Attaccamento morboso al ciuccio!

Buongiorno, mio figlio 3 anni è un anno che è attaccato ossessivamente al ciuccio! Da quando ha compiuto l’anno fino al luglio 2020 il ciuccio lo usava solo per addormentarsi, poi sempre luglio 2020 ha avuto un infezione in bocca che e durata circa 10 giorni in cui non riusciva a tenerlo, ne ciuccio ne biberon né tantomeno mangiare xvia dell’infezione.
Bene, finita questa malattia si e attaccato al ciuccio lo ha SEMPRE in bocca e non c’è verso di toglierlo, c’e da dire che all’asilo nido glielo davano solo per dormire e mi hanno sempre detto che non lo cercava durante la giornata, mi viene strano da crederci perchè appena lo prendevo a scuola la prima cosa era ciuccio mamma ciuccio! Gli ho anche detto che il ciuccio si stanca e deve dormire... a volte cosi lo convinco a metterlo via ma dura nemmeno 5 minuti se lo distraggo con altro arriviamo a un oretta ma poi lo rivuole e si dispera io non so piu cosa fare ne ha distrutti piu di 12 masticandoli ovviamente e la mia paura e che ora che sta iniziando a parlare ovviamente parlando con il ciuccio in bocca possa imparare a dire le parole in modo errato e quindi anche la pronuncia.
Cosa posso fare?
Da cosa e dipeso?
P.
s. Io e il padre non stiamo più assieme da quando era neonato, ma siamo in buoni rapporti e lo vede regolarmente
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Dr.ssa Maria Giuseppina Margiotta Psicologo 6 1
Gentile Signora,

è naturale che i bambini amino il ciuccio, questo piccolo oggetto ricorda loro il seno materno e dona sensazioni di conforto.
Il ciuccio rappresenta un oggetto transazionale che permette al bambino una crescita adeguata, e lo aiuta a staccarsi gradualmente dalle figure di riferimento. Dall’uso di questo oggetto il bambino trae affetto e supporto nella gestione dei momenti di solitudine, inconsapevolmente diventa un canale per raggiungere la regolamentazione emotiva in cui esprime emozioni, esigenze e desideri. Questo oggetto magico custodisce la sua importanza solo in una fase della vita dell’individuo, dopodiché il bambino sentirà meno il bisogno di usarlo costantemente e probabilmente lo cercherà solo nei momenti di particolare stress.

Durante la fase di sviluppo dell’io il bambino acquisisce maggiore sicurezza in sé stesso e si allontana spontaneamente dal ciuccio, questo avviene nel corso della scuola dell’infanzia (entro i 4 anni di età), nel momento in cui avrà anche acquisito una certa consapevolezza e sicurezza del legame affettivo da parte di mamma e papà.

Per il momento potrebbe essere utile iniziare a preparare il bambino con delle tecniche di svezzamento dal ciuccio, deve essere un processo graduale. Le anticipo che non sarà facile, richiederà pazienza e costanza, dovrà essere affettuosa ma irremovibile anche davanti alle richieste insistenti e le manifestazioni di nervosismo del bambino.

Provate a costruire insieme una scatola che chiamerete scrigno dove custodire il ciuccio quando dorme .
Porti il bambino al parco o gli proponga qualche attività coinvolgente e divertente da fare insieme, a quel punto gli faccia capire che durante queste attività il ciuccio va custodito nello scrigno. Lo gratifichi con dei piccoli regalini ogni volta che accetterà di posare il ciuccio nella scatola.
In questa attività sarebbe importante che ci siano entrambi i genitori.

L’uso parsimonioso del ciuccio è utile a portare dei benefici al bambino, ma l’utilizzo eccessivo potrebbe causare dipendenza, problemi con l’allineamento dei denti e complicare il corretto sviluppo del linguaggio.
Qualora notaste nel corso del tempo, ancora un persistente e morboso attaccamento all’oggetto, allora potrebbe essere utile rivolgersi a uno psicologo infantile, affinché possiate trovare insieme un percorso sensibile e lento per aiutare il bambino a salutare il suo compagno di viaggio .

Rimango a sua disposizione per ulteriori domande,

Cordialmente

Dr.ssa Maria Giuseppina Margiotta
Psicologa
www.psymargiotta.it