Potrei avere un disturbo d’ansia?

Buongiorno, vi ringrazio per la disponibilità.
Sono una ragazza di quasi 23 anni.
A 18 non volli prendere la patente come gli altri miei coetanei, l’idea mi spaventava, ho sempre visto la guida come un qualcosa di troppo difficile per una come me, un qualcosa non alla mia portata, che non sarei mai riuscita a fare.
A settembre dell’anno scorso decisi di iscrivermi a scuola guida, spinta dalla mia vicina di casa.
Mi dissi che forse era giunto il momento di provare e per quale motivo io non avrei dovuto riuscirci, decisi che la patente sarebbe stato un modo per dimostrare a me stessa che non sono inferiore agli altri, e che anche io avrei potuto prenderla, come tutti.
Frequentai quindi le lezioni teoriche, mi esercitai molto con i quiz, e alla fine a gennaio feci l’esame, con cui passai senza errori.
Ebbene, poi cominciarono le guide... e proprio come immaginavo, ero un vero disastro: non riuscivo a gestire il volante e andavo a zig zag, non ricordavo che pedali usare, il cambio non sapevo nemmeno cosa fosse e non riuscivo a concentrarmi sulla strada, c’erano troppe cose a cui dicevo prestare attenzione e facevo un’enorme fatica.
Scesi da quell’auto terrorizzata, come se fossi stata sulle montagne russe, nonostante fossi andata molto piano, mi veniva da piangere, fu una delle esperienze più brutte della mia vita.
Mi feci coraggio, però, dicendomi che ero solo alla prima guida, e continuai.
Ad oggi ho fatto 30 guide con l’istruttore, più 6 con mia sorella, certo la situazione è migliorata rispetto alla prima guida, ma io ne sono ancora terrorizzata.
Oggi ho fatto l’esame, non volevo dire un altro no all’istruttore, ed è andata anche peggio di quello che mi aspettavo: Abbiamo iniziato a fare i parcheggi ma ho dovuto rifarli entrambi, e l’esaminatrice era spazientita, infastidita... arrabbiata... l’istruttore cercava di difendermi ed è saltata fuori una discussione, perché sembrava che io avessi urtato il marciapiede, quando si trattava solo di una buca.
Per lei era già finito li l’esame, e continuava a ripetermi signorina si svegli! si deve svegliare! diceva che le sembravo in catalessi, in un altro mondo, diceva che era come se io non mi trovassi in macchina, mi chiese anche se per caso non mi sentissi male e se non avessi preso il Covid.
Effettivamente la mia più grande difficoltà alla guida é rimanere concentrata su tutto, ed essere in grado di reagire per tempo, quando guido mi sento strana, assente, esattamente come ha detto l’esaminatrice, oltre ad essere molto molto tesa.
Non è la bocciatura che mi fa star male, ma quel giudizio nei miei confronti, anche perché so che ha ragione.
Ho confermato la mia tesi di non poter fare quello che fanno gli altri, ma mi chiedo se della semplice ansia possa portare a tanto oppure se può esserci sotto qualcosa di più grave... qualsiasi cosa mi metta in testa di fare non mi riesce mai, anche il mio primo lavoro andò malissimo e venni umiliata dal mio capo... possibile che non so fare niente?
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Dr. Paolo Fratagnoli Psicologo, Psicoterapeuta 25
Ciao,
oggettivamente credo tu abbia trovato un'esaminatrice poco simpatica e preparata. Chiunque si occupa di insegnamento sa (o dovrebbe sapere) che in un momento di difficoltà se ad una persona agitata diciamo di "stare tranquilla", facciamo peggio. A parte questo pare che tutte le volte che hai il dubbio di non essere all'altezza tu eviti quella situazione o pure i pochi tentativi che ti concedi siano proprio la conferma che non sei all'altezza. Vedi...la guida è un'attività molto complessa tanto che chi ha la patente spesso conferma che i primi mesi è la macchina che guida il pilota e non il contrario, proprio a dimostrare l'impegno e la quantità di attenzione necessaria a guidare. Con il tempo, e con la pratica, anche la guida diventa "spontanea" e una persona sperimenta più sicurezza. Tutte le volte che eviti dopo pochi tentativi, ti rassicuri del pericolo scampato, ma inevitabilmente confermi la tua incapacità. Concediti di sbagliare più e più volte perché in tutti i campi e in tutte le cose quelli che diventano "bravi" sono quelli che hanno sbagliato molto e che anche adesso sbagliando, imparano qualcosa di nuovo, che chi ha rinunciato, non imparerà mai.... Il tuo tentativo di rimanere concentrata "su tutto" rappresenta una tentata soluzione disfunzionale semplicemente perché è impossibile...impegnati, non mollare, ma concediti molti errori perché è lì che impari...

Dr. Paolo Fratagnoli psicologo-psicoterapeuta

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta. L’esaminatrice più che dirmi di star tranquilla mi stava dicendo di sbrigarmi, perché lei non aveva più pazienza, urlandomi addosso...il risultato é stato farmi agitare ancora di più e per il resto del tragitto ( molto molto breve ) non ho potuto far a meno di ripensare alle sue parole, al che mi sono bloccata e mi ha bocciata. Sono molto agitata già di mio quando faccio le guide, quel giorno ancora di più in quanto dovevo svolgere un esame, ma il comportamento della signora ha aggravato la situazione...sembrava una dittatrice. Ora temo di rivederla al mio prossimo tentativo d’esame, non riesco a smettere di pensare alle sue parole e a cosa ha pensato di me. Per quanto riguarda l’esito dell’esame, me lo aspettavo, non ero ancora pronta, perché in ogni guida mi capitava di non frenare in tempo , di non vedere un pedone o di non dare dovute precedenze...arrivavo alla fine dell’ora di guida completamente rimbambita, non capivo più niente e non riuscivo nemmeno ad ascoltare le indicazioni dell’istruttore che affermava che ad un certo punto sembrava che io uscissi completamente dalla macchina. In caso di esito positivo non avrei comunque guidato da sola, anche se il mio istruttore mi diceva che secondo lui per l’esame sarei andata bene. Forse se avessi trovato una persona un po’ più gentile, questa bocciatura non mi sarebbe pesata così tanto. L’istruttore mi dice che io so guidare e che si fida di me, ma sono troppo insicura, ed é questo che mi ha fatto bocciare. Secondo me però, ancora non sono pronta, perché se io mi ritrovo qualcuno che mi taglia la strada o che mi sorpassa a destra anche se io metto la freccia per andare a destra, com’è già successo, vado nel panico e non so reagire, rischiando di fare un incidente...e questo è estremamente pericoloso, ed è anche per questo che ho paura, non ho la prontezza e la sicurezza necessaria per reagire in caso di pericolo. Ora riprenderò a fare le guide, spero davvero di migliorare e di sentirmi un giorno più sicura...la ringrazio nuovamente.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Aggiungo alle parole del collega, che condivido, un consiglio: l'esame per la patente è un esame sulla capacità di guidare, non sul suo valore come persona. Non misura la qualità globale della persona ma è una delle tante prove della vita, e per fortuna se va male si può ripetere. Se lo considera una prova "di vita", un test per dimostrare che lei non è inferiore alle altre persone, l'ansia sale molto.
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