Asessualità

Salve,
Ho un problema a relazionarmi sesso opposto, se provo attrazione verso una persona (intesa come pensare ad esempio pensarla spesso, emozionarmi alla vista ecc) la provo solo fino a quando quella persona non mi corrisponde, in quel momento scatta in me una sorta di repusione, o nei migliori dei casi una voglia di allontanarmi al più presto possibile, e quindi ho un comportamento evitante.
È un meccanismo che si è ripetuto da sempre, fin da bambina.
Capiso che ci sia qualche problema inconscio, ma non ricordo di aver subito alcun tipo di trauma in passato, la mia famiglia è tranquilla, eppure la storia si ripete da quando ho memoria.
Sono sicura di non provare attrazione per le donne, ma l idea di una relazione mi dà quasi un senso di repulsione e questo mi fa soffrire perché mi rende diversa da tutti quelli che mi circondano (e giudicata)
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

Non leggo alcuna domanda nel Suo consulto, ma - avendo scritto qui - immagino che ce ne siano di implicite. Proviamoci.

Con questi pochi dati non è proprio possibile dire se si tratta di un problema che riguarda
. la sessualità, come da titolo,
. oppure l'attaccamento,
. o una forma fobica,
. o altro ancora.

E' come se un paziente scrivesse al medico online: "Mi dà fastidio respirare..."
Le ipotesi possibili sarebbero svariate, ma senza alcun fondato collegamento con quella specifica situazione; che va necessariamente diagnosticata di persona.

Considerata la Sua età ormai adulta e il disagio soggettivo che tale situazione Le provoca e che Lei esprime così:
"..questo mi fa soffrire perché mi rende diversa da tutti quelli che mi circondano (e giudicata).."
Le consiglio vivamente di prendersene cura attraverso un percorso psicologico.
Ciò è possibile sia privatamente, sia presso le Strutture Sanitarie pubbliche (solo ticket), contattando uno/a Psicologo/a che sia anche Psicoterapeuta.

Una piccola notazione linguistica:
perchè i maschi dovrebbero essere "il sesso *opposto*"? opposto perchè? che genere di opposizione?
Sono più semplicemente *l'altro* sesso.
Ma forse anche queste modalità espressive fanno parte del problema di cui ci parla.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/