Sono arrivata al capolinea, voglio morire

Per chi ha letto i miei due post precedenti, sa di cosa parlo.
Ho provato a chiedere aiuto, ma nessuno è stato in grado di prendermi sul serio.

Prima di chiedere un ulteriore consulto medico, ho parlato con i miei genitori e i miei amici più stretti, e il mio problema è stato sminuito.
Ho ricevuto anche "sbuffate" e a volte risate, perché secondo loro esagero sempre, sono una rompiscatole e non sono davvero depressa ma voglio solo attenzioni.
E questo mi ha scoraggiata molto, tanto da chiudermi ancora di più e non volere più alcun aiuto.


Oltre alla memoria e alla capacità di parlare ed esprimermi, ho perso completamente il sorriso e la voglia di vivere.
Mangio tantissimo, ho preso 10 chili in poco tempo e mangio SOLO per noia, mai per vera fame.


Voi direte: beh, fai qualcosa se ti annoi, no?
Certo, come a dire a una persona che soffre di ansia di provare ad essere meno ansioso.

Ho perso del tutto la voglia di vivere, passo le giornate trascinandomi in giro per casa, ma trascorro gran parte del tempo sul letto ad oziare.
Non piango nemmeno più, non sento più nulla se non un gran vuoto dentro di me.
Anzi, a volte non controllo proprio la mimica facciale, e mi capita di ridere o sorridere anche nelle situazioni drammatiche, e ciò è molto imbarazzante oltre che crudele.


Desidero solo morire, ma sono troppo codarda per farlo.
Ho ripreso ad autolesionarmi, cosa che non facevo da tempo, ma non riesco ad andare più a fondo.
A volte penso di buttarmi sotto una macchina, ma poi mi tiro indietro.


Tanto non credo che mancherò a qualcuno... sono solo stanca di soffrire.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

sono trascorsi 6 mesi dalla mia ultima risposta al Suo consulto precedente.

Mi dispiace che non abbia fatto alcun passo avanti nella Sua situazione,
ed anche che non abbia messo in atto qualcuna di quelle indicazioni terapeutiche che Le erano state fornite,
sulle quali al momento sembrava acconsentire.
Come mai?
E poi: perchè chiedere pareri a famigliari ed amici
- che non sanno nulla di professionale riguardo al disagio psichico -
piuttosto che prendere in seria considerazione l'indicazione specialistica ricevuta?
Forse perchè in realtà sono le uniche persone di cui vorrebbe suscitare la compassione? E dunque, non suscitandola almeno all'apparenza, aggrava i sintomi?

Che dirLe di nuovo, oltre che di rileggere le risposte precedenti, le stesse che le fornisco oggi?
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/781013-non-riesco-piu-a-parlare-e-sto-perdendo-sempre-piu-la-memoria.html .

Purtroppo nessuno Specialista è in grado di aiutare chi non chiede di essere aiutato,
ma seriamente intendo, *di persona* (compreso lo Psicologo, che DEVE ESSERE anche Psicoterapeuta, per curare);
e un consulto online non serve a questo scopo, bensì a indicare la corretta via.
Anche se talvolta
- noi qui dalla nostra postazione online -
desidereremmo essere maggiormente (onni)potenti.

Dott. Brunialti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Io non voglio suscitare la compassione di nessuno! Ho parlato con familiari e amici della mia situazione (o almeno, ci ho provato!), per sfogarmi un po' prima di chiedere un aiuto professionale, non certo per far pena a qualcuno.

Il fatto di essere sminuita, mi ha ovviamente ferita a livello emotivo, e mi ha fatto credere che forse avessero ragione.
Sono perfettamente consapevole della loro laurea all'Università del Nulla, ma è ovvio che le prime persone con cui parli sono quelle più vicine a te, dato che comunque in un modo o nell'altro verranno coinvolte.

Avevo bisogno di parlar loro di ciò che mi faceva stare così male, e la loro reazione mi ha fatta dubitare del mio problema, facendomi sorgere delle domande.
Sono davvero depressa? O voglio solo attenzioni?

Il fatto è che sì, credo fortemente di essere depressa, nonostante apparentemente io abbia tutto: la mia indipendenza, un lavoro indeterminato, un appartamento mio ecc...

MA... ad oggi io NON so cosa mi manchi, per essere così giù di morale. Non so cosa abbia fatto aggravare una situazione che sembrava essersi risolta anni fa, e non so cosa mi spinga a dar retta ai miei e a non chiamare un centro che mi aiuti.

Può essere che la depressione mi abbia colpita al punto da crogiolarmi nell'autocommiserazione? Forse non vedo una via d'uscita dato che la prima terapia non è servita, e quindi non credo riuscirà una seconda?

Non lo so, probabilmente sono solo stufa di tutto e volevo raccontare la mia storia a qualcuno prima di trovare il coraggio di mollare la presa.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
L’abbiamo ascoltata con attenzione ed empatia.
Speravamo forse di poter fare qualcosa di più per Lei
attraverso i vari consulti.

Saluti cari.
Dott. Brunialti