Convivenza precoce?

Ero fidanzata e convivevo con un ragazzo, con il quale le cose non andavano bene, ho iniziato a sentire un'altra persona mentre stavamo ancora insieme, così ho deciso di lasciarlo e di conoscere meglio questo nuovo ragazzo, dopo qualche uscita, le cose sembravano andare bene, mi sono spaventata e ho fatto un passo indietro verso il mio vecchio compagno.
Ora non so effettivamente cosa voglio, sento che vorrei andare subito a convivere con questo nuovo ragazzo ma non lo conosco abbastanza e vivere da capo una relazione con la distanza mi spaventa... come posso affrontare questa situazione?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 186
Gentile utente,
rilegga con attenzione la risposta che io stessa ho dato al suo quesito di luglio.
Il suo primo compagno ha dato seri segnali di essere cambiato?
In caso contrario, cosa la lega a lui?
La consultazione di uno psicologo potrebbe dirle se lei soffre di dipendenza affettiva.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua tempestiva risposta.
Mostra la volontà di cambiare, dice di aver compreso i suoi errori, ma non trovo in me la forza di prendere una decisione in nessun senso, ho paura di ciò che potrebbe portare il futuro, sia che tornassi dal mio ex compagno (del quale sento di non essere più innamorata e per il quale non provo più attrazione fisica), sia che vivessi questa nuova relazione con una persona arrivata ancora prima della rottura. Non riesco a considerare il fatto di restare single e sento l'esigenza di capire quale sia la scelta migliore tra i due. Sento anche la necessità di vivere in una relazione, di dare amore e sentirmi amata.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 186
Gentile utente,
penso che rileggendo la sua risposta possa comprendere da sola che ha bisogno di definire cosa le conviene per il suo benessere.
Parla di tornare con un uomo di cui non è più innamorata, per cui non prova più attrazione fisica: ci torna per penitenza, sua e di lui?
Avendo la stessa incertezza verso il nuovo partner, perché non si dà il tempo di frequentarlo, conoscerlo, mettere in chiaro le basi su cui è disposta a costruire una relazione?
Ancora giovane, lei potrebbe anche guardarsi intorno, se il suo desiderio è quello "di vivere in una relazione, di dare amore e sentirmi amata"... sempre se questo è un desiderio sano, e non il bisogno malato di una persona che ha delle voragini affettive interne da colmare.
Non pensa che sia megio rivolgersi ad uno psicologo e capire finalmente come mai non riesce "a considerare il fatto di restare single"?
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com