Inserimento bimbo asilo nido

Buongiorno,
chiedo un consiglio rispetto all'inserimento di un bambino in asilo nido. Premetto che nella mia città gli asili pubblici da due anni non hanno posti liberi per lattanti, a fronte di una media di 180 domande per asilo. Gli asili privati di conseguenza sono oberati e richiedono l'iscrizione entro giugno 2009 per inserimenti in qualsiasi mese dell'anno "scolastico" 2009-2010 (anche per bambini ancora non nati!). Il mio bambino nascerà intorno al 21 luglio 2009, ma devo procedere all'eventuale preiscrizione al nido privato entro giugno, prima che sia nato... Ho la necessità, lavorando in altra città da quella di residenza, di avere mio figlio accudito almeno dal suo 7o mese tra le ore 8 e le 18 dei giorni settimanali. Il bambino avrà 7 mesi a fine febbraio 2010. L'asilo nido chiude a fine giugno. Questo significa che io potrei fare l'inserimento in asilo nido per il full time a inizio marzo 2010 e farlo frequentare fino a giugno incluso, poi il bambino starà a casa con me o una babysitter a luglio e agosto, per rifare l'inserimento al nido per il full time a settembre 2010 nuovamente. Mi chiedo se sarebbe scorretto optare per questa tempistica, per via del periodo del primo inserimento (al 7o mese), per la breve durata della frequenza prima dell'interruzione estiva (solo 4 mesi di asilo nido, poi due mesi di interruzione, puoi nuovo inserimento) e per la stagione di inserimento, ancora favorevole ai malanni invernali. Io sia come principio educativo che per motivi economici preferirei il nido alla babysitter. Mi chiedo tuttavia se questo "stop and go" farebbe soffrire troppo il bambino o lo confonderebbe, magari anche esponendolo a fonti di contagio per cui potrei trovarmelo più malato che in asilo. Sarebbe forse meglio inserirlo in asilo nido direttamente a settembre 2010 (allora avrebbe 13 mesi), facendo un sacrificio economico e affidandolo ad una babysitter tra il 7o e il 11o mese? Leggo infatti che proprio a 6 mesi il bambino inizia a soffrire per l'abbandono. Forse la tempistica cui pensavo (inserimento al 7o mese, interruzione all'11o, reinserimento al 13o) non è opportuna? Oppure la soluzione inserimento a marzo 2010; 4-5 mesi di nido-interruzione 1-2 mesi; reinsermento a settembre non deve preoccuparmi come deleteria per il bambino ma è perfettamente accettabile? Ringrazio per l'attenzione e per l'aiuto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora, dalla sua descrizione appare chiaramente l'immagine di una mamma molto precisa e attenta a tutte le possibili opzioni, e ancor più attenta a non sbagliare.

Ma se me lo permettesse, e non si offendesse, le direi forse TROPPO attenta. Non solo è difficile sotto controllo tutto quanto, ma spesso volendo prevedere proprio TUTTO si fanno più danni che altro. Quindi, anche se so già che non riuscirà a seguire il mio suggerimento, le suggerisco lo stesso di lasciare più spazio alla spontaneità e a ciò che si sente di fare, per il bene di suo figlio. Altrimenti rischierebbe di trasferire su di lui le sue preocuppazioni.

Cordiali saluti
[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,

sarei felice di poter attendere e vedere cosa succede senza dovermi annoiare a pianificare, in effetti in genere preferisco lasciare che le cose mi sorprendano... Purtroppo in questo caso no posso: io lavoro a 2 ore di treno da casa e mio marito a 1 ora di treno da casa, in direzioni stradali opposte. Non dispongo di permessi, per contratto, e la maternità facoltativa viene scoraggiata. Questo significa che per noi l'asilo nido è assolutamente necessario e come ho scritto gli asili nido della mia città non accettano domande ad anno iniziato: vogliono le preiscrizioni pagate entro giugno 2009 per tutto l'anno 2009-10, anche per bimbi ancora non nati: io sono rimasta allibita quando l'ho scoperto chiaccherando con un'amica: non mi ero minimamente preoccupata del problema asilo, ovviamente, pensando di avere ancora un anno per pensarci! Se resto senza asilo, causa costi baby sitter sarei probabilmente costretta a chiedere la maternità facoltativa, rischiando il rinnovo del contratto, come mi è stato detto a chiare lettere. Ad ogni modo, anche per questa modalità la mia azienda chiede che io faccia una pre-richiesta entro settembre per marzo/aprile, perchè possano organizzarsi.

Come vede quindi non posso attendere gennaio/febbraio 2010 come credevo: devo decidere entro giugno e non ho scelta in merito, nè è questione di essere ossessiva: non posso certo portarmi un bebè sul lavoro.

Gradirei quindi se potesse essere così cortese da voler rispondere alla mia domanda, perchè io possa decidere serenamente se è il caso di fare un inserimento per 4 mesi o se sia meglio fare un sacrificio economico e attendere l'anno "scolastico" successivo per l'inserimento.

Grazie per la sua pazienza.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signora, in effetti la mia risposta era proprio rivolta a sottolineare l'aspetto ossessivo della sua lunga lista di dati, condizioni e opzioni. Forse mi sono lasciato prendere la mano e sono stato persino più ossessivo di lei!

Ad ogni modo, se la sua preoccupazione si riduce a evitare possibili "scossoni" al suo bambino, deve tener presente che i nostri figli sono in genere molto ben equipaggiati a far fronte al loro ambiente, sia dal punto di vista psicologico che fisico. L'importante è che siano seguiti e curati nel modo adeguato.

Per questo, non credo si possa dire in generale che un nido sia migliore di una baby sitter o viceversa, perché dipende sempre dalle persone che vi sono coinvolte. E non ultima, certo, c'è anche la questione economica.

In generale è meglio non preoccuparsi troppo di non traumatizzare i figli, se tutto viene fatto nelle dovute maniere: se suo figlio dovrà passare alcuni mesi con un estraneo, che però è competente, se ne farà una ragione. Ciò vale anche per l'esposizione ai germi, ma su questo punto in particolare puà interpellare i colleghi nelle altre aree mediche, ad esempio Infettivologia.

Riassumendo: non vedo controindicazioni né per il nido né per la baby sitter. La cosa migliore è provare, sarà poi il bambino a farle capire se ha bisogno di qualcosa o se può procedere da solo. Può anche chiedere un consulto specialistico di persona per queste domande, ad esempio a un neuropsichiatra infantile o uno psicologo dell'età evolutiva, o anche al pediatra, se ne ha già scelto uno.

Tratti questa questione più come un problema amministrativo che altro, e non lasci che influisca sul proseguimento della sua gravidanza: sia una mamma serena e vedrà che anche il bimbo imparerà a esserlo.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2013
Ex utente
Gentile dottore, La ringrazio per la sua risposta. In effetti credo che mi orienterò per l'asilo: avendo visitato quello vicino a casa, ho sentito tante risate e visto faccini felici...ci sono 6 educatrici per 20 bambini, il che mi sembra un ottimo rapporto, un grande giardino...ci andrei volentieri io! Ma mi sono detta: chissà che ne pensa un piccoletto, magari lo odia e vuole tranquillità e una persona sola di riferimento. Speriamo che il mio piccolo non sia così! Sennò avrò pagato tutto anticipato per niente...Ha Ha Ha sarebbe un bello scherzo.
Non si preoccupi, la gravidanza è davvero una cosa spettacolare e non mi sono mai sentita più felice e serena in vita mia...nonostante i miei conoscenti vista la situazione della logistica lavorativa mi chiedano "ma come farai", io sono sicura che farò, farò...dopotutto, fanno tutti! Ovviamente, il mio pensiero è di non sottovalutare quello che può essere negativo per il bambino, se posso evitarlo, ed essendo totalmente nuova alla cosa, preferisco chiedere prima e avere un parere informato, per quanto di minima come può essere un consulto online (il vostro servizio è peraltro utilissimo! Grazie!).

Grazie ancora, e passi una pasqua felice con questo tempo bellissimo.
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