Il mio compagno ha fatto la proposta di matrimonio ma io non voglio sposarmi, come glielo dico?

Sono un po’ a disagio e non so bene come comportarmi.


Sono una madre di 33 anni e ho un compagno di 35 anni con cui ho avuto due figli rispettivamente di 11 e 10 anni.


Io ed il mio compagno non ci siamo mai sposati, anche per mia volontà, non l’ho mai implicitamente spronato a farlo per il semplice motivo che non ho mai voluto sposarmi.


Apparentemente anche lui aveva lo stesso desiderio di non sposarsi anche dopo aver messo alla luce due figli, ma giusto l’altro giorno, mentre i nostri ragazzi erano a dormire da un amico nella località di mare dove ci troviamo, io e il mio compagno siamo andati in un ristorante vista mare dove non c’era molta gente e dopo avermi fatto tutto un discorso romantico, dicendomi di voler dimostrare tutto il suo amore per me con questo gesto, mi ha fatto la proposta; aveva coinvolto pure i camerieri, esattamente come si vede nei film.


A quel punto, cercate di capire che non riuscivo a dire di no né tanto meno a dimostrarmi poco entusiasta, quindi ho accettato.


Il fatto che io non voglia sposarmi, non è perché non ami il mio compagno, anzi, è perché da esperienze vissute con i miei genitori, prima separati e poi divorziati, sono cresciuta e rimango con l’idea che il matrimonio possa diventare una prigione senza uscita per la coppia invece di una cosa bella.


Quello che quindi vorrei fare è parlare con il mio compagno e dirgli la verità su come la penso, ma come faccio a dirglielo senza che pensi che io non voglia un futuro con lui o senza farlo stare male?


O eventualmente, come faccio a farmi convincere a sposarlo nonostante il mio rifiuto per il matrimonio?


Confido in una risposta al più presto.


Grazie a tutti gli specialisti che si prenderanno del tempo per aiutarmi
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

talvolta non è il proprio matrimonio a poter essere una gabbia ma il matrimonio dei propri genitori.

Questo ho pensato leggendo il Suo consulto, e in particolare la frase: "..Il fatto che io non voglia sposarmi, non è perché non ami il mio compagno, anzi, è perché da esperienze vissute con i miei genitori, prima separati e poi divorziati.."
Una ricerca su figli di genitori divorziati ha evidenziato che una certa percentuale ricade nella precarietà del legame già sperimentata nell'infanzia, un'altra considerevole parte percentuale si impegna a fondo per vivere un matrimonio differente, riuscendoci.
Intendo dire che non possiamo permettere che l'esperienza dei nostri genitori determini la nostra vita: già ha determinato la loro.

Pensi seriamente a questa problematica e rifletta su cosa vorrebbe *Lei* personalmente dalla vita se non continuasse a conservare (e a difendere) dentro di sé questo nucleo di dolore infantile, incistato dentro alla persona adulta che è Lei ora.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/