Distrutta da psicoterapia

buonasera,mi permetto di scrivere qui perchè dopo 8mesi di analisi presso una psicoterapeuta,sono in crisi totale,mi sento distrutta,in ogni momento della giornata penso alle parole che mi ha detto e alle considerazioni sulla mia persona,ho il cervello che sembra un flipper con mille palline impazzite,leggo articoli e seguo lezioni on line di psicoterapia per cercare di capire cosa mi sta succedendo,ma alla fine,niente,non ci capisco il verso.ultima seduta 24/12 prossimo app.to 9/1,mi chiedo se sia lecito mettere in discussione una persona in toto e poi lasciare che lei stessa raccolga i suoi pezzi senza avere peraltro le istruzioni di montaggio.io non sono capace di ricostruire e temo di arrivare sui gomiti alla prossima seduta.in sintesi abusata da piccolina (8forse 10anni,non sono sicura) da un fratello di 7anni più vecchio ho superato questo evento con una sessualità diretta vs un masochismo soft che la mia analista afferma di vedere in ogni mia azione e modo di comportarmi...queste affermazioni così assolute mi hanno fatto pensare,forse troppo,mandandomi in overflow,vorrei chiederle di vederci prima,ma essendo sotto festività vorrei evitare,ma questi pensieri non mi abbandonano mai e mi fanno stare proprio male,sapevo xhe avrei sofferto a mettermi in discussione,ma non ero preparata ad affrontare questo fortissimo disagio...gliene parlerò sicuramente,ma nel frattempo in questa settimana che mi separa dalla seduta,come posso razionalizzare questo malessere che mi accompagna in ogni attimo della giornata?grazie per l'attenzione.cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signora,

se ho capito bene e lei si sta facendo seguire a distanza non posso che dirle che questa non è probabilmente la modalità più utile a contenere ed elaborare le angosce che quello che ha subito le provoca.
Non si tratta sicuramente di un'"analisi" perché le terapie di orientamento psicoanalitico non si effettuano certo online, ma con un setting ben preciso e di persona.

Vista la profondità del suo disagio le suggerirei di cambiare psicologo, se ho capito bene ed è seguita a distanza; se invece è seguita di persona e la parte che svolge online è complementare a un percorso effettuato de visu le suggerisco di fare una cosa per volta e di non cercare altrove (cioè fuori dalla stanza della terapia) risposte e informazioni che possono solo creare confusione e ulteriore angoscia - anche perché le storie che si trovano in rete sono di solito particolarmente ricche di disperazione.

Purtroppo ha subito abusi da una persona che avrebbe dovuto volerle bene e difenderla, invece di usarla, e questo richiede una seria e prolungata elaborazione affinché le conseguenze del trauma si attenuino fino auspicabilmente a scomparire.
A mio avviso potrebbe esserle utile un percorso di psicoterapia psicoanalitica condotto al ritmo di almeno 2 sedute a settimana, non escludendo anche il ricorso a farmaci che possano consentirle di abbassare il livello di ansia.

Non esiste nessuna scorciatoia che consenta di "razionalizzare" il malessere: ha bisogno di una terapia che funzioni.

Le faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buongiorno,grazie per la risposta Dssa Massaro,no io sono in analisi con una psicoterapeuta de visu,ho chiesto on line per avere un supporto a questo mio stato di angoscia,che provo in queste feste.Mi rendo conto di avere fretta e di voler arrivare a stare di nuovo bene prima possibile e così leggo,cerco di capire,studiare,è il mio modo di affrontare le difficoltà,lo è sempre stato e non so fare in modo diverso,ma mi sto arrovellando...Faccio sedute 1volta alla settimana(anche se la mia psichiatra ne consigliò 2)strettamente x motivi economici.Sono trascorsi 15gg dall'ultima seduta e trascorreranno ancora 6prima della prossime e temo di arrivarci distrutta,per questo motivo ho provato a chiedere un consulto qui.Per quanto riguarda il trattamento con farmaci sono contraria essendo D1 da 30anni e temendo possano squilibrare la mia malattia che con impegno tengo sottocontrollo molto bene.(anche la mia dott.ssa per il momento è d'accordo con me a non usare farmaci).Devo solo provare a fermare tutti questi pensieri,mi viene richiesto di provare una rabbia che nn fa parte di me e che forse facendo capolino dentro di me mi sta angosciando+del dovuto,immagino.Sono ad un pt della terapia difficile da affrontare e temo di nn essere capace di uscirne a testa alta come ho sempre fatto,senza avere le istruzioni,arriveranno suppongo,ma la mia smania,mi fa cercare ovunque una soluzione.Grazie ancora per la disponibilità.Cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In che senso attende che le arrivino "istruzioni"?
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Utente
Utente
Attendo un aiuto..in quel senso istruzioni....per come uscire da questo stato
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non esiste altra soluzione che continuare la terapia e magari cercare di accordarsi per una tariffa che è in grado di sostenere (o per un pagamento dilazionato nel tempo), se l'indicazione è stata quella di effettuare 2 sedute a settimana e lei ne sta effettuando solo una.
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Utente
Utente
Quando ci sono nodi importanti da sciogliere ne facciamo due,le ho inviato un sms oggi e mi ha anticipato l'app.to a lunedì ed andrò anche mercoledì.Quello che nn riesco a capire è perchè sia necessaria tutta questa angoscia per poi,chissà quando e chissà mai se accadrà,stare bene,quando io sicuramente stavo meglio prima di iniziare l'analisi. proprio così che deve funzionare?Distruggere tutto prima x poi ricostruire dopo?e se poi nn si riesce +a ricostruire?Fare terra bruciata e annientare una persona,magari predisposta,x carità,ma non mi sembra un percorso molto costruttivo,non crede Dottoressa?Ho tanti dubbi che esporrò sicuramente lunedì,ma che a volte mi fanno pensare se abbia senso continuare la terapia.Grazie ancora,buona serata