Sviluppo neurologico del feto

Buon giorno,
il mio problema è questo: soffro di crisi nervose, non so se definibili crisi isteriche. Sono incinta al 7 mese di gravidanza: queste mie crisi possono aver influito sullo sviluppo neurologico del mio bambino?...Mi spiego meglio: può essere che questi miei malesseri dell'umore (anche ansia) possano far nascere un bambino che abbia dei problemi mentali?
Non so se ho fatto bene a chiedere della mia preoccupazione nella specialità giusta: chiederei gentilmente se mi sono sbagliata di indicarmi a chi posso rivolgermi.
Grazie in anticipo per la gentile risposta
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11 2
Gentile signora,
non mi è chiaro cosa lei intenda per "crisi isteriche" e per "sviluppo neurologico del bambino".

Il primo termina mi fa immaginare che lei in questo periodo sia nervosa, forse abbia frequenti crisi di rabbia, o magari a volte di tristezza. Ma sono ipotesi mie, e forse potrebbe aiutare me e i colleghi a comprendere meglio.

Riguardo allo sviluppo neurologico del feto, sicuramente lo stato emotivo della mamma incide sul bambino nella pancia (e credo se ne possa accorgere anche lei dai suoi movimenti, ad esempio), ma temere per danni di natura organica mi sembra forse eccessivo. In ogni caso non sono un medico e la rimando la parere di colleghi più esperti in tal senso.

Potrebbe essere che la sua preoccupazione per gli effetti del suo stato d'animo sul bambino sia un po' un modo per chiedere aiuto per sè? Come mai sta vivendo in modo così conflittuale un periodo così importante della sua vita?

Credo sia importante che lei affronti la questione, perchè quando capitano momenti o periodi in cui l'emotività è difficilmente contenibile, significa che qualcosa non va, e la sola forza di volontà non basta a risolvere la situazione.

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie gentile dott.ssa per aver preso in considerazione la mia richiesta.

Si, per crisi isteriche le confermo quello che intende lei: frequenti crisi di rabbia con urla e molta amarezza e tristezza. Io e mio marito abbiamo molti problemi: abbiamo grossi problemi economici e altri tipi di problemi, tipo gelosia mia, non mi sento ne capita ne aiutata ne confortata, ma "usata", nel senso che io esisto quando per lui tutto il mondo sparisce (parenti, lavoro, ecc...ecc...)

Mi sto già facendo seguire quasi da un anno da una psicologa...ma adesso il dubbio che mi attanaglia e mi mette ancora di più ansia di quella che già ho è il fare del male al mio bambino: non è un modo per chiedere aiuto per me...perchè a quello sto già provvedendo...ma vorrei proprio sapere se sto facendo del male ad una creatura che purtroppo non centra nulla!

Grazie ancora in anticipo per la pronta risposta
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11 2
Gentile signora,
che lei sia già in cura da una psicologa è un fatto già di per sè molto importante.

Sicuramente il clima familiare in cui un bambino nasce e cresce è fondamentale per il suo sviluppo armonico, e ci sono ormai diverse evidenze scientifiche del fatto che anche i mesi della gestazione lascino una forma di memoria nel bambino.

Quello che però in psicologia non può succedere è il porre in relazione degli eventi secondo il principio di causa-effetto partendo dalle cause! Cioè: non è possibile prevedere quali saranno gli effetti di determinate esperienze, nè per quelle "buone", nè per quelle "cattive".

Se lei ha già un rapporto approfondito con una collega, parli con lei di quello che ha scritto a noi, approfondisca il suo timore di sbagliare, e i suoi sensi di colpa. Il periodo della gravidanza è molto delicato dal punto di vista psicologico, perchè riattiva nella donna una serie di dinamiche emotive e affettive che in precedenza poetvano aver già trovato un proprio euqilibrio, e che invece ora vengono rimesse in discussione. Fisologici sono anche eventuali sentimenti di inadeguatezze, sensazione di non fare la cosa giusta, delusione in seguito ad aspettative molto alte.

Le ripeto: si rivolga alla sua psicologa, e affronti con lei le sue paure di futura mamma. Questo potrà aiutarla anche a circoscrivere i timori realistici legati a questa meravigliosa quanto destabilizzante esperienza, da quelli che invece nascono dai suoi vissuti più intimi.

Cordialmente,
[#4]
dopo
Utente
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Grazie 1000
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
mi trovo in accordo con la Collega nel consigliarle di approfondire questo momento con la sua psicologa: io se fossi in lei mi stamperei questo scambio di mail e lo porterei direttamente alla psicologa, che forse non è del tutto al corrente di come lei si senta in questo periodo.

Tenga anche presente che la gravidanza è caratterizzata da picchi ormonali che possono influire sulla sua ansia e sulle sue preoccupazioni. Se poi aggiungiamo la presenza di problemi ambientali, come quelli col suo compagno, la situazione si complica.

Ciliegina sulla torta: lei e suo marito siete riusciti ad avere una gravidanza dopo molti anni di tentativi, mi sembra di capire dai suoi post precedenti, e questo fa si che lei si senta estemamente preoccupata di poter danneggiare il feto.

Insomma, l'ansia in un caso come il suo mi sembra il minimo.

Ecco: gli psicologi servono proprio in questi casi, per cui mai come ora lei ha bisogno di un supporto esterno

Ci tenga informati se le fa piacere

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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