Scelta dello psicoterapeuta

Ottime notizie ho convinto mia madre che ho bisogno di uno psicoterapeuta.
Allora lei mi ha detto di iniziare a cercarne uno online.

Qua inizia un nuovo dubbio.

Allora io come psicoterapeuta preferivo una donna poiché mi sarei trovato meglio nel parlare più apertamente di doc omosex, mentre con un uomo non ci pensavo perché pensavo che mi mettesse in soggezione parlare di omosessualità con un uomo.

Poi però su internet vedo che molti si trovavano a fare paziente donna/psicoterapeuta donna e viceversa per gli uomini e un ragazzo dice che parlare di doc omosex sarebbe meglio farlo con un uomo perché più simile a me e potrebbe capire meglio di una psicoterapeuta donna certi concetti siccome siamo tutti e due uomini.

Ora si è innescato un dubbio.
Ho paura che se scelgo una donna, lei non recepirà ciò che farebbe un uomo e quindi arriverebbe a una diagnosi diversa dallo psicoterapeuta maschio, nonostante io mi senta a mio agio più con una donna.
Mentre se scelgo un uomo, mi sento a disagio a parlare di omosessualità e cose di questo genere, ma mi sento in dovere di scegliere lui cosi che recepisca ciò che la donna non può fare, nonostante con un lui non mi troverei a mio agio.


Secondo voi il genere è importante?
La diagnosi può cambiare?
Cosa mi consigliate?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

noi, senza conoscerLa, non possiamo capire se questo decimo consulto nel giro di tre mesi rappresenti
- una legittima richiesta di informazioni,
- oppure la punta dell'iceberg di una *resistenza* importante; sarebbe a dire che il consulto serve per prendere tempo senza fare nulla, dopo aver ricevuto dai nostri Specialisti qui, indicazioni ben precise, ad es.: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/868814-perche-non-mi-aiutate-piu.html .

Per cui ecco il ragguaglio al presente consulto.

- Se si rivolge al Servizio Sanitario Nazionale non esiste il problema: non può scegliere il curante.
- Se invece accede privatamente a pagamento ad un servizio di Psicoterapia, ritengo che il criterio sia la competenza e l'esperienza specifica del/la Psicoterapeuta, non il genere. Che si crei una alleanza terapeutica o meno, non dipende dal genere.
"Cercarne uno ONLINE", Le dice Sua madre? Mi sembra strano, non so quali attraverso quali competenze e motivazioni Sua madre esprima il proprio parere.
Personalmente, sulla base della mia esperienza clinica, le terapie in presenza e quelle online non sono sovrapponibili.

Auspicando di essere stati esaustivi nei vari consulti, e dunque conclusivi,
porgo saluti cordiali.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/