Ritornerà? cosa è giusto fare?

Buongiorno, scrivo in merito a una relazione appena conclusasi.

Sono consapevole del fatto che si tratti di una relazione di ragazzi di 19 anni e che sia durata 7 mesi, ma a me ha lasciato un segno.

Dopo una relazione piena di brutti presentimenti da parte mia e anche di momenti in cui sono stata trascurata, io e il mio ragazzo abbiamo rotto.
Ho sempre notato un certo distacco da parte sua, ma credevo fosse il suo carattere.
Così durante questi 7 mesi ho sempre cercato di impegnarmi, chiedendogli io di uscire, prendendo spesso iniziativa e scrivendogli.
Lui non si è mai tirato indietro, ma si dimostrava poco coinvolto o partecipe.
L’errore che ho commesso è stato
non comunicargli subito questa cosa, il mio sentirmi trascurata, volevo di più, più impegno, quindi ho tirato avanti per 7 mesi nascondendo questo e adeguandomi al suo essere distaccato.
5 giorni fa, mi sono decisa a esporgli il problema che da tanto mi ero tenuta dentro.
Lui mi ha preceduta dicendomi che doveva parlarmi.
Così appunto mi è stato chiesto come vedessi la relazione e ho risposto che sicuramente lui per me era molto assente.
Lui ha ammesso di non esserne più sicuro, perché nell’ultimo mese si era accorto di non provare più come prima il sentimento.
Gli piaccio ancora, ma non quanto prima (cosa secondo me più che lecita, l’amore si evolve e non sarà mai come durante il primo mese).
Mi ha chiesto cosa volessi fare e ho proposto di cercare di impegnarci più di prima, uscire di più e continuare per non mandare a monte 7 mesi di tempo.
Ha cominciato a piangere di fronte a me e continuava a ripetere di non sapere cosa scegliere.
Dopo tante lacrime versate da parte sua ha detto che seppur riprovandoci secondo lui per colpa del suo carattere non sarebbe potuta funzionare.
Qui ho capito che intenzioni avesse.

Anche io sconsolata ho pianto, molto meno di lui (so bene che non è una gara) e lui ha voluto consolarmi abbracciandomi stretta e parlandomi ripetendo che era sempre stata colpa sua e che io sono davvero perfetta secondo lui
Appena arrivato a casa dopo questa serata, mi ha chiesto come stessi con un messaggio.

Ho risposto la mattina seguente dicendogli che stavo meglio, in un tono disponibile insomma.
Mi ha scritto che non era sua intenzione procurarmi un ulteriore dolore lasciandomi. Io non gli ho più risposto né scritto.

Il giorno dopo ha scritto alla mia compagna di classe un messaggio molto lungo, dicendo che non riusciva a smettere di pensarmi per quanto male mi avesse fatto, e dove chiedeva di controllare come stessi, se dessi a vedere che ero triste in classe.

Lo scorso sabato sera mi ha chiamata per chiedermi nuovamente come stessi.
Io davvero mi sento bene dopo qualche giorno di difficoltà, gli ho anche detto che uscivo, e così è stato con le mie amiche.

La mia domanda è: secondo voi si sta pentendo di quello che ha fatto?
Vorrebbe riprovarci?
Oppure è un semplice senso di colpa?
O anche una volontà di dimostrarsi a tutti dispiaciuto, quando magari non lo è?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non è possibile saperlo senza ascoltarlo e sentire cosa ha da dire. Uno degli errori più comuni nelle relazioni è cercare di capire - o peggio ancora, dare per scontato di sapere - ciò che l'altro pensa. Mentre è più facile... chiederlo.

Ma anche così non c'è garanzia di veridicità, perché le persone spesso ingannano se stesse. E quando c'è di mezzo il senso di colpa, spesso mostrare di soffrire può essere un modo per rendere più accettabile un distacco.

Per il resto credo che molto stia nelle premesse: "Sono consapevole del fatto che si tratti di una relazione di ragazzi di 19 anni e che sia durata 7 mesi", senza per questo diminuire il dolore.

Puoi vedere questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=6dXY5dkBkIA

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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www.giuseppesantonocito.com