Dubbio sulla professionalità della mia psicoterapeuta

Buongiorno, qualche giorno fa, ho deciso di rivolgermi per la mia prima volta ad uno psicoterapeuta.
Ho 22 anni e da quando ero piccola ho sempre sofferto di abbuffate ricorrenti e di sovrappeso (binge eating disorder).
In alcuni periodi della mia vita sono riuscita a tenerle sotto controllo, ma per la maggior parte del tempo no, rendendo il mio peso molto altalenante.
Negli ultimi due anni però, ho preso qualche kg in più del solito, arrivando ad avere 25 kg in più; decisa di voler andare ancora oltre, ho voluto affiancare alla terapia nutrizionale anche una psicologica.

Durante la seduta, però, mi sono state poste molte domande che mi hanno lasciata perplessa e ci tenevo a chiedere a voi se fosse lecito farle.
Io da un anno e mezzo ho intrapreso per la prima volta una relazione con una ragazza (prima sono sempre stata con ragazzi) e i miei genitori non lo sanno.

Lei mi ha chiesto Non credi che stai con una ragazza perché è una soluzione più comoda?
Perché con i ragazzi ti sentiresti più in imbarazzo
Secondo te, questi 20 kg sarebbero più un problema in una relazione eterosessuale o omosessuale?

Poi mi ha chiesto di definire il mio orientamento sessuale, io le ho detto che non sapevo dare una risposta precisa, che non dovevo necessariamente etichettarmi e che più che dal genere, solitamente venivo attratta dalla persona.
Lei ha risposto Si adesso c’è questa moda e mi ha chiesto di definire in quale percentuale ero attratta dalle ragazze e in quale dai ragazzi.

Sinceramente mi sono sentita giudicata durante l’intera seduta e costantemente a disagio.
Ha insistito più volte a dirmi che descrivevo la mia vita in maniera piatta, come se stessi facendo la telecronaca.

Inoltre, all’inizio della seduta non ci siamo neanche presentate, il mio nome me lo ha chiesto solo al momento del pagamento per fissare il prossimo appuntamento.

Durante l’intero colloquio abbiamo parlato più che altro della mia relazione e alla fine mi ha detto che il mio malessere è causato principalmente da questa doppia vita che conduco.
Sicuramente dover mentire continuamente ai miei genitori mi fa stare male, ma per il resto ho vissuto l’avvicinamento al genere femminile molto tranquillamente senza pormi troppe domande e vivo la mia relazione molto serenamente.

Non mi sono fidata di lei e delle sue parole, per cui ho deciso di affidarmi a qualcun altro.

Ma è normale quello che mi ha detto?



Grazie a chi mi aiuterà
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Buongiorno,

non posso commentare i modi, che a Lei sono apparsi giudicanti, perché non ero presente, ma capita molto frequentemente che alcune donne con problemi alimentari e con peso in eccesso utilizzino questo sovrappeso ANCHE (ma non solo) come ottimo pretesto per tenere lontani gli uomini.

Una volta accantonate le abbuffate e perso un po' di peso, queste donne tendenzialmente riprendono anche un'attività sessuale, di solito piuttosto intensa.

Sinceramente sarebbe stato più sensato permettere alla paziente di arrivarci, anche perché in un primo colloquio non si conosce la paziente e quindi le domande sono senz'altro lecite, ma una possibile spiegazione (che poi deve solo essere funzionale alla risoluzione della problematica) è sempre meglio che sia il paziente a fornirla.

Mi dispiace, quindi, se si è trovata male e se si è sentita giudicata, ma non mollerei la strada della psicoterapia, magari con una Collega con cui ci sia una diversa intesa e cooperazione.

A disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per la risposta. Sicuramente mi rivolgerò ad un altro psicoterapeuta.
Comunque quando ho iniziato a provare attrazione verso le ragazze mi trovavo in una relazione eterosessuale che ho preferito concludere.
Ho conosciuto la mia ragazza quando ero normopeso e ho una vita sessuale attiva.

Cordiali Saluti
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La priorità infatti è risolvere il disturbo alimentare.

Buona giornata.

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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