Aiuto con il mio compagno tossicodipendente
Convivo con il mio compagno da 6 mesi dopo un anno di relazione, lui ha sempre avuto problemi di tossicodipendenza da Cocaina, sono colpevole di aver sperato e creduto che le sue promesse di smettere dopo situazioni ripetute fossero reali... Da quando stiamo insieme lui non ha mai smesso realmente, facendo pause a volte di settimane a volte di giorni, l'ho minacciato più volte di chiudere questa storia se avesse continuato, ma niente... In questa settimana le cose sono peggiorate, facendolo tutti i giorni, al che io ho deciso di andare via da casa, lui ora mi dice che vuole farsi aiutare e che si é reso conto di avere un problema, mi ha detto che é disposto a fare degli incontri In una comunità a Roma per uscirne senza obbligo di risiedere lì.
Io lo amo molto, ma sono distrutta psicologicamente, ho sentimenti e pensieri contrastanti tra loro, da una parte vorrei rimanergli accanto per aiutarlo, perché magari ce la può fare, dall'altra il pensiero di prendermi tutta questa responsabilità addosso da sola, perché la sua famiglia non aiuta, mi fa stare male, l'impegno di portarlo tutti i giorni la, senza poter dedicarmi al lavoro o agli studi, la paura che possa risuccedere di nuovo e di rivivere di nuovo tutto, mi crea ansia e malessere, mi sento colpevole di avere questi pensieri, il pensiero di separarmi da lui mi uccide, la paura che possa peggiorare e senza di me lasciare perdere l'idea e la volontà di proseguire questo percorso di aiuto... Mi sento una matta, non so cosa fare...
Io lo amo molto, ma sono distrutta psicologicamente, ho sentimenti e pensieri contrastanti tra loro, da una parte vorrei rimanergli accanto per aiutarlo, perché magari ce la può fare, dall'altra il pensiero di prendermi tutta questa responsabilità addosso da sola, perché la sua famiglia non aiuta, mi fa stare male, l'impegno di portarlo tutti i giorni la, senza poter dedicarmi al lavoro o agli studi, la paura che possa risuccedere di nuovo e di rivivere di nuovo tutto, mi crea ansia e malessere, mi sento colpevole di avere questi pensieri, il pensiero di separarmi da lui mi uccide, la paura che possa peggiorare e senza di me lasciare perdere l'idea e la volontà di proseguire questo percorso di aiuto... Mi sento una matta, non so cosa fare...
Gentile utente comprendo le sue lecite difficoltà. Credo che in questi casi sia fondamentale che lei faccia un percorso personale di consapevolezza per comprendere se stessa e la relazione in cui è inserita. Cordialità
Dr. Lucia Murgia
"prendermi tutta questa responsabilità addosso da sola"
Infatti, tutta la responsabilità che lui non si è preso finora.
La comunità terapeutica solitamente indica se l'intervento terapeutico ambulatoriale è adeguato oppure è necessario un intervento residenziale, oltre a stabilire le condizioni d'ingresso tra le quali, certamente, NON deve esserci il sacrificio dei suoi impegni di studio/lavoro.
La tossicodipendenza è una psicopatologia, non una colpa, negarla significa condannare chi cerca di stare accanto al paziente.
Infatti, tutta la responsabilità che lui non si è preso finora.
La comunità terapeutica solitamente indica se l'intervento terapeutico ambulatoriale è adeguato oppure è necessario un intervento residenziale, oltre a stabilire le condizioni d'ingresso tra le quali, certamente, NON deve esserci il sacrificio dei suoi impegni di studio/lavoro.
La tossicodipendenza è una psicopatologia, non una colpa, negarla significa condannare chi cerca di stare accanto al paziente.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 12/05/2021.
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