Come posso comportarmi?

Buongiorno,

Sono una giovane ragazza che al momento sta cercando un lavoro, e purtroppo si ritrova in casa a dover rivivere le stesse situazioni ogni giorno.

Purtroppo viviamo in una situazione complicata, mia madre lavora e si arrangia con le pulizie, mio padre non fa nulla tutto il giorno, non lavora e non collabora.

Io sto riprovando a cercare lavoro dopo che l'esperienza di lavoro precedente è finita.
Da una parte sono contenta che posso riposarmi, ma dall'altra non tanto perché stare tutto il giorno in casa con una madre che si lamenta di tutto è pesante.
Purtroppo è una persona che se le vuoi dare un aiuto per cercare lavoro, non ti ascolta molto e vuole fare sempre di testa sua.
Se le cose non gli vanno bene è sempre colpa degli altri.
Se le fai notare degli errori rigira sempre la frittata e ti incolpa degli errori passati.
Io ormai ci ho fatto l'abitudine a questo suo atteggiamento, so che potrei aiutarla di più, ma non ho voglia di farlo perché le continue lamentele mi danno fastidio, noia e rassegnazione.
A me piacerebbe tanto essere di nuovo indipendente economicamente, so che questo non basterebbe ma ci dovrebbe essere anche un certo senso di autoefficacia che penso di non avere in quanto non mi sento sicura di me stessa.
Infatti voglio cercare un lavoro per stare lontana da casa mia, però sento che la mia vita è un po' piatta e che dovrei rivalutare i miei bisogni e desideri autentici, perché metto sempre tutto in dubbio su me stessa.
Riguardo alla situazione in casa oltre che a pensare di allontanarmi non saprei che fare, mi piacerebbe sapere la vostra opinione.
Vi ringrazio per la vostra attenzione.
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Cara utente,

alla tua età è del tutto normale pensare di andare via da casa, e aggiungo: per fortuna che senti questa necessità!

Non vederla come una fuga dai problemi di casa, vedila come una naturale emancipazione della tua persona, che giustamente vuole trovare una sua strada e per farlo necessita di lasciare il nido.

Capisco bene i problemi di cui parli e conosco anche il funzionamento di certe persone che, come tua madre, sembrerebbero fortemente bloccate nella loro situazione (ovviamente mi baso sugli elementi del tuo racconto). Ma tu non hai gli strumenti per risolvere la situazione e soprattutto non è il tuo compito. Il tuo compito, in questa fase della tua vita, è pensare ai tuoi obiettivi. Questo è anche il modo migliore che hai per aiutare la tua famiglia: sapere che tu sei realizzata sarà per loro una preoccupazione (non da poco) in meno.

Se pensi di avere problemi di efficacia e provi ansia per la situazione, o anche semplicemente per essere aiutata in un orientamento professionale o per un percorso basato sul potenziamento dell' autostima, ricordati che puoi rivolgerti ad uno psicologo (e possono farlo anche i tuoi familiari se ne avessero necessità).
Se stai rimandando per problemi economici, ricorda che probabilmente nella tua ASL è previsto il servizio di consulenza psicologica pubblica.

Sono certo che troverai una tua dimensione, ma ricorda che il primo passo per riconquistare l'autostima è porsi degli obiettivi raggiungibili, un passo alla volta. Non porti obiettivi troppo difficili (come "salvare" gli altri). Ok?

Spero di esserti stato d'aiuto

resto a disposizione

cari saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it