Vivo la mia relazione di nascosto ai miei, non ce la faccio più come fare?

Ciao a tutti, ho 25 anni, 3 anni fa ho conosciuto un ragazzo e abbiamo iniziato a frequentarci all'insaputa dei miei, perché conoscendoli non l'avrebbero mai accettato.
All'inizio le cose con questo ragazzo non andavano bene, tant'è che diverse volte abbiamo litigato e i miei mi vedevano star male.
Dopo qualche tempo ho provato a parlare con mia madre di questo ragazzo ma ovviamente ho scatenato un inferno.
Loro non lo accettano perché io frequento l'Università, lui invece lavora e a detta dei miei il suo lavoro non è dei migliori, anzi.
Loro mi vorrebbero vedere vicino ad una persona laureata, che guadagni tanto ecc.

Sono stufa di inventare bugie su bugie, per nascondere la mia relazione
Avrei davvero voglia di dirlo ma mia madre è una donna estremamente insopportabile, ne farebbe una tragedia enorme, dico questo perché quando in passato ho provato a parlarne mi ha detto cose del tipo: " scegli me o lui" oppure: " così mi farai morire", " mi stai dando un dispiacere enorme.

Per non parlare del fatto che poi non mi parlava più, in casa nemmeno mi salutava.

Io purtroppo sto finendo di studiare, non sono indipendente e so benissimo che dopo la laurea dovrò andare via di casa, per poter vivere serenamente la mia storia.

Il problema è che ora io ci sto malissimo, ho sempre mal di stomaco, non riesco più ad essere spensierata perché dato che mia madre sospetta inizia a tenermi il muso oppure oggi mi ha detto, sono stanca di tutto, perché io le ho chiesto cosa non andasse, le ho chiesto una spiegazione per il suo comportamento totalmente cambiato e distaccato
Aiutatemi davvero
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Dr.ssa Antonella Daponte Psicologo, Psicoterapeuta 28 1
Buona sera, ho letto il suo messaggio e la sua richiesta d'aiuto "davvero". Allora io le posso sicuramente ribadire che la soluzione, bella confezionata e indolore non esiste. Le chiederei come primo passo, cosa lei sente della sua attuale relazione e della sua evoluzione, raccontava che ha vissuto momenti turbolenti...... La invito prima di tutto a capire se sia una relazione nella quale lei può investire, una relazione conflittuale non è una relazione che da energia ma che la toglie. Riflettendo su questo piano potremmo capire se il suo ragazzo può essere una risorsa, dopo tre anni potrebbe anche essere quel "quid" in più per avere il coraggio di pretendere la propria autonomia di scelta e di vita. E quindi le dico che sicuramente il tema cardine è l'autonomia: economica, sentimentale e di pensiero. Il rapporto tra una giovane donna e la sua madre-famiglia è un rapporto che deve evolvere e arrivare anche alla autonomia e rispetto di opinione. Sua madre può avere le sue opinioni che vanno ascoltate e riflettute, meglio se insieme, anche lei deve avere le sue opinioni che devono essere ascoltate, riflettute e rispettate. Dove tutto questo bel parlare si blocca? Sicuramente sono mille i fattori ma su uno non si può prescindere, deve essere indipendente e prendersi le responsabilità di fare la scelta x lei più congeniale. Cosa significa responsabilità, significa attivare un suo spazio dove vivere tutto quello che ritiene utile vivere, se questa è per lei una priorità potrebbe essere utile fare delle scelte diverse, accettare, discordare e rendersi autonoma sul piano emotivo e/o economico dalle opinioni della sua famiglia.

Dott.ssa Daponte Antonella