Encefalite autoimmune

Buonasera scrivo per un problema che riguarda mio cognato ( un ragazzo di 34 anni) che è ricoverato da una settimana per encefalite di tipo autoimmune. Inizialmente ha avuto dei problemi di memoria a breve termine che sembra ora focalizzare, riconosce tutti ma quello che più mi spaventa e rattrista è che, giornalmente, quando credo sia più triste o spaventato, chiede della madre morta circa due anni fa. È possibile che abbia eliminato il ricordo di un evento, è vero ,tanto traumatico, ma d'altra parte così importante? Cosa bisogna rispondergli? È necessario che debba intraprendere un percorso riabilitativo?Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Partiamo dal presupposto che l’encefalite non è una patologia psicologica ma organica in cui è fondamentale l’impegno di una equipe composta in prima linea da immunologo e neurologo. Si tratta di una infiammazione del cervello trattabile con terapie farmacologiche mirate. Detto ciò, dato appunto che parliamo di infiammazione del cervello possono comparire sintomi psicopatologici/ psichiatrici come disturbi del pensiero e dimenticanze (amnesie): suo cugino chiede della madre perché l’infiammo può intaccare le aree dei ricordi. Non è che ha eliminato il ricordo della madre scomparsa, è l’infiammo che non gli consente di ricordare. È una condizione grave dove, ripeto, occorrono cure farmacologiche. Di psicologico c’è che, col tempo, un percorso di rieducazione/riabilitazione potrebbe giovare nella misura in cui il supporto della famiglia, magari assistita da un collega, sarebbe di fondamentale importanza nel lento recupero delle funzioni cognitive.
Cosa rispondere quando chiede della madre? Innanzitutto confrontatevi con i medici che lo hanno in cura perché, non di rado, in questi casi dire la verità: <<<tua mamma non c’è, è morta tempo fa>>> potrebbe aiutarlo a ripristinare il ricordo.

Capisco la sua e vostra preoccupazione ed è per questo che vi invito ad un confronto costante con i medici che lo hanno in cura.

In bocca al lupo di cuore a suo cognato!

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
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La ringrazio Dottore è una situazione delicata che sembra migliorare, siamo ancora nella fase acuta ma spero che con l'aiuto di più figure professionali si riesca a venirne fuori.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Lo spero per tutti voi

Molti auguri davvero!