Psicologo

Salve, sono una donna di ormai 44 anni.
La mia mente è bloccata su un pensiero fisso, ovvero sul rimpianto del passato che è sempre presente nella mia mente, è una ossessione che non mi ha fatto andare avanti nella vita.
Io all'età di 24 anni avevo un fidanzato che dire che mi adorava è dir poco, io ero tutto per lui e lui già progettava un futuro insieme.
Io, in realtà, sono sempre stato un animo irrequieto e quel ragazzo che già aveva tutto così ben chiaro nella sua mente mi faceva sentire in trappola.
In ogni caso, una tragedia occorsa nella mia famiglia ha fatto sì che decidessi di lasciarlo dicendogli che non lo amavo più.
Si sa, di fronte a grandi tragedia alcuni rapporti si rinsaldano altri si distruggono.
Fatto sta che per 3/4 anni continuiamo a frequentarci in via "ufficiosa".
Lui sempre innamoratissimo, sicurissimo di tutto e dei suoi sentimenti.
Io sempre titubante, finché decido di chiudere definitivamente la storia.
Lui mi scrive una lettera, stupenda, in cui mi dice tutto ciò che prova, il suo dolore, le sue speranze infrante.
Passano 5 anni, io vinco un concorso e mi trasferisco al nord.
Lui, pochi mesi dopo essermi trasferita, mi ricontatta, mi dice se vogliamo vederci quando scendo a casa.
A quel punto, col mio solito fare istinto, lo ringrazio e lo blocco sui social.
In quel momento, quando stavo per iniziare un nuova esperienza, la prima completamente lontana da casa, ho sentito come se quella persona volesse riportarmi indietro, tarparmi le ali.
Fatto sta che passa un anno dal suo ultimo messaggio, torno nel paese di origine e lui mi manca tantissimo, lo vorrei rivedere, lo desidero.
A quel punto mi viene detto che lui si è fidanzato, l'hanno visto felice, innamorato, e io a quel punto non ho avuto più il coraggio di farmi avanti...mi aveva aspettato per 10 anni e ora che aveva trovato un'altra donna non me la sono sentita di rompergli le scatole.
Ora lui è felice, sposato, ha un bambino, tutto quello che lui ha sempre desiderato per noi e che io non ho voluto a quel tempo.
Ebbene, il pensiero di ciò che potevo avere, il pensiero di una vita felice e serena con lui mi tormenta, sempre.
Tutti i giorni penso all'errore che ho commesso, un errore che ha irrimediabilmente compromesso la mia vita.
Io ora sono sola e non credo che troverò ormai qualcuno come lui, a cui penso sempre ogni giorno della mia vita.
Alla fine, chissà forse lo amavo davvero...come faccio a interrompere questi pensieri che mi tormentano?
Vorrei solo che la mia mente tacesse...
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Si sa, di fronte a grandi tragedia alcuni rapporti si rinsaldano altri si distruggono.

È vero, e non tutti lo sanno o se lo aspettano. Gli eventi importanti, buoni o cattivi, possono alterare le priorità di una persona.

>>> Tutti i giorni penso all'errore che ho commesso, un errore che ha irrimediabilmente compromesso la mia vita

"Irrimediabilmente" è una parola che lei ha scelto, perché probabilmente qualcosa le sta facendo credere che non esistano alternative (che invece esistono sempre). L'arte di vivere consiste nel fare il meglio che si può con quelli che si ha.

>>> come faccio a interrompere questi pensieri che mi tormentano?

Dovrebbe contattare un terapeuta. Ad esempio in terapie breve strategica esistono protocolli specifici per i rimpianti del passato.

Ma altri terapeuti di altri orientamenti potranno essere certo in grado di aiutarla.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta,
si credo anche io di avere bisogno di un aiuto psicologico.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Prego, un saluto

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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