Crisi di coppia...?

salve,
io e mio marito stiamo insieme da quasi 20 anni, andiamo d'accordo e non abbiamo mai avuto problemi.

nell'ultimo anno però ci sono Stati parecchi problemi prima io ho fatto un lavoro estremamente faticoso e non ero mai a casa, poi ho subito un aborto spontaneo e inoltre il suo lavoro è peggiorato sempre più, ha avuto notevoli problemi che gli hanno causato moltissimo stress; tutto questo è stato accompagnato inizialmente da un calo del desiderio e poi prima capitava sporadicamente che durante i rapporti non riusciva a mantenere l'erezione, da poco tempo a questa parte è capitato due o tre volte che non riesce proprio ad averla... ovviamente questa cosa ci ha molto turbati, abbiamo parlato e lui mi ha detto che non sono io e che non ha un'altra donna.
mi sono chiesta se fosse finito l'amore o se io non lo attraessi più, ma lui mi ha assicurato che non è così e che in generale pensa meno al sesso.

andiamo d'accordo, facciamo molte cose insieme e non riusciamo a capire cosa sia accaduto... lui è sempre molto agitato per via del lavoro, mi ha detto che si sente apatico ed io non riesco a capire cosa fare.

credo che siamo davanti ad una crisi di coppia, mi chiedo cosa devo fare, se aspettare e vedere se la cosa può risolversi da se o se andare subito da uno specialista, in caso quali sono le tempistiche per rendersi conto di che tipo di problema sia, se è il caso che io continui ad andargli vicino o se è meglio aspettare un pò e mettere da parte il sesso.

volevo un Consiglio anche su cosa fare per provare a riaccendere il desiderio.

grazie in anticipo a chi risponderà
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
Salve, è possibile che l'episodio di aborto spontaneo possa avere inciso sul desiderio sessuale in suo marito, magari inconsciamente e questo potrebbe spiegare la sua vaghezza nel fornire spiegazioni. Sicuramente può avvantaggiarsi da un consulto con un professionista, mentre - nel frattempo - posso darle come suggerimento quello di non proporre direttamente una attività sessuale in questo periodo, e - semmai - di escludere intenzionalmente quella di un rapporto sessuale completo. Questo può favorire un clima meno "impegnativo" per suo marito, allentandone una eventuale tensione da "prestazione".

Un saluto

Dott. Paolo Dell'Omo

Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma

[#2]
dopo
Utente
Utente
la ringrazio in anticipo per la sua risposta, lui in realtà dice che l'aborto non c'entra anche perché è stato circa 4 mesi fa, che l ha dimenticato, anzi lui vorrebbe riprovare ad avere un bambino subito, sarebbe il caso? o è meglio aspettare un pò visto gli ultimi problemi? lui sostiene di avere problemi a lavoro e di essere stressato, di avere ansia, di essere apatico e annoiato ,ecc
due volte delle tre che le ho elencato dopo la mancata erezione abbiamo parlato e subito dopo mi è venuto lui vicino ed abbiamo avuto un rapporto completo, solo l'ultima volta abbiamo parlato ed è finita lì.
secondo lei è il caso di andare subito da uno specialosta o le cose potrebbero risolversi da se , in tal caso oltre a non cercare un rapporto completo non dovrei neanche cercare altro e/ o stuzzicarlo in alcun modo?
ho paura che se il problema non viene affrontato quando lo sarà sembrerà ancora più grande e pesante.
eventualmente quanto dovrei aspettare per rivolgermi a qualcuno?
grazie ancora per l eventuale risposta
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
In primo luogo l'intenzione di recarsi da un professionista dovrebbe venire da lui vista la sua difficoltà; in secondo luogo, per il momento - e già da ora - può provare a proporgli interazioni sessuali ma evitando esplicitamente il rapporto (questo può favorire l'evento spontaneo). Ad ogni modo può essere utile sin d'ora recarsi da un professionista (ad esempio, uno psicologo).

Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma

[#4]
dopo
Utente
Utente
per quanto riguarda un figlio? per lei sarebbe meglio aspettare? o potrebbe andare a risanare la cosa?
grazie
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
In generale un figlio come opzione di uscita da una difficoltà di coppia non è un evento "risolutivo", può essere una decisione semmai presa a prescindere dalla situazione in atto. Un approfondimento delle dinamiche individuali e della coppia è comunque una opzione utile per inquadrare esattamente i termini del problema, cosa che naturalmente richiederebbe un percorso psicologico "ad hoc".

Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma