Amore distrutto

Buonasera scrivo in preda alla disperazione, per avere un consiglio oggettivo sulla situazione che sto vivendo.Sono divorziata con una figlia di 23 anni che vive con me. Fino a qualche mese fa viveva con noi il mio compagno un uomo con cui ho condiviso la vita per ben 10 anni. Pareva che fossi riuscita a ricostruire una famiglia ma evidentemente mi sono solo illusa.Improvvisamente la distruzione e il caos totale : mia figlia mi dice che il mio compagno ha tentato un approccio fisico con lei fatto di carezze e baci inequivocabili.Mi sono sentita morire . Ho provato un dolore atroce e immenso. Inutile dire che l’ho affrontato immediatamente e preteso che di allontanasse subito . La sua reazione e’ stata quella di negare ,adducendo che le voleva solo dimostrare affetto, che si era trattato di un equivoco.Adesso io vivo solo con mia figlia ma lui mi manca. Lui ha cercato di riavvicinarsi e abbiamo ripreso i contatti ma io mi chiedo se mai potra’ tornare tra noi il rapporto di prima.Nel contempo mi colpevolizzo, poiche’ provo ancora dei sentimenti per lui mentre dovrei solo odiarlo e mi reputo una donna senza dignita’ .
In tutto questo mia figlia sarebbe disposta a perdonarlo ma ovvio lo fa perche mi vede distrutta.Mi chiedo che razza di donna sono per desiderare ancora di vivere con lui.
Sono pure scioccata poiche in tanti anni di convivenza mai e poi mai lui mi aveva dato motivo di dubitare.
Vi chiedo se e’ possibile ricostituire un rapporto dopo un simile tradimento.
E per mia figlia che razza di esempio potrei essere?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Dispiace per questa terribile situazione,
la più frequente per l'abuso.

Evitare la convivenza potrebbe essere un escamotage.

Ma .. la fiducia tra Voi due?

Ed inoltre:
tra lui e Sua figlia si sarà creato un legame di qualche tipo?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta Dottoressa , la fiducia in effetti si e’ dissolta poiche’ non lo avrei mai creduto capace di una cosa del genere. Tra mia figlia e lui prima di questo episodio i rapporti sono sempre stati un po conflittuali ma sempre nei limiti del rispetto reciproco.Non so davvero cosa gli sia passato per la testa in quel momento e non riesco a comprendere il suo gesto. Comunque nessun legame , mia figlia e’ rimasta scioccata quanto me .Ripeto mai in dieci anni aveva avuto atteggiamenti sospetti .Resta il fatto che lui nega all’episodio valenza equivoca.Ma mia figlia e’ una donna e non credo affatto possa aver frainteso.Certamente appena lei si e’ immediatamente allontanata lui ha cessato qualunque approccio. Ma l’approccio iniziale c’e’ stato.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa mi chiedo anche se in un conflitto tra sentimento e ragione dovrei far prevalere quest’ultima chiudendo definitivamente il rapporto. Scelta quest’ultima per me devastante. Ma reputo immorale il comportamento di lui e mi chiedo se , continuando la relazione, non me ne renda in qualche modo connivente .
E ancora come definire il comportamento di lui? E’ assimilabile ad un qualunque tradimento o come temo c’ e’ qualcosa di piu’ torbido e imperdonabile?
E ancora che esempio potrebbe essere per mia figlia se io ricostituissi la relazione? Quello di una donna debole e incapace di pretendere rispetto?
Sono mille le domande che mi pongo e mi scuso per l’insistenza ma sono veramente tormentata.
La ringrazio fin d’ora per la cortese attenzione.
Cordiali saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Nessuna insistenza,
sono domande molto sensate,
interrogativi che è proprio il caso di porsi.

Considerato che il comportamento verso Sua figlia è da considerarsi meritevole di profonda riflessione,
Le consiglio vivamente di chiedere per sè un consulto psicologico individuale,
in modo da aiutarsi a fare chiarezza nel groviglio
di sentimenti,
di emozioni,
di ragionamenti
che La attanagliano.

Noi online arriviamo fino ad un certo punto;
nel caso di decisioni importanti da assumere raccomandiamo sempre un confronto di persona.

Ritiene di poterlo fare?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#5]
dopo
Utente
Utente
In effetti Dottoressa avevo gia’ pensato alla possibilità di chiedere un consulto psicologico individuale ,ma per ilmomento non riesco ad affrontare un confronto di persona . La situazione mi ha gettata in uno stato di profonda prostrazione e vergogna. Non sono riuscita a parlarne con nessuno infatti .So che questo sentimento di vergogna e’ irrazionale ma sfugge al mio controllo come tante altre emozioni per il momento.
Forse con il tempo riusciro’ a fare chiarezza dentro di me , a capire cosa fare o non fare.
Forse in fondo vorrei solo trovare la chiave per conciliare ragione e sentimento.
Ovviamente ormai escludo che si possa convivere come in precedenza, ma al di la’ dei problemi pratici , esiste un problema emozionale ben piu grande ,da risolvere.
Grazie comunque per l’aiuto.
Cordiali saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Capisco,
"..esiste un problema emozionale ben piu grande ,da risolvere."
e il sentimento di vergogna è un grande ostacolo
al confronto,
al chiedere aiuto di persona.

Dispiace molto che Lei possa averne acccsso
(al chiedere aiuto)
quando ormai la situazione potrebbe essersi completamente sfilacciata fuori da ogni controllo,
e quando "trovare la chiave per conciliare ragione e sentimento" magari non aprirà più nessuna porta.

Ci pensi.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti