Ansia e insicurezza in me stesso e attacchi di panico

Buona sera,Intanto ringrazio chiunque mi risponderà.
La mia storia comincia a maggio scorso: mi trovavo in Spagna in un piccolo locale di Barcelona, molto affollato, bevendo con un amico. Nel susseguirsi della serata un ragazzo alle mie spalle mi offre di finire una canna. (io non sono mai stato un cultore delle droghe, le ho sempre disprezzate, pero siccome il mio desiderio nella vita era ed è ancora quello di essere un artista. Ho fumato una decina di canne, per sentirmi un po' poeta maledetto!)
Premetto che l'anno scorso, mi trovavo in Erasmus e avevo concluso una storia difficile con una ragazza che faceva uso di cocaina(io fortunatamente me ne sono sempre tenuto a debita distanza) che mi aveva mandato un po' in depressione, e che la vita Barceloneta era tutt'altro che facile(La città è piena di folli, o gente tanto estrosa dal sembrarlo)
Ritornando a quella canna; non appena l'ebbi fumata mi provoco una leggera sonnolenza, intanto il mio amico, mi raccontava storie di suoi conoscenti che erano rimasti "sotto" la droga. Il sonno si faceva piu forte e mi sentivo in pericolo ad addormentarmi in un luogo cosi piccolo e pieno di persone strane di cui diffidavo, a quel punto mi sentii come cadere all'interno dentro di me, le luci mi parvero avere un abbassamento di intensita, le persone sembravano stringersi attorno a me,e cominciai ad aver paura di impazzire, mi prese una fitta di freddo alla base del collo, ma avevo paura di dirlo al mio amico, volevo solo uscire da li, ero nel panico non riuscivo quasi a sentire le mie parole mentre gli chiedevo di uscire. Non appena fummo all'esterno mi sentii meglio, ma mi balenarono nella testa le parole di un mio amico, che mi raccontava come con le canne si poteva creare una doppia personalità. Allora continuai ad essere nel panico, il mio amico non riusciva a calmarmi, mi diceva che ero solo in parania lucida ma che poi sarebbe passata. Me ne andai a casa solo, toccantomi ripetutamente le tasche per sentire se avessi ancora le chiavi di casa pensando che in un momento di assenza di controllo avrei potuto gettarle via.
Arrivato a casa mi misi a letto chiamai mia sorella che mi tranquillizzo, e cominciai a dormire.
Il giorno dopo mi risvegliai scosso, ancora con in testa le idee della sera prima, non appena usci dalla mia stanza trovai un tizio che non avevo mai visto prima( Io vivevo in una casa con 4 persone e la presenza di ospiti era molto frequente), come lo vidi provai un senso di irrealtà, ecco pensai sto impazzendo e mi immagino le cose che non ci sono. Fortunatamente dopo un po' arrivo la mia coinquilina dicendo che era un suo amico, e facemmo colazione insieme.
da questo momento, vissi tranquillamente per piu di un mese anche se ogni tanto avevo sensazioni di irrealta sopratutto al tramonto con la diminuzione dell'intensita di luce, passai per varie fasi ansiose ma tutto bene, pero ogni tanto mi continuavano a spuntare dubbi quali: "come faccio ad essere sicuro di quel che vedo?", "come faccio a sapere che non sono matto?", "come faccio a distinguere realta e sogni?". In piu molti film che avevo visto in passato quali:american psyco, Secret window, fight club, e sopratutto il joker di batman comtinuavano ad assillarmi la mente.
Entrai in analisi per mia volonta a ottobre, prima andai da uno psichiatra che mi disse che soffrivo di attacchi di panico e dubbi ossessivi. E poi cominciai un percorso di psico terapia (non avendo intenzione di prendere farmaci).
Ora mi sento molto meglio, sto finendo gli studi, ho una ragazza che purtroppo per vari motivi(e non essendo italiana) deve ritornare in sud america.
Pero, una cosa mi è rimasta molto forte e questo è il punto che mi crea uno stato d'ansia incredibile.
A differenza di prima dell'attacco di panico non riesco piu ad affrontare l'irrazionale, questo mi ha dato problemi a riformulare i miei concetti di vita dopo la morte, infinito, ecc...
E poi ci sono due domande che mi assillano, la prima la potrei riassumere dicendo: "Se un albero cade in una foresta e non c'è nessuno che può ascoltarlo, questo fa rumore o no??" Nel senso che mi sale l'ansia quando penso che potrebbe non esistere niente di quello che non percepisco, come se il mondo potesse essere solo una mia percezione.
E l'altro è: Siccome per un certo periodo di tempo ho dubitato di alcune cose che vedevo per paura di essere pazzo, e mi continuavo a chiedere come potessi fare a distinguere un sogno dalla realtà. Il mio passato risulta incerto, ho paura un giorno di credere di aver fatto una cosa che in realta non ho fatto(ovviamente fin'ora non è mai capitato:-) ma continuo a autocontrollarmi), e sopratutto con questa incertezza nel passato e un incertezza nel futuro, perchè ovviamente nessuno di noi può sapere che succederà domani, è come se mi sentissi sospeso in un vuoto spazio temporale, e dubitando del mio passato e del mio futuro, dubitassi anche del mio presente! Come posso fare per fregarmene di queste idee astruse????
Vi ringrazio per la pazienza che avete dimostrato nel leggere il mio arzigogolato problema.
Spero che possiate darmi una mano.
Ad ogni modo credo che il mio analista e la mia ragazza già mi stiano dando una grande mano. Io semplicemente vorrei godermi la vita tranquillo senza ansie eccessive.
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Lieto che il suo analista e la sua ragazza le stiano dando una mano, anche se, da ciò che riferisce, mi pare che i suoi dubbi ossessivi le stiano tenendo ancora compagnia.

Beh, che dire? Sembrerebbe che la ricerca "artistica" nel suo Erasmus le abbia lasciato più di uno strascico, e ora lei sarebbe intenzionato a rimediare.

Tanto per cominciare credo non ci sia bisogno di domandarle se abbia imparato la lezione su quanto poeti maledetti si può diventare, facendosi 10 canne, vero?

Ad ogni modo se il suo percorso psicoterapeutico le sta dando giovamento le suggerisco di continuare. Eventualmente potrebbe prendere in considerazione anche una visita di tipo psichiatrico, dove potrà esporre il proprio problema dal punto di vista medico (uso di cannabis ed effetti correlati) e ricevere eventualmente indicazioni in merito.

Attenderemo ancora un paio di giorni e poi, se lei è d'accordo, potremo spostare la sua domanda in area Psichiatria.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Intanto la ringrazio per la pazienza e per il consiglio, ho notato che nella mia descrizione ho omesso un particolare, le dieci canne non le ho fumate quella sera.
Quella sera ne ho fatti solo 2 tiri di una, le 10 canne sono sparse lungo i 10 mesi del mio erasmus:-)
Comunque sicuramente il mio racconto potrebbe essere piu lungo.
Magari non riesco a dare tutte le sfumature alla mia storia, ma altrimenti dovrei scrivervi un libro che parte dall'inizio del mio anno erasmus, e della rottura con la mia ex.
Mi rendo conto che non posso dire a voi tutto quello che ho raccontato al mio analista...
Sicuramente ad ogni modo ho imparato la lezione!!
Ho detto addio alle droghe al 100%! Penso che posso diventare artista anche senza farmi di qualcosa.
Grazie mille ancora per la risposta!
[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Vorrei aggiungere una postilla alla mia domanda:
Il fatto che io per lungo tempo abbaia avuto paura di poter diventare pazzo mi ha creato molte domande ansiose nella testa.
Ho dubitato a volte del mio passato(qualche episodio di deja vu), e ha volte avevo paura anche del futuro(es: quella che noi chiamiamo fortuna, vedere che magari sto pensando ad una persona e quella mi chiama. Ovviamente so he la maggior parte delle coincidenze sono una cosa mentale, nel senso che siamo noi a vederle, pero per un periodo mi hanno spaventato molto), ovviamente tutti questi miei dubbi sono risultati stupidi ed infondati, ma non riesco a distaccaremente e decidere di riprendere la vita per quel che è, con la consapevolezza che non ho alcun tipo di problema.
La mia paura piu grande è di ricordare qualcosa di sbagliato ( un po' come nel film American Psyco, dove tutto il preludio del film risulta una "piu o meno" fantasia allucinatoria del protagonista), questo mi porta sempre ad un estremo controllo dei miei pensieri, che mi crea molte ansie.
A volte capita anche a gente che non ha problemi di ricordarsi qualcosa di sbagliato, non credo sia un indice di follia, pero a me spaventa. Qualcuno può darmi un consiglio su come smetterla di arrovellarmi su questi concetti:-)
vi ringrazio molto, al momento non sono cosi in crisi come lo ero mesi fa, e lo so che devo avere pazienza, ma la voglia di vivere tranquillamente è forte.
Grazie ancora
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