Relazione, panico rabbia depressione

Salve, vi scrivo per un consulto urgente.


Da diverso tempo, sarà circa 8 mesi che non sto bene, tutto è incominciato con un problema sessuale avuto con la mia ragazza, dopo 8 mesi ancora i rapporti sessuali non vanno bene, nel senso che mi controllo sempre, sempre paura che non vada bene e non riesco più a godermi l’atto come ho sempre fatto, non è più la stessa cosa dopo quel momento.
Anche il rapporto con la mia ragazza non va troppp bene, nel senso che io ho sempre panico quando la vedo, che sia in videochiamata o che la vedo a casa, e provo una sensazione di fastidio a livello dello stomaco che mi fa provare nervoso.
Mi sento sempre mal di testa, confusione totale e non riesco più a fare la mia vita...non riesco a parlare con le persone e appena provo a svagarmi mi salgono attacchi di panico.
Soprattutto in presenza della mia ragazza.

Tutto il giorno penso a lei, alla nostra relazione e al mio passato con lei e mi viene da piangere, ho sempre un magone addosso pazzesco perché sto con lei da 8 anni ed è sempre filato tutto liscio, la cosa più brutta è che rievoco nella mia testa quel fastidio a livello dello stomaco, quell’ansia devastante che mi rovina i momenti.
Non riesco più a vivere bene, soprattutto con lei che è sempre state la cosa più importante della mia vita.
E ho tanta, ma tanta paura che quest’ansia rovini tutto quello che c’è sempre stato tra di noi.
Ovvero complicità e sintonia, ora ho sempre paura a comportarmi in malo modo con lei o sempre paura di sentire rabbia immotivata come ora o di provare attacchi di panico.
Alle volte sento talmente tanta ansia che fatico a deglutire il mangiare, il respiro si fa corto e fastidioso, e mi sento sempre confuso ed è come se i miei occhi non mettessero più bene a fuoco le cose, mi sento sempre confuso e con la testa immersa nei miei pensieri sempre negativi.
Non vivo più bene da diversi mesi, e ho tanta paura che tutte le cose che amavo di più non tornino più come prima.

Vado in terapia da due mesi, ma non è mai contata granché, ho sempre ricevuto consigli sul fatto di concentrarsi su altro e non pensare alla relazione ma mi sembra una cosa impossibile...non capisco come si faccia a non provare più panico e ansia.
Ovviamente i dubbi sull’amore mi sono partiti dopo la prima défaillance sessuale, e da lì sempre più dubbi, ma se ripenso a come sono stato prima di questi 8 mesi capisco che è tutta ansia, e che non posso non provare più amore per la mia ragazza, che voglio proteggere da tutto e sempre.
Ho sempre avuto paura che tra di noi potesse finire, e per come sto vivendo è come se questa paura di stesse avverando, io non voglio così, voglio che si sistemino le cose, voglio tornare a vivere sereno come prima...
Inoltre lo psicologo mi ha diagnosticato disturbo d’ansia con lo spettro di pensieri ossessivo compulsivi e problemi legati all’ipocondria...

Grazie.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei scrive: "... non è più la stessa cosa dopo quel momento." e ha ragione, perché quella prima deifallance ha instaurato un meccanismo tale per il quale Lei, ogni volta che si avvicina la possibilità di avere un rapporto, inizia a temere che l'evento possa ripresentarsi e con esso i relativi imbarazzi, le relative seccature, se non addirittura arrabbiature e incomprensioni.

La maggior parte delle persone reagisce così davanti ad una deifallance sessuale, soprattutto le persone ansiose.

Ciò che Lei inizia a provare per la Sua ragazza è probabilmente un'associazione (cioè le sensazioni negative e l'idea di vedere la Sua ragazza).

Ma mi lascia un po' perplessa ciò che Lei riferisce a proposito dello psicologo e cioè: "... ho sempre ricevuto consigli sul fatto di concentrarsi su altro e non pensare alla relazione ma mi sembra una cosa impossibile...non capisco come si faccia a non provare più panico e ansia "

Di che terapia si tratta?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottoressa e la ringrazio per la cortese risposta.
Credo si tratti di una terapia classica, non è un approccio cognitivo comportamentale. Quello che a me preoccupa è che essendosi instaurato questo meccanismo soffro come un dannato, quasi non mi rendo nemmeno conto di altri seri problemi (quasi non mi rendevo conto della gravità dei problemi relativi al Covid) e sono molto preoccupato sia per la mia relazione che per la salute mia. Ho provato ad avere anche rapporti con i miei amici e dopo un po’ che cerco di svagarmi evitando il meccanismo mi sento sempre stanco e confuso, a fatica mi concentro e quando lo faccio mi sento strano. Da diverso tempo mi capita anche che mi si chiuda un orecchio e sento nel mentre dei sibili che mi stordiscono, questo quando succede avviene circa per un minuto.
Non so davvero che cosa fare. Anche i miei sentimenti stanno prendendo una piega diversa, alle volte se penso che la mia ragazza potrebbe star male penso che non potrebbe fregarmi nulla, ma allo stesso tempo mi manca lei restare tranquillo insieme a lei, ho una voglia pazzesca di buttare via tutti questi mesi passati a soffrire e tornare a vivere come prima ma non riesco, è più non ci riesco più sto male
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