Come gestire la morte di un famigliare

Buongiorno, sono una ragazza di 20 anni e vi scrivo perchè sto riscontrando dei grossi problemi nella gestione del dolore dovuto alla perdita di mia nonna e mio fratello a distanza di pochi mesi.

Mia nonna è deceduta a febbraio del 2022, non era di certo il ritratto della salute, ma mai avrei pensato di perderla così presto, per un errore medico tra l’altro.

Mio fratello di 23 anni invece si è tolto la vita a ottobre del 2022.

Sono due dolori diversi per me, anche se entrambi di grossa portata.

Mia nonna era la persona più importante della mia vita e sapere che me l’hanno portata via mi distrugge perchè so che si sarebbe potuto evitare.
Certo, prima o poi tutti dobbiamo morire, ma non mi sarei aspettata di perderla quel giorno e in quel modo.

Mio fratello invece era in terapia già da un anno per disturbi mentali e nell’ultimo periodo era ricoverato in struttura, quindi ero abituata a non vederlo più in casa.

Gli specialisti che lo seguivano all’interno della struttura hanno deciso di lasciarlo uscire per un weekend, nonostante pochi giorni prima avesse chiamato casa dicendo di volersi suicidare (noi ovviamente abbiamo riferito immediatamente l’accaduto alla struttura) e proprio durante quel weekend ha camminato sui binari aspettando che arrivasse il treno.

È come se mi sentissi in colpa, sento che avrei potuto fare qualcosa per evitarlo...parlarci di più, andarlo a trovare più spesso.

Inoltre da quel momento provo un forte sentimento negativo nei confronti della mia famiglia, perchè già anni fa (non per fare la sapientona) avevo riferito a mia mamma che c’era qualcosa di strano in lui, dei comportamenti che mi facevano pensare che non si trattasse solo di carattere, ma di un malessere vero e proprio.
Ovviamente nessuno mi ascoltò, per loro ero solo una bambina che non sapeva ciò che diceva.
Penso che si sarebbe potuto evitare, tutto qui...continuo a chiedermi se ha provato dolore, cosa pensava in quel momento, domande a cui non avrò mai una risposta
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

quali parole usare di fronte a dolori così lancinanti?
Ci sentiamo privilegiati nell’accogliere Le sue parole e i suoi sentimenti.
Di fronte alla morte di persone così amate, Ognuno di noi ripercorre giorni, si chiede se avrebbe potuto fare diversamente di più, sei forse-nel caso del suicidio-avrebbe potuto essere più attento ai segnali, se una maggiore vicinanza avrebbe potuto evitare tale situazione.
È naturale che ciò avvenga, soprattutto quando si tratta di decessi in qualche modo evitabili (o lo supponiamo).

È trascorso il tempo dalle tue morte e lei si dichiara tuttora ferma col pensiero e con i sentimenti.
Sembra crudele dirlo, però lei non può rimanere intrappolata in eventi che sono successi parecchi mesi fa e ai iquali ormai non può porre più rimedio.
Occorre attraversare le varie fasi successive del lutto, attraversare il dolore ed uscire dal tunnel. Evitando la sindrome del sopravvissuto.

Saluti carissimi.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/