarli e oltre questo un altro motivo di indecisione è che lavora solo lui (800 eur) e abbiamo paura di non riuscire a mantenere il bambino.spero in una sua risposta.grazie e cordiali sdaluti
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza se la sua richiesta di aiuto riguarda esclusivamente il suo timore di affrontare i genitori allora non sia sola a farlo. Si rivolga ad uno psicologo, magari di un consultorio della sua zona. In questo modo potrà ricevere il sostegno psicologico che le può servire e coinvolga anche il suo compagno. Insieme potrete affrontare il percorso per poter meglio fronteggiare il confronto con i suoi genitori.
Sempre che non le stia frullando perla testa qualche drastica decisione riguardo alla sua gravidanza, in tal caso una consulenza psicologica appara maggiormante inevitabile.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Psicologo attivo dal 2008 al 2011
Psicologo
Gentile ragazza, le sue paure sono del tutto comprensibili e condivisibili, ma lei ha 29 anni, è grande e deve prendere una decisione da persona adulta e come tale affrontarla. Il suo ragazzo ha avuto problemi di droga? Bene, adesso non ne ha più, quindi c'è solo da andare avanti. Guadagna poco? Farete economia, chiederete aiuto ai genitori (che alla fine ameranno così tanto questo bambino!) e lei stessa troverà un lavoro qualsiasi appena le sarà possibile lasciare il bambino, in modo da poter contribuire al budget familiare. Le anticipo subito che i primi 2 anni sono quelli durante i quali si spende di più, tra pappe e pannolini, ma poi andrà tutto a posto. Non si preoccupi. Tra l'altro 29 anni sono più che giusti per avere un figlio. Lei e il suo compagno vi amate e siete insieme in questa avventura? Allora andrà tutto bene nonostante le difficoltà iniziali.
Un'ultima cosa: il collega De Vincentiis ha introdotto il tema dell'aborto nella sua risposta, e anch'io ritengo che questa scelta debba essere necessariamente supportata psicologicamente. Ma non pensi che sia la strada più facile: sembra il modo più rapido per eliminare ogni problema, ma poi dentro lascia devastanti ferite e un vuoto incolmabile che l'accompagnerà sempre. Rifletta bene sulla scelta da compiere e porti avanti la sua scelta con forza. Solo così ne uscirà vincente.
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Dr.ssa Chiara Cimbro Psicologo, Psicoterapeuta 124 3
Gentile utente,
se ci scrive è perchè una decisione non l'ha ancora presa, sta riflettendo su tutto ciò che potrà accadere da qui alle prossime settimane. Da persona adulta e responsabile quale è, è corretto che si ponga alcuni problemi sollevati dalle difficoltà reali e pratiche che ci elenca (il compagno ex tossicodipendente, le difficoltà economiche, il non appoggio dei suoi genitori alla relazione). Tuttavia ciascuno è chiamato nella vita a compiere delle decisioni difficili, specie perchè potrebbero cambiare l'esistenza per sempre, qualunque sia la direzione che decidiamo di prendere (tenere questo figlio o abortire).
Ne parli a lungo con il suo compagno perchè il figlio è di entrambi e dovete decidere se possibile assieme. Potrebbe essere molto utile poter parlare con una persona esperta di queste tematiche ed estranea alla vostra situazione, per questo appoggio il suggerimento di rivolgersi ad uno psicologo di consultorio.
Se riesce, veda la situazione come una "opportunità" e non solo come un "problema".

Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta

[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
la Sua domanda contiene una cosa importantissima per una madre: il senso di responsabilità. Lei non sa cosa fare perchè sta valutando tutte le azioni da compiersi in questi casi (avere un compagno affidabile, poter mantenere il bambino, ecc.) e questo credo sia un ottimo segno.

Una decisione impulsiva, invece, avrebbe significato "irresponsabilità".

La prima cosa da fare è parlarne col suo compagno: nessuno meglio di voi due potrà scegliere cosa fare, indipendentemente dai genitori o da tutti gli altri.

Se non sapete da che parte andare, chiedere una consulenza gratuita presso un Consultorio Familiare oppure un CPS della vostra zona vi servirà sicuramente a chiarirvi meglio le idee.

Sono certo che deciderete per il meglio, e il meglio è ciò che fa bene ad entrambi

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#5]
dopo
Utente
Utente
vi ringrazio davvero tanto per avermi risposto.avevo bisogno di un parere esperto per riflettere al meglio sulla decisione da prendere(in questo momento sono davvero confusa e anche il mio modo di pensare lo è, quindi avevo bisogno di una sorta di "linee guida"),tenendo conto soprattutto delle responsabilità che qualunque scelta comporti.
grazie ancora e cordiali saluti
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Signora
nella sua situazione chi non sarebbe confuso? Credo che sia normale avere bisogno di una guida esterna che, guardando la situazione in modo non coivolto, possa aiutarla a comprendere quali sono i punti su cui fare luce.

Io credo che non sia una questione di età, immagino che non avrebbe avuto alcun dubbio nel fare una scelta se la situazione in sè fosse stata piùchiara e limpida.

Credo che la prima cosa da fare sia dividere il GROSSO PROBLEMA (che come tale potrebbe apparire irrisolvibile) in sotto-problemi che affronterà uno alla volta:

1) ralazione con il suo compagno (la desidera, quanto, come prospetta il suo futuro con lui, ecc)

2) relazione con i suoi genitori (può affrontarli, vuole affrontarli, come, quando, ecc.)

3) situazione economica (possibilità di chiedere degli aiuti, magari al comune, prospettive di crescita lavorativa, disponibilità a vivere un periodo di "rinuncie", ecc.)

ed in ultimo
4) tenere il bambino o no.

Io credo che assieme al suo compagno possiate affrontare questi ed altri punti e valutare l'esito delle vostre riflessioni.

Voglio tuttavia dirle che spesso anche le situazioni che sembrano più difficili poi possono rivelarsi molto più semplici del previsto.

Tanti auguri

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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