Come posso gestire al meglio la situazione?io ho 23 anni lui 47

Salve, io ho 23 anni il mio compagno 47.
Ci conosciamo da circa un anno e mezzo (Frequentiamo la stessa palestra), ci siamo piaciuti da subito, peró abbiamo sempre cercato entrambi di far finta di niente pur sentendo una fortissima attrazione fisica e mentale.

Purtroppo siamo consapevoli che non è una cosa che segue le regole sociali.
Siamo stati due mesi senza vederci e sentirci per via della quarantena, da una parte speravamo tutti e due che i sentimenti si sarebbero affievoliti con la distanza.
Tornati in palestra invece provavamo sempre le stesse cose, anzi, forse ancora più forti.
Tra una battuta e l’altra ci siamo decisi a scambiarci i numeri e abbiamo iniziato a parlare.

Siamo usciti la prima volta e nonostante l’imbarazzo iniziale ci sembrava di conoscerci da sempre e abbiamo sentito subito la necessità di avvicinarci molto anche fisicamente.
All’inizio pensavamo che fosse un fuoco di paglia o comunque lo speravamo.

Ora sono circa due mesi che usciamo, ci piace passare insieme il tempo a parlare e cucinare.
Abbiamo una forte sintonia in tutto, lui è una persona fantastica.
ci siamo innamorati.

Mio padre mi ha praticamente obbligata a dirglielo perché sono stata due giorni fuori con lui e ora vuole sapere per forza chi sia quest’uomo; io però mi sto rifiutando perché lo conosce e perché essendo una cosa fresca voglio essere prima io sicura di quello che vorrò fare nel mio futuro.

Purtroppo non sono ancora indipendente economicamente anche se comunque sto avviando il mio percorso lavorativo, e quindi lui dice che finché sono sotto il suo tetto devo dirgli con chi passo il mio tempo.

Quando gli ho detto della differenza di età è andato su tutto le furie.

Posso capire la reazione perché non è una cosa facile da accettare per un padre che oltretutto mi ha sempre fatto anche da madre (ho perso mia mamma a 14 anni) però credo di essere abbastanza intelligente da capire da sola quali sono le persone che possono far parte della mia vita.

Mio padre è uno che non riesce a comunicare serenamente e ora dopo la litigata mi sta facendo scontare la punizione del silenzio, non mi saluta nemmeno.
Non mi sorprendo di questo perché è sempre successo così per tutte le discussioni serie che abbiamo avuto.

Il mio compagno dice che devo cercare di tranquillizzarlo facendoli capire che sono felice e serena.
Lui lo capisce perché anche lui è padre (ha una figlia di 14 anni) infatti si sente in colpa perché sa che è una situazione scomoda e perché non ha saputo resistere ai suoi sentimenti.

Al tempo stesso però non vuole perdermi, io non voglio perdere lui e stiamo solo cercando di vivere il presente pur essendo consapevoli delle difficoltà.
Prima di dire tutto vorremmo far passare del tempo perché non vogliamo far soffrire nessuno, vogliamo essere sicuri al 100% dei nostri sentimenti e di ciò che vogliamo in futuro.

Come posso comunicare con mio padre e affrontare questa situazione al meglio?
Dovremmo viverci o rassegnarci al fatto che non possiamo stare insieme?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)stiamo solo cercando di vivere il presente (..)
questa è, dal mio punto di vista, la scelta più pragmatica che si possa fare.. nonostante la differenza di età lei che scrive è una persona adulta e consapevole delle sue scelte. Può solo rassegnarsi all'idea che alcuni genitori , come il suo, non vorrà mai accettarlo.

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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