Problemi sessuali di coppia

Buongiorno, sto col mio ragazzo da circa 8 mesi (interrotti da 2 mesi di allontanamento). Io ho 30 anni e lui 34. Le nostre esperienze sono molto diverse. Io, nonostante l'età, sono ancora vergine e vengo da un lungo periodo molto brutto e doloroso che è terminato con la perdita di mio padre. Sono stata un pò fuori dal mondo e quindi sotto certi aspetti sono un pò immatura e impreparata. Lui è figlio di divorziati, abita da solo da molti anni (gli ultimi due con il suo adorato cane, con il quale ha un rapporto direi da padre e figlio)ed ha sempre condotto una vita molto libera anche sotto l'aspetto sessuale. Il problema è che non facciamo sesso. Nonostante gli 8 mesi assieme sono ancora vergine, facciamo qualcosa molto raramente e mai come vorrei io.Come è possibile? Dice che mi vuole bene, che (a differenza che nelle sue passate relazioni) non mi ha tradito e non gli viene neanche di farlo, che lui potrebbe continuare così ma capisce che io un giorno vorrò di più (matrimonio, figli). Questi sono problemi se si erano presentati già la prima volta e sinceramente pensavo che ritornando assieme, con la consapevolezza del passato, si sarebbero risolti. Invece no. Io penso che abbia paura della responsabilità, del fatto che stare con me significa iniziare un percorso importante. Ma allora perchè è tornato con me, sapendolo? Io ho cercato di giustificarlo, di avere pazienza (come mi dicevano pure i suoi parenti), ma fino a quando e perchè? Mi fa sentire rifiutata e umiliata! So che sta attraversando un periodo difficile: ha lasciato un lavoro che lo soddisfava per uno, che sebbene gli dia maggiori opportunità di carriera e di guadagno, considera routinario e monotono (lui è sempre in cerca di stimoli, di nuove sfide, considera la stabilità come una morte..si considera una persona ecclettica e con capacità intellettive superiori agli altri)e nonostante tutto si è buttato a capofitto in questa nuova esperienza, con profitto e volontà. Ma io?Io sono una persona pacata, tranquilla, che non ha grilli per la testa ma aspira alla tranquillità (dopo tutto il brutto che miè capitato). Forse sono troppo accondiscendente, anzi sicuramente: non mi faccio valere, con lui particolarmente. Ho pazienza...troppa e così vado contro me stessa. So che dovrei darmi una scossa e anche lui me lo dice, ma anche io ho bisogno di essere stimolata e lui per adesso mi blocca. Non mi va di farmi avanti, fare progetti e poi vedermi rifiutata. Però dice che mi vuole bene...Potete darmi un consiglio? Due giorni fa abbiamo deciso di lasciarci e non ci sentiamo da allora. Era da un pò che sollevavo il problema ed ora abbiamo conclusi che è inutile continuare così e ci siamo allontanati (non so per quanto però). Io penso che abbia paura delle responsabilità, ma sono ignorante in materia. Grazie per l'attenzione

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza, partiamo dal suo vissuto "mi fa sentire umiliata e rifiutata" dice, allora è probabile che ci sia qualcosa che non va nella vostra relazione e questo si ripercuote nel vostro rapporto intimo. Capisco la sua mancanza di esperienza, ma se lei dice che il suo partner è sempre a caccia di stimoli nella vita, ha mai provato a proporsi in qualche modo piuttosto creativo anche sotto l'aspetto sessuale? inoltre lui stesso potrebbe avere qualche problema legato al desiderio.
Tuttavia se vi siete lasciati allora l'ipotesi di una incompatibilità relazionale nella coppia può essere presa in considerazione. Se doveste tornare insieme e se qualche sua iniziativa dovesse ancora non ottenere risultati non scartate l'ipotesi di una consulenza di coppia presso uno psicologo.

cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Dottore,la ringrazio per la risposta immediata.Ho scritto che mi fa sentire umiliata e rifiutata perchè non si avvicina mai a me di sua spontanea volontà, sono sempre io che tento gli approcci. Scusi il linguaggio crudo, spero di non essere volgare, ma io voglio fare l'amore con il mio ragazzo, non masturbarlo o fare sesso orale. Così non mi sta bene, non sono una ragazza di strada. Dice che non va oltre perchè mi rispetta. Ma che rispetto è questo? Dovrebbe rispettare i miei sentimenti non una piccola membrana del mio corpo. Sbaglio forse?
Non mi bacia, non mi accarezza. Queste sono cose che fa solo i primissimi giorni che ci mettiamo assieme e poi basta. Io non riesco a propormi sessualmente con queste premesse.Ho anche io pensato che abbia qualche problema psicologico. So che li ha avuti in passato e so che con una ragazza con la quale è stato 3 anni si è lasciato perchè non voleva le responsabilità di una vita assieme. So che in seguito alla fine di questa relazione è caduto in depressione e forse è stato pure in cura e da allora mi ha detto che ha paura di affezionarsi a qualcuna. So anche che tradiva questa ragazza come ha tradito le altre con cui è stato (dice lui per ravvivare il rapporto). So che non ha tradito me (solo me, dice).So che l'unico essere al quale è affezionato è il suo cane (anche con la sua famiglia a volte a problemi, anche se è sempre disponibile e ne è il punto di riferimento). So tutte queste cose ma non so come comportarmi, se lasciarlo in pace o tentare qualche altra via. So pure che è terribilmente orgoglioso...e che mi vuole bebe (dice).In più posso dirle che entrambe le volte che ci siamo lasciati sono capitate dopo che non sono riuscita farlo arrivare all'orgasmo. Ho pensato che fosse dovuto alla mia inesperienza, ma...ci possono essere altre spiegazioni e magari si vergogna a parlarmene? E come dovrei fare in questo caso? Certo, per un tipo "attivo" come lui sotto questo aspetto mi viene difficile credere che stia in astinenza volontaria tutto questo tempo! Non so che fare...
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Cara ragazza capisco perfettamente il suo disagio ed i suoi bisogni. Forse il fatto di esservi lasciati sembrerebbe una saggia decisione, ma questa è solo una mia osservazione sulla base di ciò che dice. il discorso sul rispetto, così apparentemente senza senso, lo si comprenderebbe solo con un colloquio diretto con il suo ex. Pregiudizi, scuse o chissà quali convinzioni potrebbero esserci alla base. Se non siete riusciti a chiarivi fino al punto di allontanarvi forse è giusto che sia così.
Per rispetto si intende anche far fronte a determinate esigenze.
Se ci fosse ancora la coppia consiglierei una terapia di coppia.
cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza
Uno degli stereotipi più diffusi nelle coppie che si stanno formando è "lei che preme per concretizzare" e "lui che fugge dalle responsabilità".

Nel vostro caso potrebbe anche non essere così, ma credo che gli eventi che la vita mette di fronte a ciascuno di noi, nell'iniziale vita di coppia, servano a capire se ce "stoffa" su cui costruire oppure no.

L'amore nasce dalla compatibilità di due bisogni distinti, da due egoismi se vogliamo. Finché c'è rispondenza fra questi reciproci bisogni, bene. Quando i due bisogni non rispondono più, l'amore s'incrina.

Se dopo 8 mesi ancora non avete una vita sessuale, a lui sembrerebbe andar bene così, ma a lei no, dovrebbe rifletterci e capire se lei sarebbe disposta a costruire qualcosa d'importante basandosi su questo.

Forse il nuovo periodo di separazione che avete deciso di fare potrà aiutarvi a chiarirvi le idee.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
E' quello che penso pure io. E' dura però per me lasciarlo. Purtroppo gli voglio molto bene, vorrei aiutarlo. Gli ho lasciato le porte aperte, sa che se vuole ed è convinto può tornare. Però non è nemmeno giusto fare tira e molla in continuazione. E' in un periodo in cui si ritrova tutti i suoi amici sposati e con famiglia, la sorella minore (da lui sempre protetta) si sposa a breve ed avrà un bambino, il lavoro non lo soddisfa ma lo svolge con impegno (forse troppo), passa le serate ed il fine settimana a dormire e guardare la tv. Con me un pò si sfogava, altre cose le indovinavo io. Ora? Mi dovrei riavvicinare o lasciarlo solo a riflettere? Scusi tutte queste domande, ma non sa che farei per tornare con lui e farlo stare bene.
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dopo
Utente
Utente
Vorrei chiarire che, conoscendo il tipo e anche per non accelerare i tempi,non ho mai chiesto particolari impegni a lungo termine, non gli ho nemmeno chiesto di prendersi le ferie ad agosto in corrispondenza delle mie...anche perchè vivo (vivevo)nella continua incertezza del domani con lui.Non credo sia questione di amore...non per me almeno. Se poi mi dice di volermi bene e di potere continuare così penso che sia vero.Perchè ricominciare una storia che non andava bene? Se non provava niente per me perchè ritentare ed illudermi ancora? Mi sembra un comportamento un pò immaturo, no? O forse, come dice lui, è bloccato ed ha paura di affezionarsi (per poi soffrire) ed allora io che devo fare?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Signorina troppe domande ha nella sua testa che non l'aiutano per niente. Se sente il bisogno di confrontarsi allora provi a consultarsi con uno psicologo e lo faccia prima di un possibile ritorno del suo ragazzo. Magari potrebbe anche raggiungere la consapevolezza che sia arrivato il momento di chiudere quelle porte. Oppure aprirebbe le porte per una terapia da fare in due (sempre dopo il suo eventuale ritorno si intende).

cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, ma allora, se lei non è stata così pressante con lui, non lo sia nemmeno con se stessa.

Ho appena risposto a un'altra ragazza che ha il problema opposto al suo, ossia non riesce più a sentirsi sessualmente vicina al suo fidanzato. Sia da un lato che dall'altro è importante rispettare la spontaneità, e la cosa peggiore sarebbe cercare di sottometterla alla volontà.

Provate a non troncare definitivamente, ma a non sentire da ambo le parti la necessità ossessiva di ricucire qualcosa. In questi casi è bene lasciare tempo al tempo, come quando si è piantata una piantina e non si può fare niente se non aspettare che cresca. Non si può intervenire attivamente, solo eventualmente farle spazio d'attorno e aspettare che cresca. Se crescerà e si svilupperà, tanto meglio.

Ad ogni modo se ne sente il bisogno resta sempre valido il suggerimento di richiedere dei colloqui di consulenza con uno psicologo.

Cordiali saluti