Mia incapacità di superare il mio attaccamento a mia madre, consigli su Schema Therapy

Buonasera,
non riesco a superare la convinzione di voler essere ancora un bambino, nonostante io ormai sia consapevole di essere un uomo.

Ho avuto un rapporto ai limiti della morbosità con mia madre, considerandola l'unica donna della mia vita, e definendo tutte le altre donne come "puttane".
Non ho mai voluto creare rapporti amorosi e sessuali con le ragazze.
Non ho voluto mai interessarmi del mio futuro, ho sempre lasciato che fosse mia madre a scegliere tutto per me.
Fino ai 28 anni non ho mai avuto una fidanzata, il mio primo rapporto sessuale è stato a 25 anni con una escort, seguito dal mio primo bacio a 27 anni con una ragazza che, senza volerlo, riuscii a sedurre.
Da un anno sono fidanzato con una ragazza di 22 anni con cui ho una buona vita sessuale ma di cui adesso sono poco innamorato.

A 23 anni ho affrontato una prima terapia psicologica che mise in evidenza il rapporto morboso con mia madre ma non riuscii ad accettare ciò.
Nel frattempo mi sono iscritto in università, scegliendo un percorso di laurea senza troppo pensare agli sbocchi, anche se devo dire che ciò che ho studiato mi è sempre piaciuto, laureandomi con il massimo dei voti.
Grazie all'università ho potuto vivere fuori il mio paese di origine dall'età di 25 anni, maturando molto.
A quasi 29 anni mi sono laureato, ho iniziato a fare dei colloqui di lavoro ma senza successo (non li ho mai preparati bene, mi ci sono sempre presentato quasi mendicando un posto di lavoro), e lavoro tutt'ora come cameriere (che non mi da più soddisfazione).
Navigo le offerte di lavoro con molta riluttanza e con enormi difficoltà riesco a candidarmi a quelle che mi piacciono.
Non so ancora cosa voglio fare come lavoro.

Ho affrontato con discreto successo una seconda psicoterapia, di tipo psicanalitico, comprendendo tutti i miei meccanismi psicologici, raggiungendo molti successi, e sono stato più volte esortato dal terapeuta ad emigrare fuori la mia regione in cerca di lavoro, cosa che mi sono convinto a fare solo recentemente.

Sebbene io abbia capito quali sono le convinzioni che mi frenano, cioè la convinzione di voler stare per sempre legato a mia madre, che è un rapporto morboso di mia dipendenza psicologica da lei (anche se nella realtà io sono pienamente indipendente), sono ancora bloccato, convinto sempre delle stesse convinzioni: penso ancora che sono legato a mia mamma e che è la migliore cosa per me, che se provo ad essere felice tradisco mia mamma, se seduco altre ragazze tradisco mia mamma, che devo vivere sacrificandomi come loro, e che non potrò essere mai pienamente felice fino a quando non sconfiggerò le mie paure.
Ripeto pedissequamente e asfitticamente le stesse azioni e convinzioni e non riesco a liberarmene.

Ho letto della Schema Therapy, ho fatto un test online in cui mi ci rivedo molto.
Vorrei chiedervi se mi può essere utile per superare le mie convinzioni limitanti, e qualsiasi altro consiglio utile.
Grazie.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

ci dice di aver affrontato due percorsi psicologici verso la consapevolezza. Che ora c'è.

Le manca però il cambiamento.

La Schema Therapy può essere indicata,
ma non si fissi su di essa come se solo e unicamente questa potesse operare la magia:
a questo punto del percorso la terapia cognitivo comportamentale può aiutarLa.
Tenga conto però che se dovesse mancare il suo impegno al combiamento,
nessuna psicoterapia ha il potere di cambiarLa Suo malgrado (fortunatamente...).

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ha ragione Dottoressa, quello che manca è proprio il mio impegno. Sono che appena penso di dovermi impegnare sento che non posso farcela, e che non ha senso perché ormai mi sono talmente abituato alla mia situazione di infelicità e insoddisfazione che mi sembra normale e quasi naturale. E se provo a compiere una qualche azione per ottenere qualcosa che desidero, il più delle volte sento qualcosa dentro di me che fa di tutto per non farmela compiere.
Ha dei consigli su come aiutarmi a superare la mia resistenza verso la mia autorealizzazione?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Online non si crea certo la motivazione al cambiamento,
ma attraverso un percorso di persona sì,
se l'orientamento del terapeuta prevede il cambiamento
e non solo il capire.

Lei ha solo 30 anni circa e dunque è ampiamente possibile.
Perchè condannarsi ad una vita "così così"?

Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ha pienamente ragione, cercherò un terapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale e nel frattempo mi impegnerò per realizzare i miei desideri.
La ringrazio molto per i Suoi consigli.
[#5]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Prego,
lieta.
Dott. Brunialti