Andare via di casa per la prima volta

Buonasera, sono una ragazza di 28 anni e molto probabilmente, tra pochi mesi, andrò a convivere con il mio compagno con cui sto da quasi 2 anni.

Con lui va tutto bene, ci amiamo tantissimo, andiamo d’accordo su tutto, non discutiamo o litighiamo mai e la nostra idea è proprio quella di vivere insieme per avere una futura famiglia dato che desideriamo moltissimo dei figli.
Già stiamo organizzando tutto, mobili da comprare, le spese ecc ecc ma se c’è una cosa che mi blocca, è quella di dover lasciare la mia casa.
Per me sarebbe la prima volta, lui questa esperienza di vivere da solo l’ha già sperimentata per un anno, mentre per me è davvero traumatica.
Sono figlia unica e molto legata ai miei genitori.
Il pensiero di non vivere più dentro questo appartamento mi distrugge psicologicamente.
La casa dove dovrei andare a vivere con il mio ragazzo dista 10/15 minuti, i miei genitori li potrò vedere sempre, ma tutto questo mi reca molto disagio e ansia.
Ho paura del cambiamento, anche se andare a convivere è la cosa che più voglio.
Come faccio a superare questo distacco?
Sono nella mia camera e mi guardo intorno, mi mancherà la mia stanza, la mia casa, le mie abitudini... Piango al solo pensiero di andar via da qui e crearmi una nuova vita... Vorrei dei consigli per vivere serenamente il tutto...
Vi ringrazio in anticipo per le vostre risposte
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Dr. Andres Rivera Garcia Psicologo, Psicoterapeuta 173 5
Gentile utente grazie per aver scritto.
Il passo che si accinge a compiere è un passo molto importante e, proprio per la sua importanza, non può non smuovere le acque del suo inconscio.
Le ansie, le preoccupazioni e i timori che emergono sono assolutamente normali.
Le occorrerà del tempo per affrontare questa nuova vita che non può che farle bene.
La questione che dovrebbe affrontare, magari attraverso un percorso con un professionista, è quella della separazione.
Come a ben detto è ''molto legata'' ai suoi genitori. Per poter godere di una vita più autentica deve perdere qualcosa e non il legame, ma il TROPPO di legame.

Un caro saluto,

Dr Rivera Garcia Andrès,
San Benedetto del Tronto
Psicologo clinico, Psicoterapeuta