Varicocele e tecniche scleroembolizzazione

salve sono un ragazzo di 21 anni. 2 anni e mezzo fa mi operai chirurgicamente per varicocele bilaterale. dopo pochi mesi ho avuto la recidiva e adesso mi hanno consigliato questa nuova tecnica. leggendo che si usano i raggi ed io sono un tipo caratterialmente sempre nervoso con molte paure, in un certo senso ho la fobia delle malattie ecc.. ho passato un periodo di depressione che mi ha lasciato molta ansia con insonnia. poichè sono stato operato molte volte (per fortuna sciocchezze) mi è rimasta una paura innaturale e che prima non era da me. i vari interventi mi hanno lasciato un trauma che mi ha scalfito caratterialmente rendendomi molto debole e pauroso. nei riguardi dei raggi ad esempio ho una forte fobia (in quanto fattori di conseguenza della mia fobia, ovvero le malattie) purtroppo il medico mi ha chiaramente consigliato questa come unica tecnica dopo recidiva. ma il tasso delle radiazioni già non mi fa dormire la notte sempre per la mia fobia e paura. vorrei farvi alcune domande
1)quanto dura la dose di radiazione?
2) interessa solo la zona trattata oppure si estende in tutto il corpo?
3) si hanno protezioni o schermature durante l'operazione? e se la risposta è si in cosa consistono?
4)vivere questa esperienza in modo ansioso e agitato (sia prima dell'operazione, che durante) possa aggravare i danni alle cellule causate dai raggi trovando magari un organismo di per se abbastanza agitato?
5) ultima domanda. leggendo in internet ho scoperto che esiste sia la scleroembolizzazione retrograda, sia quella anterograda. quest'ultima si dice sia priva di radiazioni. vi posto il link che conduce alla pagina che ho letto

http://www.andrologiamaio.it/portal/default.asp?id=1318&idcategoria=1320&lang=ita&sez=argomenti

il sito parla della anterograda sotto al titolo:''Si deve correggere il varicocele in caso di infertilità di coppia?'' il penultimo rigo dice di essere priva di radiazioni. grazie delle risposte
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
La scleroembolizzazione anterograda è sempre un intervento con un esposizione chirurgica (anche se minima) che eviterei, visto che trattasi proprio di recidiva chirurgica.Riguardo alle radiazioni, se l'operatore è bravo, sono minime ( scopia=3-4 min) poco più di una radiografia dell'addome in bianco e molto meno di una urografia endovenosa, quindi è l'ultimo dei problemi.
Stia tranquillo e affronti la scleroembolizzazione retrograda i "santa pace"

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
grazie ma non riesco a capire dai paragoni fatti da lei in quanto non conosco il danno delle diverse radiografie. in ogni caso e sconsigliato allora l'anterograda? la retrograda espone tutto il corpo o solo la zona di interesse?
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Ogni ognuno di noi (ogni abitante della terra) esegue in media un rx (chi niente e chi una TAC).
La scleroembolizzazione corrisponde in media a 2-3 rx standard, ma si fa una volta sola.
Noi operatori ne eseguiamo un centinaio/anno, sia pur con le dovute precauzioni, ma possiamo equiparare il tutto ad almeno equivalente tre scleroembolizzazioni/anno su noi stessi eppure siamo " vivi,vegeti" ed in buona salute.Con questo ribadisco che il problema esposizione rx attualmente non sussiste (se eseguita da un operatore esperto e veloce)
L'esposizione per la retrograda è in genere il lato sn dell'addome.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ah ho capito dottore. quindi la radiazione si sviluppa solo sull addome non va a toccare altri organi. questa è una cosa già positiva. ma ai pazienti sarà dato indossare qualche protezione oppure no?il fatto è che io per avere 21 anni ho già fatto abbastanza raggi. e per la serie ''non superare la soglia annuale'' e questo che mi preoccupa. magari se era solo questa va bene. ma ne ho dovute fare tante seppur le classiche rx. di questa mi spaventa il dover stare per quei 3 minuti prendendo la radiazione. magari dottore me lo lasci dire, essendo un ignorante in materia, come dice lei, sono si 3 minuti ma che poi magari non equivalgono nemmeno ad un altra rx tipo la urografia mi pare abbia detto (anche se non so cos'è e quanto sia nociva per farmi un idea). tutto qua. già un paziente (come me per esempio) abbastanza fobico e ansioso, dover sentire di stare 3 minuti sotto radiazione..bhe non è il massimo. poi le ripeto io sono sempre ignorante in questo campo ed ovviamente ho una paura motivata, sarà anche forse esagerata, ma è carattere. purtroppo spero solo di rassicurarmi (dovrò farlo prima o poi) , io speravo nell anterograda per evitare raggi, ma purtroppo mi sa che dovrò fare per forza questa
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Bene, sono contento per averLa tranquillizzata.
Son 3-4 min, ovviamente intutto ma non continuativi, e con scopie digitali a bassa dose.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ah quindi i 3-4 minuti sarebbe la durata dell'intervento? non l'esposizione ai raggi? ma allora come avviene e in quale occasione dottore l'uso dei raggi?
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
No, 15 min tot e 3 minuti di scopia.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ai pazienti viene fornita anche qualche protezione dottore? non credo che i raggi prendano solo la zona trattata. solitamente prendono tutta la stanza giusto?dovrebbero pur fornire qualcosa o sbaglio?
dottore ma il varicocele oltre ad influenzare la motilità influenza anche il numero? cioè più tempo passa e più il numero degli spermatozoi cala?? e se operato ritorna tutto come prima o si rimane con quello che si ha??
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Alle domande di radioprotezionistica ho già risposto ampiamente.
Per ciò che concerne invece i dati sulla fertilità bisognerebbe chiedere ad un Andrologo ma provo a rispondere io.
Se il varicocele viene trattato in tempo (prima dei 30/35 anni) il processo di "decadimento" della fertilità intesa come numero,qualità e motilità viene sicuramente arrestato.
Dopo scleroembolizzazione abbiamo notato un miglioramento soprattutto della motilità rapida a 1 anno nell'80% dei casi.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ok dottore la ringrazio. volevo un ulteriore chiarimento da lei dottore in quanto non so a chi altri chiedere sennò. leggendo su internet la tecnica di scleroembolizzazione leggo come dice lei che dura dai 3-4 minuti a paziente. poi leggo anche qualcosa curiosa, (l'articolo è tratto da varicocele femminile) :
La RM eseguita preventivamente può ulteriormente ridurre i tempi di scopia (da 45 sec fino ad un massimo di 5 minuti) per la preventiva visualizzazione esatta della sede dell’ostio della vena ovarica e di eventuali piccole anomalie che ne “allungherebbero” inutilmente i tempi e quindi l’esposizione radiologica. Inoltre la angio-RM permetterebbe di porre i criteri di esclusione a questo trattamento mini-invasivo per la evidenza di grossolane varianti anatomiche. In tal caso bisogna ricorrere a tecniche chirurgiche “classiche”.
dottore significa che se farei una risonanza nel punto (la risonanza per quanto ne so non fa male) e i dottori potrebbero farne uso si potrebbe limitare l'esposizione radiologica??
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Sicuramente una Angio-RM della vena gonadica eseguita prima della scleroemb R riduce gli insuccessi tecnici dall'8-10 % a 0 ma si allungherebbero i tempi per l'intervento per i tempi di attesa per la RM (almeno di 5-6 mesi) e poi CMQ dovrebbe essere visionata successivamente dal Radiologo Interventista.E' un bilancio che bisogna fare e non so se poi alla fine ne vale la pena,forse si.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ok no ma vabbè credo di non farla. dottore non mi ha ancora risposto alla domanda se le radiazioni interessano tutto il corpo o solo la zona trattata. e per una semplice curiosità vorrei sapere in quale tratto dell intervento inizia l'indagine con l'uso dei raggi, e quando essa si concluda (impiegando da quanto ho capito 3 minuti)
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
dottor prudenzano ma se l'anterograda è priva di radiazioni (motivo della mia forte purtroppo ostinazione riguardo la retrograda) potrei scegliere di optare per questa? se effettivamente è vero sia priva dell'uso dei raggi è chiaro
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
La anterograda è priva di radiazioni ma è gravata da maggiori possibilità complicanze (idrocele in primis,ed anche epididimite) .
CMQ ambedue le tecniche sono buone in mani esperte anche se, come ho ribadito, vi è attualmente "tendenza" a preferire la retrograda.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ricordo che tempo fa lessi che anche l'intervento chirurgico del aricocele poteva causare idrocele ecc.. e non mi è accaduto fortunatamente. per la retrograda il rischio è maggiore?? per l'epididimite non so cosa sia.
ma la anterograda (o tauber) chi la esegue dottore? lei l'ha mai eseguita?
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
http://www.youtube.com/watch?v=rpabsORMBfM&feature=related
dottore ho visto l'intervento su youtube.. vedo che i dottori dispongono di un camice piombato ma il resto del corpo, specie la testa, e del tutto privo di copertura.
avrei un paio di domande:
1)non capisco cosa sia l'oggetto che l'operatore si mette nel dito al minuto 1:12.
2) cosa molto strana. a cosa serve la plastica che mettono all'oggetto radiologico al minuto 1:44?
3) essendo l'oggetto posto in alto le radiazioni interesseranno tutto il corpo vero dottore? non sono concentrate sul solo punto interessato ( gli stessi operatori si muniscono di camici, a dimostrazione che i raggi si sviluppano intorno alla stanza?) la ringrazio della sua disponibilità a rispondere
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Molto attento!
Al min 1 12 l'operatore indossa un dosimetro accessorio per le mani ad anello (che non sono protette dal camice e sono direttamente esposte alle radiazioni)
al min 1 44 l'operatore copre con un telo di plastica sterile il detettore superiore per evitare che possa inquinare il campo sterile.
Gli operatori indossano camici e collari (per la tiroide) perchè vengono colpiti dalle cosiddette radiazioni diffuse .Le parti coperte dal camice sono protette al 98-99% quindi la maggiore quantità di raggi l'operatore se la becca sulle mani e in testa.
Considerato che ogni operatore esperto fa circa 300 esami l'anno, anche quella minima quantità di radiazioni/esame deve essere dichiarata ed esaminata dai dosimetri e non bisogna superare i cosiddetti valori soglia che CMQ sono nettamente inferiori ai raggi al paziente per un singolo intervento su varicocele.
Tutto questo per ribadire la estrema esiguità di raggi al Paziente.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ho capito la ringrazio delle risposte. dottore io però vorrei optare per la anterograda. vorrei davvero evitare di espormi ai raggi, come le dicevo ne ho fatte abbastanza nell'arco di questo anno, un intervento del genere con tutta verità seppur con tutti i pregi di un intervento privo di bisturi ecc ecc.. io purtroppo non vorrei curare una cosa e creare altri problemi . o almeno vorrei evitare. essendo recidivo da intervento chirurgico l'andrologo che mi ha visitato un 4 giorni fa mi disse di operarmi tramite scleroembolizzazione, non ero ancora a conoscenza della anterograda. ma quando conobbi questo altro tipo di intervento (che alcuni chiamano anche tauber) le confesso che tirai un sospiro di sollievo. vorrei tanto optare per questo e SPERO possano eseguirlo su di me. nel senso non vorrei mi dicano che è sconsigliato perchè può essere invasivo dopo una recidiva ecc ecc...io non penso ad altro in questo momento. lei saprebbe consigliarmi un centro o un andrologo a catania che esegua tale metodica? oppure è una tecnica rara non usata da tutti? spero non sia così
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dopo
Attivo dal 2008 al 2017
Ex utente
ho preso appuntamento con un dottore per la anterograda. e mi ha detto che la retrograda dopo un intervento chirurgico non si può fare perchè il catetere come fa ad entrare in vena che è stata legata e chiusa?? bo questa cosa mi è strana
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
La Retrograda nasce proprio per il trattamento delle recidive perchè si passa dalle nuove vene che si formano e non ovviamente da quella legata.

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