Come liberarmi da famiglia opprimente

Salve, sono un ragazzo di 25 anni e da 3 anni vivo da solo.
Mio padre mi ha abbandonato quando avevo pochi mesi.
Sono cresciuto in una famiglia di delinquenti, quella di mia madre, in cui tutti i miei zii sono stati in carcere e alcuni lo sono tutt'ora.
Fin da piccolo sono stato picchiato e bullizzato da tutti i miei familiari mia madre compresa.
Hanno sempre cercato di controllarmi, di dirmi loro quale strada prendere e cosa fare ma non per il mio bene ma bensì il contrario: hanno sempre cercato di farmi diventare un delinquente come loro.
Mi sono sempre opposto con tutta la mia forza e fortunatamente oggi sono l'unico della famiglia che non ha la fedina penale macchiata.
A 18 anni sono andato via di casa ma nonostante questo i miei familiari hanno sempre cercato di intromettersi nella mia vita.
Hanno sempre cercato di dipingermi per quello che non sono.
Ancora oggi ho questo problema.
Non vengono a cercarmi direttamente ma inviano loro conoscenti per informarsi su dove abito, dove lavoro e chi frequento per poi andare a parlare con tali persone e convincerli a licenziarmi o buttarmi fuori di casa ecc (e questi sono fatti realmente accaduti).

Non ho più una vita sociale perché ho paura di stringere amicizie in quanto non so se conoscono i miei parenti.
Non riesco ad andare avanti con la mia vita mi sento frustrato e impotente.
Soffro di attacchi d'ansia e di panico a causa loro.
Chiedo a voi un consiglio per potermi liberare una volta per tutte e vivere serenamente.

P.
s non ho voluto rivolgermi alla polizia perché queste persone sono dei veri malazionari per cui non hanno paura di essere arrestati ma anzi per loro sarebbe una buona scusa per vendicarsi con dei pestaggi o distruggendomi auto o casa.

So che sembra assurdo ma questa è la mia vita e non riesco più ad andare avanti.
Grazie a chi vorrà rispondermi.
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile ragazzo,
la situazione che descrive è davvero terribile.
In una circostanza come questa appare davvero difficile darle delle direzioni da prendere perchè la complessità della faccenda richiederebbe un notevole approfondimento, che non è possibile in questa sede.

Tuttavia credo che due cose potrebbe farle nell'immediato,
sentire il suo medico per i sintomi di ansia (abbastanza fisiologici data l'oggettiva circostanza di pericolo) e contattare un collega (anche per colloqui via skype, se non vuole coinvolgere figure della sua zona) per farsi accompagnare nelle scelte che sarà necessario fare.

La saluto e Le faccio tanti auguri

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense