Mia madre è ossessiva nei miei confronti

Salve,
mi ritrovo a scrivere su questo forum sempre per lo stesso motivo: mia madre e il suo morboso attaccamento nei miei confronti.

Il suo atteggiamento verso di me è normalmente distaccato, se le chiedo qualcosa è sempre una risposta cattiva, posta in malo modo e/o mi tratta come se lei fosse il massimo esperto su qualsiasi campo facendomi diventare, immediatamente, una nullità.
Con la quarantena sono stata costretta a casa con entrambi i miei genitori per un bel periodo, ora che sembra che le cose si stiano vagamente distendendo ho espresso la mia volontà di, appena sarà possibile, passare qualche giorno dal mio ragazzo.
La conseguenza è stata una richiesta da parte di mia madre sul far venire, a casa nostra, il mio fidanzato, di 11 anni più grande di me, il quale non ne ha alcuna intenzione, è riuscito a crearsi una sua indipendenza dalla sua famiglia e non vorrebbe mai perderla per dover venire a vivere una nuova famiglia qui, nè io lo vorrei per lui.

mia madre non si rende conto dell'oppressione che questi suoi atteggiamenti hanno su di me, lei è convinta che io debba rimanere a vivere con loro fino alla loro dipartita, esattamente come è successo con lei e sua madre.
Io vorrei potermi creare una mia indipendenza, ma mi rendo conto che questa mia autosufficienza è in netto contrasto con la sua visione del mio futuro.
Purtroppo parlare con lei è impossibile, ha le sue idee e se le mie sono contrastanti sono io in difetto e che devo cambiare prospettiva, anche a porgerle il nocciolo della questione in maniera gentile si finisce per accendere un litigio.
io mi rendo conto che non sarebbe possibile avviare un percorso psicologico assieme perchè lei per prima non sarebbe d'accordo e di conseguenza lo renderebbe completamente inutile.
d'altro canto però io mi sento prosciugare tutte le mie forze vitali in questa situazione, anche solo parlare senza sfociare in litigate, mi rende triste e inattiva per il resto della giornata.
Sto vivendo questo periodo di forzata convivenza molto male e molto tristemente.
Mi sento letteralmente vuota e "molle", incapace di fare qualsiasi cosa, e so che andando avanti sarà sempre peggio, soprattutto nel momento in cui vorrò effettivamente uscire di casa in via definitiva (che sarà, come temo, soltanto previa litigio e taglio netto dei rapporti) lei lo vivrà come un abbandono da parte mia e come la peggiore delle cose che posso fare nei suoi confronti.
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Dr.ssa Lucia Dosselli Psicologo, Psicoterapeuta 1
Buongiorno,
dalle sue parole traspare una profonda consapevolezza della situazione e una chiara lettura della dinamica che sta vivendo; descrive molto bene come questo schema sia stato uno schema che si porta avanti da almeno una generazione e traspare come lei teme che si possa ripetere nuovamente.
Il punto più doloroso ha a che fare con l'accettazione: non possiamo cambiare gli altri, nemmeno quando abbiamo le nostre "buone ragioni"; tuttavia possiamo assumerci la responsabilità di scegliere per noi stessi, assumendoci la responsabilità di quello che decidiamo che va bene per noi.
Scegliere è, dal mio punto di vista, la parte più difficile: da una parte sembra prospettarsi una situazione più "tranquilla" perché se sta a casa con sua madre e segue quello che lei desidera per lei, tutto è "come da schema", ma qual è il prezzo per questa posizione? Lei descrive questo tempo di isolamento in cui si descrive "vuota e molle, incapace di fare qualsiasi cosa".
Dall'altra parte potrebbe prospettarsi una soluzione che prevede la sua uscita dal nucleo d'origine, che la fa sentire "più viva", ma che sembra farle addossare la responsabilità delle emozioni che sua madre potrebbe vivere (abbandono? La peggiore delle cose che lei può fare a sua madre?).
Mi sento di riportarla su di lei chiedendole: cosa vuole lei? Quanto pensa di potersi assumersi la responsabilità di una sua scelta?
Scrive che questa difficoltà va a avanti da tempo, quindi mi sento di dirle, se già non l'ha fatto, di pensare di partire da qui per farsi aiutare da un professionista, cercando di capire cosa può fare lei, senza aspettarsi che cambi sua madre, per migliorare il suo benessere.
Cordiali saluti

Dr.ssa Lucia Dosselli
Psicologa Psicoterapeuta EMDR Ferrara