Tradimento

Da circa un anno un collega è diventato il mio amante, siamo entrambi impegnati lui con figli, io no. All’ inizio lui aveva problemi di erezione, mi diceva che gli piacevo troppo , che aveva bisogno di conoscermi meglio e che dovevo dargli tempo. In effetti il desiderio c’era, ogni occasione era buona per passare più tempo insieme. Con il passare del tempo le cose sono migliorate, nel senso che siamo riusciti ad avere un rapporto completo, ma non si concede a me più di una volta a settimana. Ci vediamo tutti i giorni o quasi in ufficio e puntualmente ci scambiamo baci, toccatine, ma quando cerco di andare oltre mi dice di no, perché è tardi, o perché ha un appuntamento sotto le lenzuola con la moglie. Siamo riusciti ad avere rapporti tre giorni di seguito solo quando eravamo in trasferta.
Non riesco proprio a comprendere questo atteggiamento, secondo vuoi che comportamento dovrei adottare?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

quando si parla di relazione extra coniugale entrano in gioco dei fattori che sono ben diversi dalla relazione di coppia standard. Mi sembra di capire che l'elemento principale della vostra relazione (il sesso), sia vissuto in modo diverso da entrambi. Ritengo sia opportuno chiarire cosa vuole lei, in primis, da questa relazione, senza trascurare quali sono i desideri del partner. Infatti, potrebbe aver necessità di "attenzioni" senza per forza avere dei rapporti sessuali, così come potrebbe sentirsi eccessivamente in colpa. Entrare nella vita di una persona che già ha degli impegni identici è molto difficile, e può creare ansia. Potrebbe essere anche un tentativo di arginare il desiderio che avete entrambi per poter controllare meglio la situazione. Non possiamo dirlo, così su due piedi.
In quanto a lei, provi a chiarire con lui questo aspetto in modo diretto.

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Gentilissimo Dr,
ho seguito il suo consiglio e ho esplicitato al mio amante le mie frustrazioni dovute a questa situazione e quali sono le mie esigenze. Dal momento che sin dall'inizio ci siamo detti che questa relazione è un gioco e che è una relazione prettamente sessuale mi sembra assurdo fare sesso a "spizzichi e bocconi", dunque viene a mancare il presupposto per continuare. Così dopo qualche giorno lui mi ha parlato ed è venuto fuori che ha difficoltà a gestire l'orgasmo. Mi dice che gli succede da un po' di tempo e che a volte succede anche con sua moglie . Tutto questo gli provoca ansia e s'innesca un meccanismo perverso. Mi ha riferito che ha fatto una visita medica e che non ha problemi fisici. Quindi credo che facendo sesso veloce all'ultimo minuto era un modo per nascondere il suo problema. L'eiaculazione è precoce solo se si hanno rapporti vaginali altrimenti con rapporti anali o orali tiene di più.
Sono stata molto accogliente e affettuosa con lui abbiamo provato a fare sesso con più calma ma si sono verificati problemi di erezione durante il rapporto ed inoltre non è riuscito a controllare l'orgasmo. Parlarne ci ha fatto bene lui si è tolto un peso a suo dire. Ma io ora non so che fare come comportarmi non vorrei fare la crocerossina. Cosa mi consiglia?
Grazie
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Abbiamo appurato che si trattava di un comportamento di evitamento della situazione, tra l'altro molto frequente nei casi dei disturbi sessuali.
La cosa migliore da fare, per lui, è quella di rivolgersi ad uno psicologo per seguire un percorso di valutazione per il suo problema. I tentativi di soluzione fai da te, oppure l'esposizione forzata allo stimolo (per esempio, avere dei rapporti con l'obiettivo di dimostrare di non avere questo tipo di problema), spesso non fanno altro che alimentare il circolo vizioso di mantenimento del problema.
Visto che ha già avuto modo di parlare apertamente con lui e che lui si è poi aperto sinceramente con lei, mi sembra che ci possano essere le condizioni per discutere anche di questo problema. Si tratterà probabilmente di ansia da prestazione. Ora che i problemi del suo compagno sono venuti alla luce in seguito anche al suo discorso sulle esigenze e sulle frustrazioni, probabilmente lui temerà che non riuscendo a soddisfarla, la perderà l. Questo alimenta l'ansia di non essere adeguato, che si manifesta nella sua forma più importante durante il rapporto con diversi fenomeni quali lo "spectatoring" (ovvero il guardarsi durante il rapporto dall'esterno, senza coinvolgimento, per controllare la performance) che porta ad un iper focalizzazione dell'attenzione sull'erezione e sul controllo di essa, che finisce inevitabilmente per ridurla.

Anche dei consulti di coppia sono indicati in questi casi, ma vista la vostra relazione extra coniugale non so quanto potrebbero essere ben visti da entrambi.
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dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Si lui si è aperto con me, ma ho la vaga sensazione che non lo abbia fatto del tutto. Io credo che gli stessi problemi si verifichino con la moglie più spesso di quanto dice.
"probabilmente lui temerà che non riuscendo a soddisfarla, la perderà" può essere, difatti mi ha chiesto esplicitamente se questo "concludere in fretta" è un problema per me.
Io gli ho detto che ho apprezzato la sua sincerità e che son sicura che si risolverà.
Sono d'accordo con lei sui consulti di coppia, ma non crede che debba farli con sua moglie?
Non so se è il caso di interrompere la relazione ma non vorrei ferirlo
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Non conoscendo la moglie e non essendo coinvolta direttamente in questa situazione (di questo consulto) non posso dire cosa sarebbe meglio. Con estrema franchezza, visto il tradimento mi sembra evidente che ci sia qualcosa che non va nella coppia, pertanto se 1+1 fa 2...

Comunque, non posso fare molto per il suo compagno. È di lei che posso occuparmi adesso in quanto è lei a chiedere aiuto.
Sono contento del suo ottimismo che nutre verso la soluzione spontanea del problema, ma spero non mi odierà se le dico che ci sono delle possibilità che ciò non si verifichi, perlomeno senza un aiuto (che sia di uno psicologico o di un urologo).
Valuti I pro e contro della sua relazione con quest'uomo. Valuti quanto vuole farsi carico di un problema che, in prima linea, non è suo, ma che comunque la interessa in modo indiretto. Valuti quanto vuole intromettersi nel rapporto di coppia originario del suo compagno, fino a quanto vuole spingersi. Valuti anche il fatto che, più si interesserà a questi aspetti e più ridurrà i confini della relazione (inizialmente forti e distanti, in quanto basata esclusivamente su rapporti sessuali), più si esporrà, con tutte le conseguenze che ne derivano.
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dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Come potrei odiarla. Al contrario la ringrazio tantissimo." più si interesserà a questi aspetti e più ridurrà i confini della relazione (inizialmente forti e distanti, in quanto basata esclusivamente su rapporti sessuali), più si esporrà, con tutte le conseguenze che ne derivano", si riferisce al fatto che potrei innamorarmi di quest'uomo?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Non per forza, non sono un veggente. Però, quando ci si mette in gioco si attivano aspettative, si dedicano tempo ed energie per avere qualcosa. Ci si mette in una situazione di cambiamento, rispetto alla sua situazione attuale, rispetto alle sue aspettative iniziali che nutriva per questa relazione.
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dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Gentile dottore,
volevo un suo parere sull'evolversi della situazione. Come le avevo detto un po' di tempo fa, con il mio amante avevamo parlato del suo suo problema o limite legato alla sfera sessuale, ma da quel dì lui si è un po' allontanato da me. Non mi chiama come prima e quando ci vediamo in ufficio niente più "attenzioni" ma sembra non voler rinunciare al sesso una volta a settimana.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Purtroppo non posso interpretare i comportamenti di altre persone estranee l, né tentare di comprenderlo. Sarebbero interpretazioni dannose

È possibile che il discutere (e il far notare) la sua disfunzione sessuale abbia causato vergogna in lui? Questa ipotesi potrebbe spiegare un comportamento evitante