Improvvisa angoscia nello studio

Salve, sono una ragazza di 24 anni che studia all'università e premetto che sono ansiosa, sono stata in terapia per diverso tempo.
Sto vivendo da un periodo una situazione che mi fa vivere un forte stato di angoscia, ansia, disorientamento e disperazione.
In sostanza quello che succede è che provo una repulsione per lo studio.
Da pochi giorni sono iniziati i corsi, ho tanta voglia di seguire, applicarmi e dare gli esami ma appena mi siedo e il prof inizia a parlare la mia testa fa di tutto per evitare di ascoltarlo, non riesco a concentrarmi, la spiegazione mi scivola addosso e mi sento un po' 'distaccata' con questa sensazione di angoscia di fondo e voglia di piangere.
Il pensiero di riapplicare tutte le energie mentali per un esame mi da angoscia e senso di non farcela.
Apro il libro e penso 'Si ok ma studiare questa molecola a cosa mi serve?
' Tutto è iniziato dall'ultimo esame che ho fatto a Luglio, ero totalmente esasperata, arrabbiata soprattutto, perché era l'ennesimo esame fatto della sessione.
In quei mesi ho accumulato un forte carico di stress e frustrazione perché mi sono messa in testa e focalizzata sul dare più esami possibili con una media altissima senza mai fermarmi.
A novembre scorso ho conseguito la laurea Triennale con il massimo dei voti e contemporaneamente ho iniziato a seguire 4 corsi della magistrale e a studiare per la sessione invernale.
Nella sessione invernale ho conseguito due esami, entrambi con 30eL successivamente mi sono trovata a seguire 6 corsi e a fine luglio sono riuscita a convalidarne altri 5, con 30eL.
Ho iniziato durante questi tempi uno studio disperato, accumulando tanto stress e frustrazione perché la mia vita era davvero piena di impegni in quanto nel weekend ho iniziato anche a lavorare per avere una mia indipendenza.
La mia vita si era annullata, passavo intere giornate sui libri chiusa nella mia camera e se mi concedevo del tempo per me stessa dovevo farlo di fretta perché poi dovevo tornare a studiare oppure correre a lavorare.
Avevo una settimana dedicata interamente ai doveri.
Mentre studiavo sentivo che dovevo dare sempre di più perché potevo e dovevo, tanto che i prof agli esami mi dicevano che mi avrebbero voluto mettere un voto superiore al 30 e lode e che non esiste.
Nessuna uscita con amici perché durante la settimana una giornata di riposo la vivevo come uno spreco di tempo.
Che da una parte mi dava rabbia ma dall'altra una sensazione di euforia perché mi sentivo davvero infallibile e vincente.
Tutta questa euforia si è poi trasformata in esasperazione a luglio, durante la preparazione dell'ultimo esame sentivo di non farcela più, di non avere più le risorse mentali per rigestire un altro ed ennesimo esame con le mie aspettative (se non prendo 30 e lode non sono soddisfatta).
Ora mi trovo in stallo e in totale disorientamento, vivo uno stato di agitazione... (continuo nei commenti)
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
Salve, le sue difficoltà dipendono probabilmente dal sentirsi invasa da un ideale di ciò che lei dovrebbe essere (anzi, diventare) che le rendono a questo punto assai difficile andare avanti in questo modo. Questo richiederebbe un percorso "ad hoc" (tra l'altro, anche di sostegno) che potrebbe fornirle l'aiuto di cui ha bisogno, fornendole in particolare gli strumenti per superare questo momento di "empasse". Può contattarmi se lo ritiene utile.

Un saluto

paolo.dellomo@yahoo.it

Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta e della disponibilità. Ho appena iniziato un percorso terapeutico con un professionista ad orientamento cognitivo comportamentale. Spero davvero che passi questo momento e torno a vivere una vita più serena e rilassata perché la situazione è difficile dal punto di vista emotivo: non riesco a distrarmi da questo disagio e mi capita di pensare che non ci sia una via di uscita a tutto ciò. Sembra che ci sia un problema di ansia di fondo e forse depressione (stiamo cercando di capire). Grazie mille ancora.
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
Prego non c'è di che, e in bocca al lupo per il suo percorso. Un saluto ;)

Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma