Stare in casa durante il covid mi ha cambiata

Ho 22 anni e già da piccolina mi sono recata da sola a vari sportelli d'ascolto offerti dalla scuola (e successivamente anche da altri psicologi ancora) perché i miei si erano separati e stavo facendo da "spugna", assorbendo tutta la negatività che c'era in casa.
Sempre in quel periodo ho iniziato a soffrire di emicrania forte e sono stata ricoverata più volte.
Ho iniziato a sentirmi più libera e spensierata quando ho iniziato l'università, a un'ora da casa mia, e ho colto occasione per passare più tempo possibile lì e facendo amicizia.
Tutto andava benissimo, ho iniziato a maturare, fare le mie esperienze, credere in me stessa, finché non ho iniziato a crollare dal primo lockdown, che mi ha costretta a non vedere più i miei amici e a stare a contatto con la mia famiglia h24.
In casa mia non c'è un bel clima: mia madre non fa altro che rimuginare sul passato, far riaffiorare vecchi ricordi amari e tristi, e usa me e mio fratello come valvola di sfogo.
Dice che noi veniamo dalla parte di mio padre, siamo "di quella razza" e non potevamo aspettare che venissimo diversamente, fa i confronti con i miei cugini e, con molta invidia, dice che mia zia è stata fortunata ad avere dei figli così mentre noi non siamo altro che due scansafatiche che stanno sempre rinchiusi in casa "da bravi asociali" e che passano il tempo a non fare nulla.
In casa le do' una mano pulendo ma non è mai abbastanza, secondo lei non pulisco mai (questo, tra l'altro, lo pretende solo da me.
Mio fratello non alza uno spillo).
La ciliegina sulla torta c'è stata lo scorso novembre, che avevo fatto domanda per l'erasmus ed avevo già fatto anche il colloquio tramite Skype con un'azienda in Polonia.
L'obiettivo era laurearmi a marzo e iniziare a lavorare lì per tre mesi a partire da aprile.
Non appena l'ho riferito a lei (pensando fosse una bella notizia), lei ha iniziato a sbraitare e a lanciare i bicchieri per terra, dicendomi che l'avevo delusa, che si aspettava di più da me, che questo mio gesto l'aveva offesa perché in casa non abbiamo abbastanza soldi e non l'avevo capito abbastanza, che le faceva ridere l'idea che avessi scelto un posto tanto squallido come la Polonia.
Non mi ha rivolto la parola per giorni e mi ha fatta sentire in errore per una scelta simile (sembrava avessi fatto del male a qualcuno).
Così non solo non ci sono più andata, ma ho ancora molti esami arretrati perché mi sento bloccata e non riesco a studiare come si deve.
Lei non lo sa perché so che mi attaccherebbe dicendomi che non sono brava in nulla.
Tutta questa negatività mi ha abbassato tantissimo l'autostima.
Ho diversi progetti (fare sport, allargare il mio hobby come modella e riprendere pian piano a studiare per andarmene via) ma non riesco a portare avanti questi miei obiettivi.
Mi sento completamente inadatta e non in grado.
Come se non bastasse, i miei amici si sono un po' allontanati non appena ho detto loro di essermi fidanzata (al momento la mia relazione è l'unica cosa che mi fa stare bene).
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Dr.ssa Federica Cairoli Psicologo 100 3
Gentile, il quadro che ha delineato riconduce gran parte dei suoi malesseri alla situazione familiare ed al rapporto conflittuale con la sua mamma, le risorse, la forza e la determinazione che dimostra devono farla sentire in grado di far fronte alle sfide della vita, indipendentemente dalla sua famiglia di origine.
Studia, ha buone relazioni sociali, ha ambizioni, ha un amore nella sua vita....non trova che a 22 anni sia già un bel traguardo?
Non lasci che le parole della sua mamma la abbattano, al contrario si senta spronata ad andare avanti per la sua strada.
Provi a comprendere perchè è così "arrabbiata"la mamma, (ed è possibile che non sia arrabbiata con lei ma si sfoghi con lei) se crede provi a parlarle di come si sente dopo le discussioni, le chieda come sta lei.
Non faccia si che il vostro rapporto la blocchi, si concentri sui suoi obiettivi e desideri, sulla sua relazione, su tutto ciò che le da energia e sul suo futuro, che, come è normale che sia, sarà "lontano" dalla sua famiglia e dalla sua mamma.
Mi aggiorni
FC

Dr.ssa Dederica Cairoli

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