Mia mamma è fissata con il cibo

Buonasera, vi scrivo perché non ce la faccio più a sopportare questa situazione.

È da qualche anno che i miei genitori, in particolare mia mamma, si lamentano continuamente del fatto che secondo loro io mangio poco.
Premetto che sono una ragazza in forma, sono alta 1.71 m e peso 57 kg e anche se mangiare non è proprio la mia passione, non ho mai saltato nessun pasto e nemmeno pesato la quantità di cibo che devo mangiare o guardato le calorie.
Non ho mai avuto nessun disturbo alimentare.
Non mi vedo grassa e nemmeno brutta, semplicemente mi sazio abbastanza in fretta senza aver bisogno di ingozzarmi.

Questo però sembra che i miei genitori non vogliano proprio capirlo.
Si arrabbiano con me dicendo che ho dei problemi perché mangio troppo poco, mi dicono che sono scarna, che ho il viso incavato... Mi dicono addirittura che preferiscono farmi mangiare da sola perché non riescono a guardarmi in faccia mentre mangio.
Dicono che sembra che abbia sempre un'espressione nervosa quando sono a tavola cosa che secondo me non è vera dato che ogni volta che mi siedo a tavola io mi sento serena e tranquilla.
Quando però sto per sentirmi sazia mi viene sempre una profonda angoscia perché so che i miei genitori inizieranno a guardarmi male e ad arrabbiarsi con me perché secondo loro ho mangiato troppo poco anche se per me (e per il mio stomaco) non è così.
A volte arrivo quindi al punto di continuare a mangiare controvoglia, anche quando sono sazia, per evitare che si arrabbino e che mi obblighino a mangiare.
Questo mi crea però molta angoscia e spesso mi metto a piangere perché mi sento incompresa, mi sento obbligata a mangiare anche quando sono sazia e non ho fame.

Oggi mia mamma dopo cena mentre ero sul divano continuava a chiedermi che problemi avessi, a chiedermi perché non mangio e non voleva andarsene finché non aveva una risposta.
Io provavo a dirle che non è vero, che in realtà io mangio fino a quando non sono sazia, ma lei si arrabbiava ancora di più e non voleva saperne... Aiutatemi, non ne posso più di questa situazione...
Grazie.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
per risponderle sarebbe utile sapere qualcosa di lei.
E' figlia unica? Studia o lavora? Fa sport? I suoi genitori sono normopeso? Come sono, al di là di questa incomprensione, i vostri rapporti? Infine: lei mangia velocemente o lentamente? E i suoi genitori? Suo padre partecipa a questa "persecuzione"? Ricorda se sua madre ha cominciato questa attenzione fin dalla sua infanzia, e se le hanno raccontato qualcosa della sua alimentazione fin da quando era lattante (allattata al seno, cresceva normalmente, mangiava volentieri?).
Ci faccia sapere e cercheremo di aiutarla.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho una sorella di 4 anni, sono al quarto anno di scuola superiore e ho fatto nuoto fino a 4 anni fa anche se controvoglia perché non mi è mai piaciuto. I miei genitori sono normopeso ma mia madre soffre di colite ulcerosa da quando è adolescente. I nostri rapporti sono complessivamente buoni, apparte qualche normale litigio che a volte si verifica in seguito a delle incomprensioni che non sempre hanno a che fare con il cibo. Non mi sembra di mangiare né velocemente né lentamente... Una via di mezzo secondo me, anche se i miei genitori finiscono di mangiare sempre prima di me. Anche mio padre partecipa a questa specie di persecuzione perché segue sempre mia mamma che di solito inizia il discorso e quindi finisce sempre che mi attaccano entrambi.
Mia madre aveva questo comportamento con me in questo ambito anche durante la mia infanzia ma non perché mangiavo poco, bensì perché avevo i gusti abbastanza difficili e molti cibi che mi preparava non mi piacevano e di conseguenza mi obbligava a finire di mangiare sempre tutto. Lo stesso trattamento l'ho ricevuto per 5 anni alle scuole elementari. Mi fermavo a mangiare in mensa e le maestre mi obbligavano a mangiare tutto anche controvoglia... Io ho sempre obbedito sia a mia madre che alle maestre.
Non sono mai stata allattata al seno per via di alcune medicine che mia madre prende e che le impediscono l'allattamento al seno. Ho avuto una nascita difficile, parto cesareo, appena nata avevo del liquido nei polmoni, non respiravo e mi hanno intubata. Sono stata a contatto con i miei genitori dopo circa un mese di vita, prima potevano solo guardarmi attraverso un vetro in ospedale. Solo dopo un anno i medici hanno assicurato i miei genitori che non avrei avuto nessun danno e nessuna disabilità per causa perinatale (nel mio caso, per anossia). Questo fatto li ha resi iperprotettivi nei miei confronti, nei confronti di ogni minima cosa, non solo del cibo. Spesso sembra che si preoccupano più per me che per mia sorella di 4 anni, che ha avuto una nascita normale, senza alcuna difficoltà.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
dato quello che ci dice dovrebbe cercare l'alleanza del medico di famiglia, esternando a lui questo assillo dei suoi e facendosi prescrivere analisi con le quali appurare se tutto è a posto.
Se così è, come è auspicabile, cerchi di convincere i suoi genitori che può mangiare tranquilllamente soltanto se non sarà oppressa dalla loro ansia, che può scoraggiarla dal mangiare un boccone più del giusto.
Un altro motivo per cui non acquista peso e si sente sazia prima dei suoi è la sua abitudine a masticare più lentamente; ma è un'ottima abitudine, prescritta dai dietologi.
Provi questa via e ci faccia sapere. Auguri.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta, volevo dirle che è da circa un mese che mangio normalmente e pare che i miei genitori non abbiano più questo tipo di fissazione nei miei confronti per quanto riguarda il cibo. Almeno per ora. Talvolta però mi viene spontaneo continuare a mangiare anche se non ho più fame perché ho paura che i miei genitori comincino a rimproverarmi e talvolta dopo aver mangiato più del dovuto mi viene mal di stomaco.
Un mese fa mi avevano chiesto di pesarmi e sia io che i miei genitori abbiamo notato con non poco stupore che sono dimagrita di 2 kg nell'ultimo mese e non mi spiego il motivo dato che io mi sento bene e ho mangiato come sempre. L'unica differenza è che ho iniziato a fare più attività fisica, non so se possa c'entrare qualcosa con il fatto che sono dimagrita. Comunque dopo aver saputo il mio peso i miei avevano dimostrato un po' di preoccupazione nei 3 giorni successivi, dicendomi che sono troppo magra e poi hanno smesso, non hanno più detto niente, nè hanno continuato a obbligarmi a mangiare.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Cara utente,
credo anch'io che il suo calo ponderale possa entrarci qualcosa con l'attività fisica, ma in questo caso lei dovrebbe aver visto un concomitante aumento della massa muscolare.
Ha poi seguito il consiglio di farsi valutare dal medico di famiglia, per verificare anche tramite analisi che tutto sia a posto nel suo metabolismo?
In ogni caso, forzarsi a mangiare anche solo un boccone in più è solo controproducente.
Ci faccia sapere.