Ossessione di avere la disforia di genere

Buonasera a tutti.
Sono un ragazzo di 23 anni, omosessuale, e da circa 3 mesi vivo l’incubo più brutto della mia vita.
In pratica, 3 mesi fa ho sognato dei bambini che dicevano la parola Trans, e da allora vivo con l’ossessione onnipresente, quasi ogni giorno, di poterlo essere.
Premetto che faccio terapia, e con la mia psicologa ho scavato nell’infanzia e nell’adolescenza: Non ho MAI e dico MAI avuto sintomi di disforia di genere.
Mai.
Nemmeno ai genitali.
Anzi sin da adolescente sono stato attratto dal mio sperma tanto da rimanerlo sul glande una volta concluso un atto autoerotico, perché mi piaceva dopo ore toccarlo e sentirne l’odore.
Ma da quando ho questa ossessione, cerco di trovare rassicurazioni ogni istante, e l’ossessione mi rende difficile trovarle.
Sembra che il mio mondo sia in crisi.
Sono sempre stato benissimo così, e se non fosse per questa ossessione bastarda, probabilmente ci starei ancora bene.
Ma mi sta succhiando tutta l’energia che ho in corpo.
Ho un fidanzato, col quale svolgo il ruolo attivo nel sesso, e comunque riesco ancora ad averci contatti sessuali tranquillamente.
Ho avuto sempre tante esperienze sessuali dove ho tranquillamente utilizzato il pene senza problemi, soprattutto da attivo.
In questi mesi ci son stati dei brevi periodi, di tipo 3:4 giorni, in cui l’ossessione si placava.
Poi torna perché magari ci ripenso o altro.
Da 2 giorni in particolare sto vivendo qualcosa di terrificante: Mi sono ossessionato sul mio pene.
Penso sempre al fatto che ho un pene, come mai ce l’ho, cosa voglia dire averne uno, e tante altre cose che prima non avevo mai pensato perché erano sempre state naturali.
Inoltre oggi ho provato a fare autoerotismo ma son rimasto SHOCKATO perché non riuscivo a concludere e il mio pene non si sollevava abbastanza, per cui iniziavo a sudare, a stare male.
Mi dicevo: Sono finito, ecco, vuol dire che sono trans se il pene rifiuta di alzarsi, diventerò Vladimir luxuria e piangevo tanto.
Io non voglio cambiare.
Non voglio.
Però non capisco perché mi sta succedendo tutto questo all’improvviso.
Non mi era mai MAI capitato in vita mia.
Spero soltanto di poter vedermi fra 10 anni ancora in questo corpo, perché questa situazione mi sta davvero ammazzando.
Mi si sta togliendo l’unica cosa della mia vita di cui sono sempre stato fiero e sicuro.
Non so più cosa fare, per questo ho voluto scrivere qui, nella speranza di poter trovare qualche spunto utile, perché davvero sto pensando anche di fare una cavolata.
Perché meglio morto, piuttosto che cambiare me stesso, è una cosa che non vorrei mai.
Non voglio perdere la mia identità, non voglio perdere me stesso.
Per favore, ditemi cosa ne pensate.
In tutto ciò ho provato anche ad andare a mare perché dicono che un sintomo della disforia di genere è un malessere quando si va a mare, e non ho provato nulla di negativo.
Speriamo bene.
Grazie a chi mi leggerà
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Gentile utente,

ci racconti che sei seguito da una psicoterapeuta, immagino tu stia affrontando la questione con lei. Quindi perchè non ti confronti con lei sull'argomento?

Basandomi su ciò che ci racconti, tuttavia io indagherei per approfondire se quello che ti sta capitando non sia semplicemente un disturbo ossessivo del pensiero. Quello che in terapia breve strategica chiamiamo dubbio patologico. Ovvero una domanda che ossessione e che porta la persona a farsi delle domande, alle quali cerca di darsi delle risposte, ma che non essendo soddisfacenti portano ad un'altr domanda e così via, portando la persona ad una rimuginazione continua riguardo ad un argomento che fino ad allora non era mai stato importante.
Potresti rivederti in questo problema?
Ti lascio una lettura dal mio sito che spero ti aiuti a comprendere meglio ciò di cui parlo:
https://francescobeligni.it/dubbio/
Il dubbio patologico fa parte dei pensieri ossessivi, sul sito trovi anche quella sezione.

Uno dei pensieri ossessivi più ricorrenti che mi capita di affrontare solitamente è "il dubbio di essere gay". Il tuo caso sembra palindromo.

Spero di essere stato d'aiuto

Resto a disposizione

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Francesco,grazie mille. La mia psicologa dice che è una crisi esistenziale e che non sono trans. Il tuo articolo mi risuona molto. Non sapevo della sua esistenza. Io sono omosessuale,non so se l’ho detto prima. E la tendenza al controllo è onnipresente nella mia vita. Mi rivedo in quasi ogni parola dell’articolo,ma al momento mi viene davvero difficile consapevolizzare di essere appunto soltanto un dubitante patologico. Una cosa appunto che mi torna molto è il pensare a cose a cui non avevo mai fatto caso prima. Ad esempio il fatto di avere un pene,l’ho sempre vissuto con naturalezza e anche con felicità,perché sono sempre stato contento del mio genere. Ora non è che non ne sia contento,ma ho quest’ossessione a fucilarmi