Rabbia immotivata

Gentilissimi,
Ho il padre omosessuale, pieno di problemi esistenziali e di relazione.
Spesso e volentieri siarrabbia in maniera incontrollata scaraventando sui familiari o altri, tutta la propria rabbia anche se è una cosa da niente.
Ho paura e sono destabilizzato.
Tra l'altro abbiamo problemi perché lui è in combutta per una stupidaggine con i miei suoceri e rischia di rovinare il rapporto mio con la ragazza. Poi non ha senso del pudore, della discrezione, della propria vita privata, racconta tutto a chiunque e questo genera in me una potentissima sofferenza...
Come posso aiutarlo?
Già è sotto TCC da diverso tempo.
Ha un passato di 20 anni con SSRI (Paroxetina) assunti per ansia generalizzata e interrotti già da diversi mesi.
Vorrei inoltre dei consigli su come fare per non farmi trascinare emotivamente e soprattutto, non farmi compromettere le relazioni.
Grazie
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Attivo dal 2020 al 2023
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,

grazie per aver condiviso la sua storia.

Nel testo della sua richiesta di consulto leggo (almeno) due domande: una è quella di sapere come aiutare suo padre, l'altra - inserita proprio in chiusura - quella di avere dei consigli su come aiutarsi a non farsi trascinare emotivamente all'interno di questa delicata situazione che, da come racconta, rischia di compromettere la sua stabilità relazionale.
Credo sia importante focalizzarsi innanzitutto sulla seconda e, sebbene sia difficile offrire dei veri e propri consigli, specie in un consulto di questo tipo, mi sento di suggerirle di chiedere una consulenza ad uno psicologo (in un setting vis-à-vis o online) perché possa trovare gli strumenti più efficaci per non farsi trascinare emotivamente in questo vortice emotivo. Scoprirà (con piacere) che questi strumenti saranno efficaci non di per sé ma nella misura in cui parleranno di e con la sua personale storia di vita.

Le faccio i miei migliori auguri e mi aggiorni pure se lo ritiene opportuno.
[#2]
dopo
Utente
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Gentilissima
Grazie per la risposta. Il mio psicologo mi ha detto di prendermi più responsabilità per salvaguardare la mia relazione ma nel contempo non abbandonare mio padre... una parola... perché è difficile fare conciliare le cose. La mia compagna ha paura di venire a casa mia per qualche eventuale reazione aggressiva di mio padre. Lo psicologo a questo mi ha detto "lo farete piano piano senza fretta. Purtroppo sospetto che tuo padre abbia qualche tratto bipolare, chiaramente non parlandogli non posso farlo per certo. La vita ti richiede di fare questo sforzo, di diventare più adulto e cercare di salvare le tue cose e la tua vita". Sono comunque molto confuso e spaventato per gli scenari del futuro.
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dopo
Utente
Utente
Vorrei sapere se fosse possibile interloquire anche con gli psichiatri per questo consulto. Grazie