Problemi nella relazione sentimentale, mi sento confusa

Salve dottori.
Ho un problema che purtroppo mi affligge da una settimana.
Vi spiego subito.
Ho rivisto il mio ragazzo dopo due mesi e all'inizio sembrava tutto andare bene.
A fine giornata quando è rientrato a casa sua dopo avermi fatto visita a casa nel pomeriggio, mi sono fatta una domanda che non mi sono mai fatta nella mia vita "se lo amo", e la mia risposta è stata non lo so.
Oggi l'ho rivisto e stessa cosa, non sono più convinta sul fatto che lo amo.
Adesso mi chiedo come sia possibile tutto questo.
Io lo amo da 7 anni e mezzo, immaginavo un matrimonio e una famiglia fino al giorno prima di rivederlo.
Aggiungo che sono una ragazza ansiosa in alcuni periodi dell'anno, e in questo periodo oltre a sentirmi in dubbio sul mio fidanzato, non sono nemmeno motivata allo studio anche se sono prossima alla laurea, sono un po' giù in tutto.
La mia domanda è, che cosa mi sta succedendo?
Non mi sento più io, non mi riconosco più soprattutto a livello sentimentale.
È possibile che questo sentimento sia cambiato così in maniera repentina o è solo una mia fissazione aumentata dallo stress del periodo che purtroppo tutta Italia si trova ad attraversare?
Al solo pensiero di chiudere questa relazione mi sento malissimo, non voglio lasciarlo, mi sento male senza la sua presenza nella mia vita.
Spero possiate aiutarmi.
Vi sarei molto grata!
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Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2 10
Gentilissima Utente
in questo periodo risulta molto semplice essere soggette a pensieri negativi e ad uno stato di forte stress. Tutto ciò si può riversare in diversi ambiti: salute, lavoro, relazioni . Inoltre per un soggetto che presenta dei tratti ansiogeni come ha descritto lei "sono una ragazza ansiosa in alcuni periodi dell anno", il tutto viene vissuto in maniera ampliata. E tra le manifestazioni tipiche dell'ansia vi è la poca attenzione e la mancanza di concentrazione ( come lei con lo studio "non sono nemmeno motivata con lo studio").
Si prenda dal tempo affinchè passi questo periodo, cerchi di ritagliare attività su cui scaricare tensioni, in modo anche da ritrovare la concentrazione per lo studio. ha concluso il messaggio con le seguenti parole "Al solo pensiero di chiudere questa relazione mi sento malissimo, non voglio lasciarlo, mi sento male senza la sua presenza nella mia vita"...beh direi che non sono parole che possono essere dette da una persona che non ama.
Mi tenga aggiornata se vuole.
Cordiali Saluti.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute.

Dr.ssa Silvia Greco,
Psicologa Clinica e della Salute

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa. Certo, la terrò informata. Mi farebbe molto piacere farlo, anche perché mi ha trasmesso una tranquillità e una calma interiore con le sue parole che mi ha davvero rassicurata ed io ho proprio bisogno di sentire queste cose. Grazie ancora! Un abbraccio.
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dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa, volevo aggiornarla sulla situazione. Devo dirle che va molto meglio rispetto a quando ho scritto il post dove successivamente lei mi ha risposto. Ho ripreso a studiare, mi sono messa in testa che devo laurearmi e mi sento più motivata nello studio perché voglio assolutamente raggiungere il mio obiettivo. Riguardo al mio ragazzo va meglio anche lui, adoro passare il tempo con lui, starci assieme, insomma abbiamo ripreso la nostra quotidianità e la domanda se lo amo o meno non me la faccio più (o quasi) perché quando ci sto assieme sto davvero molto molto bene, mi sento con una forza dentro che solo lui riesce a darmi. Io con lui accanto mi sento di poter superare qualsiasi ostacolo. Il mio quasi che le ho scritto poco fa nasce dal fatto che trovandomi a parlare con una mia amica psicologa da poco, alle prime armi, dice che secondo lei mi trovo nel bel mezzo di una crisi esistenziale perché comporta pure una caranza nello studio e negli affetti e quindi è come se per lei avessi avuto un appiattimento nei sentimenti verso il mio ragazzo. Tutto questo è dato dal brutto periodo con cui ci troviamo a convivere momentaneamente. Non le nego che dicendomi queste cose mi ha spaventata perché non so bene cosa sia una crisi esistenziale. Se fosse davvero questo, come potrei uscirne? Solo molto impaurita.
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Dr.ssa Silvia Greco Psicologo 135 2 10
"Lo psicologo evita commistioni tra il ruolo professionale e vita privata che possano interferire con l’attività professionale o comunque arrecare nocumento all’immagine sociale della professione.
Costituisce grave violazione deontologica effettuare interventi diagnostici, di sostegno psicologico o di psicoterapia rivolti a persone con le quali ha intrattenuto o intrattiene relazioni significative di natura personale, in particolare di natura affettivo-sentimentale e/o sessuale." Pertanto chiedere consulti a persone con cui si hanno relazioni personali non è soltanto sconsigliato e vietato ma soprattutto contro-producente.


Secondo il mio parere non possiamo ricondurre il suo periodo ad una vera e propria crisi esistenziale, la quale assume un carattere più drastico e incisivo nella vita di una persona, con maggiori conseguenze e interferenze nella pratica quotidiana. Alla base del suo problema vi era un forte stato ansiogeno che le aveva causato un allontamento dagli obiettivi principali. Inoltre dato il periodo che stiamo vivendo non è improbabile un'esasperazione degli stati emotivi. Il miglioramento da lei descritto è la conferma di come a volte cambiando semplicemente la prospettiva di pensiero è possibile migljorare alcuni aspetti di situazioni che consideravamo senza via d uscita. Continui così... Tutto sta andando per il verso giusto... Ha ripreso a studiare per Sé stessa, per i SUOI obiettivi e no per soddisfare richieste della sua famiglia. Una buona qualità di studio porterà di conseguenza buoni risultati. É tutto correlato. Ed anche con il suo compagno sembra andare tutto per il verso giusto. Sono contenta di sentirla così determinata e sicura dei suoi sentimenti. E non perda mai la sua autostima ed efficacia.
Per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi.
Cari Saluti.
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Utente
Utente
Grazie ancora dottoressa, seguirò quanto detto da lei. Lei è molto rassicurante!
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Utente
Utente
Buongiorno gentilissima dottoressa, come sta?
Io sono qui per aggiornarla sulla mia situazione. Premetto che sto riprendendo le mie normali abitudini di vita fortunatamente concesse grazie all'allenamento delle misure, come per esempio uscire con il mio fidanzato, con gli amici.
In questo periodo sono molto stressata. Sono una studentessa universitaria, studio servizio sociale e sto preparando 5 materie per la sessione estiva di giugno e luglio. Riguardo alla mia situazione sentimentale devo dirle che ancora oggi continua a tormentarmi quella brutta domanda "lo amo ancora o è cambiato qualcosa?". Fino a prima della quarantena i sentimenti per il mio ragazzo erano chiarissimi, al solo vederlo mi batteva forte il cuore e mi imbarazzavo. Un giorno, dopo essere venuto a casa mia a trovarmi è iniziato questo dubbio sul fatto di amarlo o no. L'ho guardato e ho pensato "non so più se lo amo". Ci sono stata molto male per questo fatto, piangevo e non dormivo la notte soprattutto perché non me lo sarei mai aspettata da me stessa.
Adesso quando usciamo ci sto bene, sono felice, sono gelosissima della sua ex, ma non sento più battere il cuore forte o vedere nei suoi occhi quel qualcosa di forte che prima vedevo. Io non so cosa mi sia successo, perché è successo tutto all'improvviso. Non so più se sono innamorata. A volte penso che siano delle domande infondate, a volte ho il dubbio che potrebbe trattarsi da un DOC da relazione.