Paura di dimagrire (nonostante il sovrappeso)

Buongiorno, mi chiamo Sara, ho 29 anni e sono in sovrappeso.
Vi scrivo perché spesso ho iniziato dei percorsi dimagranti ma ad un certo punto ho mollato e recuperato i kg persi.

Ultimamente sto seguendo la dieta ketogenica che dovrebbe dare grossi risultati, ma il mio timore è quello di fallire di nuovo.

Pensando a questo problema sono arrivata al punto che forse il motivo dei fallimenti è anche un’inconscia paura di dimagrire e di eliminare questa corazza che mi porto dietro da anni.

Da ragazzina infatti, quando ero molto magra, mi capitava spesso di ricevere degli apprezzamenti riguardanti il mio fisico, a volte anche poco carini o comunque invadenti, e non vorrei che anche questo mi abbia portata a nascondermi sotto questo strato adiposo anche per tenere lontano questo tipo esperienze.

Quello che vorrei capire è se esiste un modo per lavorare su questo aspetto.
Mi piacerebbe anche leggere qualcosa a riguardo, ma non saprei come orientarmi.

Grazie in anticipo
Sara
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile utente,

Mi pare di capire che ha sperimentato svariate diete, ma senza risultati. Ed è tale fallimento che teme rispetto alla dieta in corso.

Analizzando se stessa ha ipotizzato una possibile Sua
"Paura di dimagrire nonostante il sovrappeso" (titolo),
dato che questo viene percepito come una corazza. Difensiva, aggungo io.

Purtroppo la diagnosi online non è fattibile.
E dunque ecco delle informazioni che Le servono per orientarsi nel complesso mondo dei rapporti col cibo
in risposta alla Sua richiesta:
"...Quello che vorrei capire è se esiste un modo per lavorare su questo aspetto..."

- Una premessa.

I disturbi del comportamento alimentare generalmente rappresentano la risposta a un disagio e a una sofferenza personali,
ma ben presto si strutturano in un disturbo complesso, che coinvolge il corpo, la psiche, i comportamenti, le relazioni.

- Cosa fare.

Per quanto sopra detto, riteniamo che una équipe multidisciplinare - che comprende lo/a psicologo/a ma anche specialisti della nutrizione, metabolismo, altri - sia quella maggiormente efficace.
E' infatti così che si compie una adeguata Valutazione diagnostica integrata
e che si propone alla persona il piano terapeutico che vede coinvolte tutte le figure professionali sopra elencate.
Vorrei sottolineare che quanto sopra espresso non è unicamente una mia personale convinzione, bensì discende dalle linee guida internazionali (NICE e APA).

- Gratuito o con ticket.

Per questo è la stessa Azienda Sanitaria nazionale a farsi carico di tali aspetti (il pagamento è di un modesto ticket, e gratuità completa quando il disturbo viene diagnosticato).

- Agire.

Dopo aver scritto la Sua mail a noi, potrebbe essere arrivato per Lei il momento di metterci mano "seriamente", di cui il consulto qui rappresenta un piccolo ma concreto passo "verso".
lo può fare in autonomia.
In ogni regione funziona ottimamente il "Centro per i Disturbi Comportamento Alimentare" e nel merito può consultare la mappa riportata qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html .
Per rivolgersi ad esso non occorre attendere di avere disturbi alimentari gravi, ma solo di ritenere che si potrebbe ... fare di meglio per sè.

Ritiene che potrebbe intraprendere tale percorso?
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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