Problemi di Coppia e di Instabilità Mentale

Buonasera.

È la prima volta che parlo con qualcuno di questo mio problema.
Inizio con il raccontare un po' della mia storia.

Ho 25 anni e sono fidanzata da 5 anni con un ragazzo.
Inizialmente abbiamo passato momenti stupendi insieme (I miei attacchi di panico erano spariti) nuove esperienze, tante emozioni nuove, eravamo innamoratissimi ed io lo volevo a tutti i costi (Per conquistarlo ce ne è voluto) siamo andati in Scozia per 6 mesi (Datosi che l'ho conosciuto nel periodo in cui lui lavorava ancora lì).
Stavo vivendo una favola.

Tornati dalla Scozia, non siamo riusciti più a staccarci tanto che lui è venuto a stare a casa mia (Con i miei genitori).
Dopo un po' sono iniziate tantissime discussioni, tra me e lui, tra me e la sua mamma, tra me e i miei.
Tutti e dico Tutti addossavano la colpa a me su ogni cosa.
Ed ogni volta io, invece di affrontare i problemi, ho tenuto tutto dentro, lasciando passare ogni cosa.

Non nego che alcune volte lui, mi ha messo le mani addosso, ma lui dice che erano cose che capitavano, innocenti... Ma io da lì ho iniziato ad avere crolli mentali assurdi, attacchi di panico, episodi di binge eating ricorrenti (che mi hanno provocato altro sconforto perché il mio peso è aumentato ed io mi sento malissimo, non riesco più ad essere quella di prima, non riesco ad integrarmi con gli altri, io non so più che fare).

Il problema è che io non so se provo ancora gli stessi sentimenti, anzi, io so di non provarli ma non riesco a lasciarlo... Purtroppo le cose sono tante e non riesco a scriverle tutte... Aiutatemi! Mi sento malissimo.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
inizio col segnalarle che quando si hanno momenti di così profondo sconforto, insieme all'incapacità di valutare cosa dobbiamo fare e in che modo agire, e inoltre sintomi inequivocabili di malessere, come gli attacchi di panico e il binge eating, è essenziale ricorrere all'aiuto di uno specialista.
Il suo medico di famiglia può prescriverle dei colloqui psicologici, ma lei può andare anche senza impegnativa alle ASL, al Consultorio Familiare o al Centro di Salute Mentale. Tutto è gratuito o al costo di ticket, quindi non c’è neanche il motivo economico per continuare a tenersi dentro tutta questa sofferenza.
Entrando ora nel merito di quello che scrive, noto che tende a chiudersi e a non dire quasi nulla. Qualcosa però trapela. Nel titolo che dà alla sua email non parla della fine dell’amore, ma di "instabilità mentale". Chi è la persona instabile? Tutti e due? In che modo se n’è accorta, e come si manifesterebbe questa instabilità?
Altro indizio che fa riflettere: "io lo volevo a tutti i costi. Per conquistarlo ce ne è voluto".
Spesso questa volontà di conquista a tutti i costi non permette di valutare serenamente caratteri, compatibilità, abitudini, progetti dei due. Altre volte è il bisogno di esercitare il proprio potere sull'altro che si mostra come un intenso innamoramento, ma viene meno quando la conquista è ormai cosa fatta.
Continuando a leggere, da una specie di eden fuori dal mondo (la precoce convivenza in Scozia) voi finite nella casa di una delle due famiglie. Perché? Lui lavorava; e lei? Non potevate vivere in una casa vostra? Il mutare delle condizioni trasforma le persone e le relazioni, e ne rivela tratti ignoti.
Infatti cominciano delle liti tra tutti. Però: "Tutti e dico tutti addossavano la colpa a me su ogni cosa". E come mai?
Inoltre lei reagiva in modo strano: "Ed ogni volta io, invece di affrontare i problemi, ho tenuto tutto dentro, lasciando passare ogni cosa".
Frase quanto mai sibillina, che lascia ampi margini di interpretazione.
Ecco invece una frase preoccupante: "Non nego che alcune volte lui mi ha messo le mani addosso, ma lui dice che erano cose che capitavano, innocenti".
In pratica lui la picchia? E dice che sono cose che capitano, innocenti? Ma a chi capitano, e quando mai sono innocenti?
Senza conseguenze non sono di sicuro, infatti lei non lo ama più, come succede a molte donne che provano una grande delusione.
Lei sa che questo è successo, e tuttavia non riesce a lasciarlo.
Anche questo -purtroppo- è abbastanza usuale. Nemmeno la fine violenta dell'amore (liti, botte) scioglie di colpo i legami, annulla i rimpianti, infrange la forza più grande che esista: l'abitudine.
Per questo ho esordito dicendole di farsi aiutare da uno specialista. Non esiti a farlo.
Auguri. Ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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