Drop-out psicoterapia
Buongiorno, vorrei chiedere gentilmente un vostro consulto.
Sto seguendo una psicoterapia cognitivo-comportamentale da circa tre anni, con frequenza di una volta a settimana.
Sento che in questo periodo ho fatto molti progressi, sono consapevole dei miei pensieri, delle mie emozioni e dei meccanismi all'origine del mio malessere.
Sono cambiata molto in questi tre anni, so riconoscere i miei bisogni e mei desideri e inizio a "prendermi cura di me"... sono molto grata alla mia psicoterapeuta per questo.
Nelle ultime due sedute però ho avvertito un senso di stanchezza, ho pensato che infondo parliamo sempre delle stesse cose.
Negli ultimi tempi mi sono sentita poco ascoltata e a volte giudicata.
Non vorrei in alcun modo mettere in discussione la sua competenza come terapeuta ma non mi sento più a mio agio con lei, cosa dovrei fare secondo voi?
Sto seguendo una psicoterapia cognitivo-comportamentale da circa tre anni, con frequenza di una volta a settimana.
Sento che in questo periodo ho fatto molti progressi, sono consapevole dei miei pensieri, delle mie emozioni e dei meccanismi all'origine del mio malessere.
Sono cambiata molto in questi tre anni, so riconoscere i miei bisogni e mei desideri e inizio a "prendermi cura di me"... sono molto grata alla mia psicoterapeuta per questo.
Nelle ultime due sedute però ho avvertito un senso di stanchezza, ho pensato che infondo parliamo sempre delle stesse cose.
Negli ultimi tempi mi sono sentita poco ascoltata e a volte giudicata.
Non vorrei in alcun modo mettere in discussione la sua competenza come terapeuta ma non mi sento più a mio agio con lei, cosa dovrei fare secondo voi?
Buongiorno,
secondo me, se ancora non l'ha fatto, dovrebbe discutere di tutto ciò direttamente con il terapeuta, in quanto quando gli obiettivi fissati sono già stati raggiunti e il paziente è perfettamente in grado di camminare da solo, NON ha alcun senso continuare un percorso terapeutico.
Al contrario, è necessario chiudere e fare in modo che il paziente -dopo aver sperimentato i cambiamenti di cui parla Lei sopra- riesca ad affrontare ciò che non riusciva ad affrontare prima della terapia in un modo più funzionale.
Cordiali saluti,
secondo me, se ancora non l'ha fatto, dovrebbe discutere di tutto ciò direttamente con il terapeuta, in quanto quando gli obiettivi fissati sono già stati raggiunti e il paziente è perfettamente in grado di camminare da solo, NON ha alcun senso continuare un percorso terapeutico.
Al contrario, è necessario chiudere e fare in modo che il paziente -dopo aver sperimentato i cambiamenti di cui parla Lei sopra- riesca ad affrontare ciò che non riusciva ad affrontare prima della terapia in un modo più funzionale.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 15/12/2020.
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