Timore del cambiamento

Gentili , mi presento sono un ragazzo divenuto padre da circa un anno .
Sono dipendente pubblico da circa 15 anni e laureato da circa 7 anni .
Il mio dignitoso ma limitante lavoro attuale non mi consente nè di svolgere altre professioni nè di poter far carriera con il titolo accademico conquistato lavorando .
La mia laurea ottenuta con molteplici sacrifici è in odontoiatria e protesi dentaria motivo di orgoglio in quanto il giorno lavoravo e le notti studiavo .. ( se ci penso mi viene da piangere)!
Ho due studi dentistici da rilevare con una discreta utenza appartenuti a mio zio che purtroppo da poco ci ha lasciati a miglior vita .
Adesso mi trovo ad un bivio :
1) dare le dimissioni da un pubblico impiego statale con le molteplici garanzie che esso da anche se limitato, per rilevare gli studi ed esercitare la professione di medico dentista della quale ho già maturato una certa esperienza..?
Oppure ...
2) abbandonare questa idea , rimanere con il mio posto statale , osservando appesa la laurea per la quale ho dovuto fare mille sacrifici , rinunce e sofferenze ... chiudendo gli studi , dove per una vita mia madre collaborava con suo fratello (mio zio ) per garantirmi un futuro dignitoso ( cosa che orgogliosamente e sofferentemente ha fatto)..?
Mia moglie che era una collega di università quindi pure adesso odontoiatra mi incoraggia con la professione , così anche mia madre , altri dicono che farei bene , altri ancora che di questi tempi un impiego statale non si molla mai ...
tutto ciò visto che imminente dovrà essere la mia scelta , suscita preoccupazioni , poca serenità e mille dubbi ...
aiutami a capire meglio ..
Grazie anticipatamente, di cuore .
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

più che "ragazzo"
alle soglie degli "anta" dovrebbe definirsi un "uomo".
Non è solo questione di termini, di vocaboli, di parole,
bensì di autopercezione.

E' uomo, è padre, può divenire libero professionista.

Con tutte le incertezze che ciò comporta,
ma anche con quel senso di autorealizzazione che dà
togliere il diploma di laurea dalla parete di casa Sua per appenderlo in Studio.

Lei ci riporta il parere di Sua moglie, di Sua madre, di altri,
dove ognuno esprime la propria personale opinione.
Ma la SUA quale è?
Quali sono le Sue paure più profonde, quelle che magari non prende in considerazione ritenendole irrazionali?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto grazie dott.ssa Brunialti condivido in pieno il suo gentile commento ed ha pienamente ragione sulla autopercezione ..
La mia è quella di svolgere ciò per cui abbia studiato e sacrificato 6 anni della mia vita .
Le mie paure sono molteplici : l’essere da solo e nel caso in cui le cose non dovrebbero andare nel verso giusto parlando con ottimismo ma essendo anche realistici sacrificare non solo me ma anche la mia famiglia , anche se per fortuna mia moglie lavora anche libero professionista...
il non poter contare sull’aiuto di Nessuno né tantomeno della mia famiglia di origine... mia mamma grande donna di coraggio mi ha cresciuto da sola e ormai è anziana e con una piccola pensione ... mio padre non l’ho conosciuto... quindi non ho a chi chiedere consigli ...
forse dovrei indagare meglio questa mia paura sulla mancanza della figura paterna...
Dentro di me di sicuro la scelta vi è...
ma le mie paure mi inducono a tante riflessioni ...
la ringrazio comunque gentilissima .
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Le paure non sono mai buone consigliere,
la riflessione sì.

Lei non è nella situazione di "essere da solo e nel caso in cui le cose non dovrebbero andare nel verso giusto.. ".
Sua moglie è dalla sua parte, per cui..

"..forse dovrei indagare meglio questa mia paura sulla mancanza della figura paterna... ",
può darsi che ciò Le causi una impressione sgradevole di non avere "le spalle coperte",
e non mi riferisco all'aspetto economico
bensì al punto di vista affettivo.

Che ne pensa?

dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa penso che questa mancanza abbia influito e non poco sul lodo di affrontare le difficoltà della vita ...
Per fortuna poi dentro di me trovo una forza interiore per andare avanti nonostante mille insicurezze o paure ... quindi penso che nonostante il bisogno di risposte che mi ha spinto a chiedere supporto ... nonostante le mie paure , insicurezze , dettate anche da un contesto attuale non proprio di benessere sociale .... specialmente al sud su cui le libere professioni si basano ...
quella forza arriverà dentro ....
Forse dovrei scavare meglio nel mio passato per capire qualcosa in più .....
La ringrazio e le auguri una buona serata .
Di cuore
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
"..Forse dovrei scavare meglio nel mio passato per capire qualcosa in più ...."

Mentre scava
il tempo che ha a disposizione per scegliere
termina.

Affronti innanzi tutto il presente
(se è necessario facendosi aiutare di persona da uno Psicoterapeuta),
in seguito potrà dedicarsi al passato se Lo ritiene per Lei importante.
Non crede?

Dott. Brunialti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa , condivido pienamente...
GRAZIE di cuore .
[#7]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
E' stato un piacere.

Le auguro un sereno e produttivo nuovo anno!

Se ritiene, trascorso qualche mese ci dia un ragguaglio.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Certamente ... grazie