I miei genitori non accettano il mio ragazzo perché è più basso di me, cosa devo fare?

Ho 23 anni e sono alta 1.65 circa.
Sto con il mio attuale ragazzo da 5 anni un po' travagliati per via dei miei genitori perché non lo accettano in quanto ritengono sia più basso e quindi non lo vedono bene accanto a me.
Il mio ragazzo ha 25 anni, è alto 1.63, è un libero professionista, educato, non fuma, non si droga, non beve, mi tratta benissimo, mi ama tantissimo.
Il problema non è tanto mio padre perché lui sostiene che se sto bene io per lui va bene, quanto mia mamma che non lo può proprio vedere perché dice che è brutto, che è troppo "mingherlino", che merito di meglio.
Io ho un carattere sensibile e mi lascio facilmente influenzare, tant'è che l'ho lasciato un paio di volte perché pensavo che i miei avessero ragione però facendo altre esperienze mi sono accorta che nessuno è come lui, che nessuno mi trattava come lui, che non ero io tranquilla come lo ero con lui e che non ero tanto felice come lo ero con lui.
Quindi ritornai con lui e lui accettó perché io sono l'amore della sua vita e mi ha detto anche che ci possono essere ragazze molto più "belle" di te ma io sarò sempre innamorato di te perché ho deciso da subito che io voglio stare con te perché ti amo.
Ho provato a far parlare lui con i miei ma non è migliorato niente in quanto mia mamma continuerà sempre a dirmi male su di lui... Non so più cosa fare l, ci sto veramente male.
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Dr.ssa Valentina Bovio Psicologo, Psicoterapeuta 71 1
Gentile utente,
sicura che il problema sia l'altezza? Crede che sua madre riterrebbe mai qualche ragazzo "all'altezza" di sua figlia?
È molto giovane, ma è adulta, e al di là della questione specifica, colpisce il peso che l'opinione di sua madre ha sulle sue scelte. Oggi questo peso incide sulla sua relazione amorosa, domani su cosa inciderà?
L'opinione delle persone care è importante per chiunque, e in particolare l'opinione di una madre ci indirizza nella vita, quando siamo piccoli, ci mostra dove andare... ma arriva un momento in cui si cresce e si deve cominciare a decidere da soli dove andare, accettando anche la spiacevole realtà di poter "deludere" i propri genitori.
Saluti

Dr.ssa Valentina Bovio - Psicologa Psicoterapeuta